EuropeAid ha recentemente pubblicato il bando “Building Resilience: Education Opportunities in Fragile and Crisis Affected Environments” che vuole finanziare azioni volte a migliorare l’accesso a un’istruzione di base (istruzione pre-scolastica, primaria e secondaria inferiore) di qualità da parte dei bambini che vivono in ambienti fragili e colpiti da crisi. Il bando si inserisce nel quadro del programma DCI II-Beni pubblici e sfide globali – settore Sviluppo umano. I paesi eleggibili sono Sudan, Sud Sudan, Yemen, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, Uganda, Gibuti, Iraq, Afghanistan, Myanmar, Camerun, Burundi, Repubblica centrafricana, Chad, Repubblica democratica del Congo, Ruanda, Mali, Tanzania, Niger, Nigeria e Colombia. Scadenza per i concept note 6 aprile 2017
Le proposte progettuali devono comprendere tutte le seguenti priorità:
Ambienti d’apprendimento sicuri
Le proposte progettuali devono concentrarsi su ambienti di apprendimento sicuri che garantiscano che i bambini sono al sicuro all’interno e nei pressi della scuola e che contribuiscano al benessere emotivo, psicologico e fisico dei bambini.
Insegnamento e apprendimento
Le azioni dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo professionale degli insegnanti e dei dirigenti scolastici in ambienti di crisi e sostenere gli insegnanti che devono aiutare gli studenti ad affrontare i conflitti e le crisi mentre sperimentano essi stessi le medesime sfide psicosociali.
Ricerca, raccolta e gestione dei dati
Le azioni proposte dovranno affrontare la sfida comune di raccogliere dati precisi in materia di istruzione, compresi gli insegnanti ed i bambini che hanno bisogno di istruzione, di accesso alle opportunità di formazione e di qualità della formazione che ricevono. Ove possibile le azioni dovrebbero concentrarsi sul rafforzamento delle autorità scolastiche a livello nazionale e locale per gestire in modo efficace la raccolta di dati per l’analisi, la pianificazione e l’attuazione delle proposte.
Contesto di conflitto
Le azioni proposte devono adottare un approccio che tenga conto della situazione di conflitto e devono prendere in considerazione gli standard minimi INEE (Rete internazionale per l’educazione nelle emergenze) per l’istruzione, compreso il principio di non nuocere.
Possono presentare proposte progettuali le ONG e le organizzazioni intergovernative internazionali.
Il contributo comunitario può coprire fino al 90% dei costi ammissibili del proponente se questi è stabilito nel Paese nel quale il progetto si realizza (fino all’80% dei costi ammissibili se ha sede nel’UE, OCSE o EFTA/SEE) per un massimo di € 5.000.000. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a € 4.000.000.
I progetti devono essere scritti in inglese o francese e avere una durata compresa fra 48 e 60 mesi. Ogni progetto si dovrà svolgere in soli due Paesi tra quelli ammissibili.
Una proposta progettuale deve prevedere il partenariato fra almeno un proponente e un co-proponente. I due Paesi nei quali il progetto si realizza devono essere rappresentati nella partnership da almeno un soggetto locale. Almeno una delle organizzazioni coinvolte nel partenariato deve avere una dimostrabile esperienza nel portare avanti la ricerca sull’insegnamento e l’apprendimento.