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Sanzioni più dure per gli espatriati che non si iscrivono all’AIRE nel 2024

Con la nuova Legge di bilancio del 30 dicembre 2023 e quindi a partire dal 2024, verranno notevolmente inasprite le sanzioni in caso di mancata iscrizione all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. In realtà, l’iscrizione era già un obbligo, in base all’articolo 11 della legge n. 1228 del 24 dicembre 1954, ma le sanzioni erano molto contenute e applicate solo raramente. Con la nuova legge, invece, il cui articolo 242 sostituisce la precedente disposizione del 1954, sono state introdotte sanzioni molto più pesanti (dai 200 ai 1000 euro per ogni anno di mancata iscrizione) e sono stati inoltre previsti più incentivi alle pubbliche amministrazioni, nella direzione di un accertamento più solerte.

Premettendo che l’iscrizione all’AIRE è già obbligatoria per legge per tutti i cittadini italiani residenti all’estero, con la nuova legge di bilancio sono state inasprite le sanzioni per ogni cittadino che non abbia comunicato la modifica anagrafica. Si prevede inoltre un aumento della sanzione amministrativa pecuniaria, che a partire dal 2024 andrà dai 200 ai 1.000 euro per ciascun anno di mancata iscrizione.

Inoltre si fa obbligo, seppur teorico, alle amministrazioni pubbliche, anche estere, di comunicazione al comune di iscrizione anagrafica e all’ufficio consolare competente, nel caso in cui esse acquisiscano, nell’esercizio delle loro funzioni, elementi “rilevanti” tali da indicare una residenza di fatto all’estero del cittadino italiano. Il comune di iscrizione anagrafica dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate le informazioni ricevute, così da poter dare inizio a controlli di carattere tributario.

L’accertamento e l’irrogazione delle sanzioni sono notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui risulti il non adempimento o l’omissione dell’obbligo anagrafico o della comunicazione di residenza.

Si possono sanzionare al massimo cinque anni “irregolari”. Ad esempio, se sono arrivato in un certo Paese – e ci sono rimasto senza iscrivermi – da 9 anni, quando vengo “scoperto” posso essere sanzionato solo per i 5 anni precedenti alla “scoperta”, non per tutti i 9 che ho trascorso in quel Paese. La Legge di bilancio non ha valore retroattivo e questo significa che, sebbene teoricamente si risulti punibili anche nei casi in cui si risulta già iscritti all’AIRE, ma l’iscrizione è stata fatta in ritardo rispetto all’effettivo trasferimento, non lo si è in base ai nuovi parametri introdotti dalla legge del 30.12. 2023 e quindi non si avranno problemi relativamente agli anni rimasti “scoperti”. La sanzione include anche i minori, per cui sono ovviamente responsabili i genitori, quindi sono sanzionabili anche i nuclei famigliari non iscritti.

Che è tenuto a iscriversi all’AIRE e come iscriversi
L’iscrizione è un obbligo di legge per tutti i cittadini italiani che decidano di trasferirsi all’estero ed è inoltre necessaria anche per usufruire dei servizi consolari ed esercitare diritti che altrimenti non sarebbero accessibili.

L’iscrizione all’AIRE è obbligatoria per tutti i cittadini italiani residenti all’estero, con alcune eccezioni specifiche. Sono esclusi dall’obbligo coloro che si recano all’estero per un periodo inferiore a un anno, i lavoratori stagionali, il personale che lavora in ambito diplomatico o consolare e i militari italiani in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO dislocate all’estero.

Per i cittadini che rientrano nell’obbligo di iscrizione, è previsto che la domanda venga presentata dall’interessato entro 90 giorni a partire dalla data di espatrio. È tuttavia possibile regolarizzare la propria posizione anche in seguito, sebbene sia consigliabile adempiere a tale obbligo nel più breve tempo possibile, per evitare complicazioni o ritardi nell’accesso ai servizi.

Quali sono le conseguenze dell’iscrizione all’AIRE
Essere iscritti all’AIRE permette innanzitutto di beneficiare di determinati servizi consolari, come il rilascio o il rinnovo di documenti d’identità e altre certificazioni e per ricevere le comunicazioni delle Autorità italiane. Inoltre, l’iscrizione all’AIRE è indispensabile per poter esercitare il diritto di voto per corrispondenza per elezioni politiche e referendum e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo.

