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CRIC – Consulenza per valutazione – Palestina

CRIC sta selezionando un/a Consulenza per valutazione da inserire nella sua operatività in Palestina. Durata 2 mesi. Tipo contratto: Consulenza Scadenza candidature 30/09/2024

Background

La popolazione Palestinese e la sua terra sono sotto occupazione. La frammentazione dei Territori Palestinesi in aree separate e non comunicanti, la costruzione del muro di separazione da parte d’Israele, l’avanzamento delle colonie israeliane sulle terre palestinesi ed ora il genocidio in atto nella Striscia di Gaza sono alcune delle cause che aggravano una situazione che diventa ogni giorno più critica.

La sopravvivenza e la sovranità alimentare della popolazione sono quotidianamente minate da azioni come la confisca delle terre e delle risorse idriche, lo sradicamento degli alberi, i blocchi stradali ed il coprifuoco, le restrizioni nell’accesso alle terre agricole ed alle risorse naturali.

In Cisgiordania la popolazione ha gradualmente perso l’accesso al 40% della terra, all’82% delle risorse idriche ed al 66% dei pascoli, a causa delle espropriazioni per la costruzione degli insediamenti illegali di coloni israeliani. I palestinesi oggi possono accedere ai loro possedimenti solo previo coordinamento con le autorità israeliane, le quali concedono per lo più permessi di qualche giorno durante la raccolta delle olive. Paradossalmente l’abbandono delle terre e il loro sotto-utilizzo espone maggiormente gli agricoltori al rischio di confisca da parte di Israele.

Il CRIC, insieme ai partner, sta portando avanti il progetto “Li-Biladina (alla nostra terra) – Agricoltura sostenibile, lavoro dignitoso e recupero del patrimonio culturale per la resilienza delle comunità della Cisgiordania – AID 012590/07/3” che si articola intorno alle seguenti attività: sviluppare un sistema integrato di gestione del territorio in grado di aumentare le aree coltivabili al fine di generare maggiori redditi e preservarne la proprietà dalle minacce di confisca dovuta all’occupazione dei territori da parte di Israele; adottare buone pratiche agricole per ridurre il fabbisogno di input e aumentare la redditività delle culture; applicare tecniche di raccolta e conservazione dell’acqua e l’uso delle acque depurate; proteggere il patrimonio genetico attraverso la messa a dimora di sementi resistenti e piantine di alberi da frutto; realizzare strade agricole per garantire l’accesso ai fondi.

Un diritto che parte e si rafforza dal recupero e preservazione del proprio patrimonio culturale materiale ed immateriale; il progetto interviene sugli elementi di pregio del paesaggio storico naturale partendo dall’esperienza sviluppata in El Burj dal progetto “Sumud in libera terra”. In questo senso prosegue il restauro e conservazione della cittadella di El Burj e delle case-grotta a testimonianza delle antiche dimore, e con gli stessi metodi si interviene sulla chiesa di S. George a Taybeh e sul sistema di terrazzamenti in pietra, si promuove un circuito turistico dei centri minori, storico-naturalistici e gastronomici, sostenendo l’incremento di domanda- offerta di turismo locale (soprattutto dedicato alle nuove generazioni) e internazionale

Un’attenzione particolare è dedicata all’inclusione delle persone con disabilità e dei segmenti più emarginati (giovani e donne) nei circuiti lavorativi e culturali promossi dal progetto; vengono messi a disposizione delle/dei destinatarie/i dell’intervento strumenti tecnici e finanziari attraverso cui valorizzare e migliorare le competenze e promuovere la nascita di micro e piccole imprese..

OBIETTIVO GENERALE: Contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità rurali marginali della Cisgiordania attraverso il rafforzamento dei circuiti locali di economia rurale sostenibile e inclusiva che valorizzi le risorse agricole, storico culturali e ambientali

OBIETTIVO SPECIFICO: Migliorare le condizioni economiche delle comunità rurali di El Burji, Sa’ir e Taybeh, attraverso una produzione alimentare sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici, la promozione di filiere alimentari coordinate con lo sviluppo turistico ed il fomento di attività imprenditoriali sostenibili, focalizzate alla crescita economica inclusiva.

