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Papa Francesco ruba la scena ai capi di stato, è lui il più atteso all’Assemblea Generale ONU

Sono oltre 150 i capi di stato e di governo attesi a New York per la settantesima Assemblea generale delle Nazioni Unite aperta lo scorso 15 settembre al palazzo di vetro. L’apertura della sessione sarà seguita, la settimana prossima, dal summit delle Nazioni Unite che adotterà l’Agenda per lo sviluppo post-2015 – un incontro di alto livello da venerdì 25 a lunedì 27 settembre – quando i leader mondiali dovranno accordarsi sulle misure sostenibili che si succederanno agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio concordati nel 2000. Il dibattito annuale dell’Assemblea, quando i rappresentanti nazionali si riuniranno per presentare le proprie opinioni sulle sfide globali, si terrà lunedì 28 settembre e proseguirà fino a lunedì 5 ottobre. Per la prima volta nella storia dell’ONU un Papa parlerà durante i lavori dell’Assemblea generale e lo farà con la massima attenzione mediatica possibile. L’intervento di Papa Francesco infatti sarà il primo dopo l’apertura dei lavori, un discorso di 30 minuti in lingua spagnola.

 

Dopo di lui sfileranno nella mattinata inaugurale Barack Obama, Xi Jinping, Vladimir Putin e Francois Hollande. Tra gli interventi più attesi vengono segnalati anche quello del leader iraniano Hassan Rouhani, dell’ucraino Petro Poroshenko e del presidente cubano Raul Castro.

 

Secondo il segretario generale dell’Onu, la voce del Papa richiamerà ai valori morali e tratterà in modo approfondito il nesso povertà/cambiamento climatico. “Abbiamo veramente bisogno di una forte voce che richiami ai valori morali, gli sono grato per la sua guida misericordiosa volta alla pace e in favore dell’umanità”, questo il commento di Ban Ki-moon in una recente intervista rilasciata alla Radio Vaticana.

 

Anche Matteo Renzi tornerà a New York sul podio dell’Assemblea Generale dell’Onu. L’intervento del premier italiano è schedulato per il 30 settembre in tarda mattinata, diversamente da quanto emergeva dalle bozze precedenti del programma che lo vedevano tra gli speakers del primo ottobre. (vedi la lista degli speakers)

Renzi cercherà di rinforzare la candidatura dell’Italia per un seggio non permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2017-2018. Le elezioni si terranno in Assemblea Generale nel giugno 2016 e la candidatura del nostro paese è ormai pendente dal 2009. Fin dal suo ingresso nel 1955 l’Italia ha fatto parte del Consiglio di Sicurezza, quale membro non permanente, per sei volte.

 

Vuoi sapere tutto sull’Assemblea Generale ONU? Leggi la guida del Guardian

 


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