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A fine settembre la scadenza per i fondi 8×1000 a gestione statale

Scadrà come ogni anno il 30 settembre il termine per sottoporre i progetti per accedere al contributo otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale. Sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi, una quota pari all’otto per mille del gettito IRPEF è destinata a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale.

Per l’anno 2024 sono ammessi alla ripartizione della quota dell’otto per mille a diretta gestione statale gli interventi straordinari per le seguenti categorie:

  • Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati: gli interventi devono essere diretti ad assicurare a coloro cui sono state riconosciute, secondo la normativa vigente, forme di protezione internazionale o umanitaria, l’accoglienza, la sistemazione, l’assistenza sanitaria e i sussidi previsti dalle disposizioni vigenti.
  • Calamità naturali: gli interventi devono consistere nella realizzazione di opere, lavori, studi, monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geomorfologici, idraulici, valanghivi, meteorologici, di incendi boschivi e sismici, nonché al ripristino di beni pubblici;
  • Fame nel mondo: gli interventi devono essere diretti alla realizzazione di progetti finalizzati all’obiettivo dell’autosufficienza alimentare nei Paesi in via di sviluppo, nonché alla qualificazione di personale locale;
  • Conservazione di beni culturali: gli interventi devono essere rivolti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico di beni immobili o mobili, anche immateriali, che presentano un particolare interesse, architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico e archivistico, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio;
  • Recupero delle tossicodipendenze e delle altre dipendenze patologiche (nuova categoria): azioni nell’ambito della cura e riabilitazione dei soggetti cui sono state riconosciute forme di dipendenza patologica, nonché il loro inserimento e reinserimento sociale e lavorativo.

Anche per l’anno 2024, le istanze attinenti alla categoria “Edilizia scolastica” NON potranno essere presentate in quanto gli interventi sono gestiti direttamente dal Ministero dell’Istruzione.

Gli interventi ammissibili alla ripartizione della quota dell’otto per mille a diretta gestione statale devono presentare il carattere della straordinarietà, consistente nella effettiva estraneità rispetto all’attività di ordinaria e corrente cura degli interessi coinvolti nei settori indicati. Deve, pertanto, trattarsi di interventi non compresi nella programmazione e non contemplati nella destinazione delle risorse finanziarie ordinarie. Gli interventi – fatta eccezione per quelli destinati al contrasto alla fame nel mondo – devono essere eseguiti sul territorio italiano.

Possono presentare domanda, le pubbliche amministrazioni, le persone giuridiche e gli enti pubblici e privati. I soggetti richiedenti, diversi dalle pubbliche amministrazioni, possono accedere alla ripartizione della quota solo se in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte, delle tasse e delle assicurazioni sociali, nonché, nei casi previsti dalla legge, all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro;
  • non essere incorsi nella revoca, totale o parziale, di conferimenti di quote dell’otto per mille negli ultimi cinque anni;
  • agire in base a uno statuto che comprenda tra le finalità istituzionali gli interventi attinenti la tipologia per la quale si chiede il contributo;
  • essere costituiti ed effettivamente operanti da almeno tre anni;
  • non essere stati dichiarati falliti o insolventi;
  • avere individuato un responsabile tecnico della gestione dell’intervento in possesso dei titoli di studio e professionali necessari per l’esecuzione dell’intervento;
  • avere le capacità finanziarie di cui alla dichiarazione rilasciata da Istituto bancario;
  • non avere riportato condanna, ancorché non definitiva, o l’applicazione di pena concordata per delitti non colposi, salva la riabilitazione.

La ripartizione della quota dell’otto per mille Irpef per l’anno 2024 è riferita alle scelte effettuate dai contribuenti con le dichiarazioni presentate nell’anno 2021, riferite ai redditi prodotti nell’anno 2020. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 dicembre 2023, di approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’anno finanziario 2024, è stata fissata la dotazione del competente capitolo di spesa (cap. 224) in euro 62.029.133.

Un decreto pubblicato alcuni mesi fa fissa i nuovi requisiti soggettivi e i criteri per l’assegnazione delle risorse. Ai fini dell’ammissione alla ripartizione della quota dell’otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2024 i potenziali beneficiari possono presentare domanda per una sola categoria di intervento entro il termine perentorio del 30 settembre 2024.

Non è indicato un minimo/massimo contributo richiedibile. Nelle Relazioni al Parlamento che vengono presentate annualmente si può consultare l’elenco dei progetti beneficiari del contributo (con l’ammontare dello stesso), ma i progetti di importo superiore a 500.000 euro devono essere articolati per lotti funzionali e funzionanti.

Il decreto prevede inoltre che il beneficiario ammesso al finanziamento dovrà presentare, a pena di decadenza, contestualmente all’accettazione del finanziamento, un contratto autonomo di garanzia, per l’intero importo ammesso, a prima richiesta con durata fino ad approvazione della rendicontazione finale.

Per quanto riguarda i progetti della categoria Fame nel Mondo, il decreto introduce alcune novità sulla destinazione dei fondi a seguito dell’approvazione del decreto che istituisce il Piano Mattei e “la straordinaria necessità ed urgenza di coordinare le iniziative rivolte a Stati del continente africano”: i progetti dovranno essere localizzati nel continente Africano nei Paesi con i quali il Governo ha inteso concludere accordi. Non è chiaro però a quali paesi e/o accordi faccia riferimento il decreto.

Per saperne di più

Guida alla presentazione della domanda per l’anno 2024

Parametri di valutazione dei progetti per l’anno 2024

Modulistica

Beneficiari e relazioni al parlamento


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