AVVIO DEL PROGETTO: 27/12/2022

LUOGO DI REALIZZAZIONE: Municipi di Al Burj, Sa-ir, Taybeh, Kharàs – Governatorato di Hebron, Governatorato di Ramallah, Cisgiordania

PARTNER: Fondazione AVSI, Land Research Center – LRC Mosaic Centre, Bethlehem Arab Society for Rehabilitation-BASR

Obiettivi e ambito della valutazione

L’Iniziativa ha una durata prevista di 36 mesi e prevede l’esecuzione di due Valutazioni Esterne, una intermedia e una finale. Queste si integreranno al lavoro di monitoraggio e saranno affidate ciascuna ad una persona esperta.

La Valutazione Intermedia esaminerà lo svolgimento della prima parte dell’Iniziativa, con lo scopo principale di fornire indicazioni utili a migliorarne l’implementazione nel tempo restante fino al suo completamento e di consolidare l’approccio RBM; – si concentrerà sulla verifica dello stato di avanzamento delle attività in rapporto ai risultati attesi, sulla veridicità della misurabilità del valore corrente degli Indicatori, sul controllo e valutazione delle fonti di verifica proposte nel DUP, sulla validità della rete di partenariato e della struttura di gestione del progetto, garantendo la reale tracciabilità e misurabilità degli indicatori.

La Valutazione Finale, invece, esprimerà un giudizio più ampio sulla rilevanza degli obiettivi in relazione alle esigenze locali, l’efficacia degli interventi, l’efficienza nell’uso delle risorse e la sostenibilità dei risultati raggiunti. In coerenza con la Teoria del Cambiamento (ToC), si valuterà se l’iniziativa abbia promosso uno sviluppo sostenibile e inclusivo nelle aree target dell’iniziativa in termini di empowerment economico prioritariamente per giovani, donne e persona con disabilità, redditività delle attività economiche nonché di partecipazione al dialogo politico locale e nazionale.

Oltre alla misurabilità definitiva del raggiungimento dei Risultati, la Valutazione Finale dovrà anche stimare l’impatto dell’iniziativa, sempre secondo l’approccio RBM, descrivendo quali cambiamenti abbia contribuito a determinare nel contesto sociale, economico e ambientale e in relazione al raggiungimento degli SDGs di riferimento dell’Iniziativa.

In coerenza con la Teoria del Cambiamento (ToC), si valuterà se l’iniziativa abbia promosso uno sviluppo sostenibile e inclusivo nelle aree target dell’iniziativa in termini di empowerment economico prioritariamente per giovani, donne e persona con disabilità, redditività delle attività economiche nonché di partecipazione al dialogo politico locale e nazionale

Data la drammatica situazione che sta vivendo il popolo palestinese in questi ultimi mesi e le ripercussioni che la situazione attuale sta avendo sul personale di progetto, sulle organizzazioni palestinesi partner e sui e sulle partecipanti alle attività, si richiede a chi condurrà il processo di valutazione, non solo la massima attenzione, sensibilità e rispetto della situazione, ma anche un coinvolgimento partecipato e collettivo al processo di valutazione per l’analisi della pertinenza degli indicatori, dei risultati e degli obiettivi per una loro eventuale riformulazione di modo che, in accordo con AICS, il progetto possa essere eventualmente reindirizzato per essere più efficace e appropriato al momento storico.

Criteri rilevanti per la Valutazione

Sono quelli definiti in ambito OCSE-DAC ossia – Rilevanza: verificare se gli obiettivi dell’iniziativa rispondano ai bisogni dei beneficiari, al contesto e alle politiche locali – Coerenza: verificare la compatibilità e le eventuali sinergie dell’Iniziativa con altri interventi realizzati nel settore e nell’area – Efficacia: misurare il grado di raggiungimento degli indicatori – fonti di verifica – output di attività – numero beneficiari, previsti degli obiettivi e dei risultati dell’Iniziativa; nella valutazione intermedia si esprimeranno eventuali azioni correttive – Efficienza: verificare se l’utilizzo delle risorse sia stato ottimale rispetto al raggiungimento dei risultati, valutando gli aspetti economici, gestionali e le tempistiche di realizzazione – Impatto: analizzare gli effetti positivi e negativi, previsti o imprevisti, in un ambito più ampio rispetto ai risultati attesi immediati.

