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Le OSC marginalizzate nel programma europeo NDICI-Global Europe

In vista della valutazione intermedia del programma europeo NDICI-Global Europe e della revisione intermedia della sua programmazione, che dovrebbe essere completata nel 2024, la federazione europea delle OSC Concord ha messo in campo uno studio sui finanziamenti della cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea per le organizzazioni della società civile a livello nazionale e regionale per informare, stimolare e sostenere il dialogo con le istituzioni europee coinvolte e con gli Stati membri dell’Unione.

Negli ultimi anni, i cambiamenti nei programmi di cooperazione internazionale dell’UE hanno avuto un impatto sulla distribuzione e sulla diversificazione dei finanziamenti UE per le organizzazioni della società civile. Come suggeriscono i risultati di questo studio, le pratiche di partenariato e i meccanismi di finanziamento nell’ambito dello strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale dell’UE – Europa globale (NDICI-Global Europe) non consentono più alle organizzazioni della società civile di contribuire efficacemente all’attuazione di tutti i programmi di cooperazione internazionale dell’UE e dare il loro massimo contributo allo sviluppo sostenibile.

Lo studio “Who holds the lion’s share? A closer look at Global Europe Funds for CSOs“ mostra che questo cambiamento di scenario è legato alla ridotta capacità di gestione degli uffici europei preposti alla cooperazione internazionale e all’utilizzo sempre più frequente della modalità di “gestione indiretta” dei fondi, in base alla quale grandi quantità del bilancio NDICI-Global Europe sono delegate agli Stati membri dell’UE, a istituzioni o agenzie di cooperazione internazionale e organizzazioni internazionali. L’analisi elaborata da Concord sui piani d’azione e sulle misure per i programmi geografici NDICI – Europa globale suggerisce che quasi il 60% dei finanziamenti è delegato a entità esterne e quindi esternalizzato verso altre organizzazioni di cooperazione internazionale.

Le organizzazioni della società civile hanno invece un accesso privilegiato ai programmi tematici dell’UE come “Organizzazioni della società civile” e “Diritti umani e democrazia” che concedono contributi volti a influenzare le politiche e per l’advocacy in difesa dei diritti umani in tutto il mondo. Tuttavia, questi programmi hanno dotazioni finanziarie molto modeste che rappresentano appena il 3% del budget complessivo del programma NDICI-Global Europe e non coprono l’intero spettro delle competenze e della capacità di implementazione delle OSC.

Le organizzazioni della società civile infatti non si occupano solo di advocacy, sono anche importanti partner esecutivi, che svolgono un ruolo nella fornitura di servizi, soprattutto laddove i soggetti responsabili non svolgono adeguatamente questo ruolo.

Lo studio individua 11 specifici punti critici e presenta una serie di raccomandazioni per migliorare i meccanismi di finanziamento delle OSC con potenziali modifiche e adattamenti, in particolare per quanto riguarda la programmazione geografica.

Scarica l’executive summary

Scarica lo studio completo


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