Una delle conseguenze dell’iscrizione all’AIRE, che è molto importante considerare, è la perdita del diritto all’assistenza sanitaria fornita dal Servizio Sanitario Nazionale italiano. Una volta iscritti all’AIRE, quindi, i cittadini italiani all’estero non avranno più diritto alla copertura italiana, ma saranno inseriti nel sistema sanitario del Paese di residenza. Questo significa che dovranno dotarsi di un’assicurazione sanitaria.

Come ci si iscrive all’AIRE
La procedura di iscrizione all’AIRE avviene online attraverso il portale Fast It, gestito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. In casi eccezionali (ad esempio nel caso di persone di età superiore ai 75 anni o con particolari disabilità), è possibile richiedere l’iscrizione all’AIRE tramite email o posta, ma sarà necessario motivare l’impossibilità di utilizzare il portale Fast It e fornire una ragione valida per procedere con metodi alternativi.

Per procedere con l’iscrizione, è necessario fornire un indirizzo email valido, che sarà utilizzato per le comunicazioni ufficiali e per l’accesso al portale. A partire dal 2026, l’accesso al portale Fast It sarà possibile solo mediante l’utilizzo di credenziali SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

La procedura di iscrizione all’AIRE tramite il portale Fast It prevede le seguenti fasi:

  • registrati nel portale Fast it https://serviziconsolari.esteri.it/ScoFE/index.sco
  • vai alla sezione “Anagrafe Consolare e Aire” e seleziona “Richiedere l’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani all’Estero
  • compila la richiesta di iscrizione online, che verrà guidata attraverso i campi previsti. Alla fine puoi firmare digitalmente, oppure stampare il foglio, firmarlo e ricaricarlo sul portale
  • allega la documentazione necessaria. Dovrai allegare una copia del documento di identitàdi tutte le persone che si iscrivono (almeno la parte contenente il numero del documento, le generalità e la firma del titolare) e copia dell’ultima iscrizione anagrafica presso il comune in cui si risiede, con data non anteriore a tre mesi) relativa all’interno nucleo familiare. IMPORTANTE: gli allegati non possono pesare più di 1 MB e gli allegati caricabili sono un numero massimo di 10 per le utenze classiche e 9 per le utenze SPID

A quel punto, l’operatore consolare verificherà la documentazione e trasmetterà la richiesta al comune italiano di competenza, l’unico a poter rilasciare il certificato di iscrizione AIRE, che non è emesso dal consolato.

A partire dal 2019, l’iscrizione all’AIRE decorre dalla data della dichiarazione resa all’Ufficio consolare (anche tramite il portale FAST IT), se completa della documentazione necessaria. Questo vuol dire che quando il comune italiano completerà la pratica, il cittadino verrà considerato iscritto all’AIRE fin dal momento della richiesta e non dalla data di completamento della procedura. La notifica dell’avvenuta iscrizione spetta al Comune italiano, che avverte direttamente il cittadino all’estero.


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  1. Buongiorno,

    Una domanda aperta:
    Nel caso di un cooperante espatriato, con contratto italiano con ONG italiana, che paga quindi tasse e contributi, vige l’obbligo di iscrizione all’Aire?

    Qualcuno ha avuto riscontri su questo con Ambasciate o Aics?

    Grazie

  2. Non é solo la questione dell’assistenza sanitaria a essere penalizzante, ma anche:
    – aliquota IRPEF del 30% forfettaria (con il convenzionale, l’aliquota é del 21%);
    – niente diritto agli assegni familiari;
    – niente diritto all’indennità di disoccupazione;

  3. Se l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria per permanenze più lunghe di un anno, il mio contratto, come spesso nelle ONG, è della durata di un anno, per cui il primo anno in un paese non sono tenuto all’iscrizione, ma solo al rinnovo del contratto….la mia interpretazione è giusta? Grazie

  4. Nel caso di studenti, bisogna iscriversi lo stesso?
    La copertura sanitaria europea è garantita, se si risiede in uno Stato europeo?

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