Questa analisi considererà i cambiamenti generati in ambito sociale, economico e ambientale – Sostenibilità: stimare la continuità nel medio e lungo periodo dei benefici generati dall’Iniziativa, considerando sia quelli già prodotti che quelli che potranno essere generati in futuro.

In base all’integrazione dei ToR previsti dal Bando richiesta da AICS, la valutatrice/valutatore dovrà certificare con credibilità, veridicità ed equidistanza la misurabilità del comparto RbM dell’Iniziativa e attestare, in particolare

– rilevazione ed effettiva misurabilità dei valori di baseline e target degli indicatori;

– rilevazione ed effettiva misurabilità del valore corrente dell’indicatore;

– veridicità e attendibilità delle Fonti di Verifica dell’indicatore;

– controllo quantitativo e qualitativo degli output di Attività e dei Mezzi;

– n. beneficiari raggiunti dall’Iniziativa;

– monitoraggio, valutazione e misurabilità dell’impatto dell’Iniziativa;

– affidabilità della misurabilità espressa dal DUP e dal Quadro Logico.

Metodologia

Le valutazioni seguiranno le linee guida rilevanti dei donatori internazionali ed OCSEDAC in modo che si adeguino agli obiettivi della Valutazione Esterna previsti dal Bando OSC, e si baseranno sui principi di utilità, credibilità, indipendenza, imparzialità, trasparenza, eticità, professionalità, salvaguardia dei diritti umani, parità di genere. Riporteranno una rappresentazione equa dei punti di forza e debolezza dell’intervento. In particolare, sarà adottata la metodologia TOWS che includendo la SWOT delinea le strategie per superare i punti di debolezza e dare concretezza alle opportunità.

Le tematiche trasversali (diritti umani, genere, ambiente) saranno adeguatamente considerate. Il/la responsabile della valutazione utilizzerà diverse fonti informative quali la documentazione di progetto, le relazioni di monitoraggio, interviste con rappresentanti delle Istituzioni e dei partner, con lo staff del progetto, con il/la responsabile di monitoraggio, e soprattutto con chi partecipa direttamente alle attività di progetto.

L’approccio adottato favorirà metodologie partecipative che coinvolgano attivamente partner e gruppi beneficiari. Il/la responsabile della valutazione in loco si coordinerà con il personale del progetto, in particolare con la coordinatrice, per gli spostamenti, la partecipazione alle attività, gli incontri e le interviste necessari alla valutazione. In nessun modo il processo di valutazione dovrà intralciare l’andamento del progetto o la realizzazione delle attività previste.

Cronogramma della valutazione

1settimana: Analisi del materiale di progetto, DUP, rapporti e rendiconti, strumenti e piani di monitoraggio, riunioni zoom con il personale di progetto in Cisgiordania, elaborazione del piano di valutazione, intermedia e/o finale (cronogramma, strategia, strumenti e metodologia)

  1. mese: Missione di valutazione in Cisgiordania (incontri, riunioni, interviste, restituzione ai partner della prima sintesi)
  2. settimane: Presentazione bozza del rapporto di valutazione

2 settimane: Presentazione rapporto definitivo della valutazione

Criteri di selezione

– Comprovata indipendenza e imparzialità

– Possibilmente iscritta ad albi e registri di valutatori presso il MAECI e/o presso l’AICS e/o presso altri Enti pubblici.

– Non aver avuto nel triennio precedente collaborazioni stabili con il CRIC

– Non avere in corso contemporaneamente presso il CRIC più di tre valutazioni di progetti cofinanziati dall’AICS

Profilo

– Esperienza professionale nel settore della cooperazione

– Esperienza professionale nella conduzione di valutazioni, principalmente nei settori oggetto del presente progetto

– Esperienza nella gestione del ciclo di progetto e ampia conoscenza di metodi di raccolta dati;

– Esperienza con Organizzazioni della Società Civile;

– Dimostrate capacità analitiche e di scrittura;

– Ottima conoscenza dell’inglese (l’arabo è una preferenza);

– Abilità informatiche (utente avanzato di Microsoft Excel o simile)

– Conoscenza previa del territorio è un vantaggio

La persona responsabile della valutazione dovrà: credere nel rispetto dei diritti umani, essere rispettosa delle persone coinvolte nel processo di valutazione, essere sensibile e rispettosa delle diversità culturali, religiose, etniche, sociali, economiche, di genere, di orientamento sessuale, lavorare liberamente e senza pressioni esterne, garantire la privacy e la riservatezza di chi partecipa al processo di valutazione

Output

Una relazione preliminare sarà elaborata ed inviata al CRIC entro 3 giorni dalla fine della missione. Un documento sintetico sulle prime e più rilevanti osservazioni emerse dalla missione in loco servirà a definire gli elementi salienti della valutazione, punti di forza e di debolezza (analisi SWOT) del progetto. Quest’ultima sarà oggetto di una riunione di debriefing tra il/la valutatore/trice ed il CRIC e precederà la stesura del rapporto di valutazione che dovrà essere consegnato entro 2 settimane dalla conclusione della missione in loco.

Il rapporto in lingua italiana dovrà includere:

– Analisi del contesto in cui è stato svolto il lavoro e sintesi delle attività di progetto;

– Descrizione della metodologia e degli strumenti utilizzati;

– Valutazione intermedia dell’intervento sulla base dei principi OCSE/DAC;

– Valutazione intermedia dello stato di raggiungimento degli indicatori del quadro logico;

– Raccomandazioni per la pianificazione delle attività successive;

– Conclusioni ed osservazioni;

– Bibliografia.

Altri capitoli o allegati potranno essere inseriti a discrezione della/del valutatore/trice, quali: riferimento documenti consultati; esempi di formati e di strumenti di raccolta dati utilizzati; ulteriori informazioni metodologiche, se necessarie.

Proprietà e riservatezza dei dati e informazione – Diritti e copyright

Il/La valutatore/trice si impegna a trattare con riservatezza tutta la documentazione e i materiali, e le informazioni riservate in esso contenute, che non devono essere diffuse a terzi senza il consenso scritto del CRIC.

Al termine della valutazione, i documenti disponibili (versione cartacea e versione elettronica), così come tutti i materiali e i dati raccolti durante la valutazione verranno restituiti al CRIC al più tardi con la presentazione della versione finale del rapporto.

Il CRIC garantisce l’integrità, l’indipendenza, la credibilità e la trasparenza dell’intero processo di valutazione. Allo stesso modo, i diritti di utilizzare gli strumenti di valutazione, i dati e i rapporti prodotti saranno trasferiti al CRIC prima della scadenza del contratto di valutazione.

Termini per la presentazione dell’offerta

L’offerta tecnica ed economica, corredata dal Curriculum Vitae del/della Candidata deve comprendere:

  1. Offerta tecnica con proposta metodologica

Metodologia con riferimento alle principali fasi dello studio e agli strumenti di raccolta e analisi dati, in particolare relativi al raggiungimento degli indicatori; Risorse umane e materiali previste; Le modalità per coinvolgere partner, parti interessate e gruppi target; Le risorse necessarie (utilizzo di mezzi, personale, ecc.) per eseguire tutte le fasi valutazione; Cronogramma

  1. Offerta finanziaria

Budget dettagliato dei costi per la valutazione intermedia

Tutti i costi relativi alla missione di valutazione sono a carico del/della valutatrice/tore e devono essere dettagliati nella proposta finanziaria comprendente: voli internazionali da e per la destinazione, eventuali costi del visto, eventuali costi legati agli obblighi di ingresso, trasferimenti all’interno del Paese, vitto e alloggio, ecc.

L’assicurazione per la durata della missione è a carico del/della valutatrice/tore e dovrà essere inviata al CRIC prima dell’inizio. CRIC e i partner del progetto forniranno il supporto logistico per l’organizzazione e l’esecuzione della missione in loco.

Scadenza candidatura: 30 settembre 2024

Modalità di presentazione della candidatura: Le candidature devono essere inviate al seguente indirizzo mail: info@cric.it specificando nell’oggetto “Valutazione Palestina 2024”.

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