Da diversi mesi gli occupanti di alcuni cantieri di autocostruzione interrotti a Ravenna hanno cercato invano di ottenere l’attenzione della società civile e dei media. Oggi il Corriere della Sera dedica un’inchiesta al caso controverso dei progetti di autocostruzione realizzati in diverse città d’Italia da Alisei srl con un complicato garbuglio tra ONG, Srl e cooperative. Secondo il giornalista Ruben H.Oliva si tratterebbe di un buco da centinaia di migliaia di euro e di una macchia pesante per il mondo delle organizzazioni non governative.
Nell’intervista del Corriere la ONG respinge le accuse e esclude ogni coinvolgimento, diversa la testimonianza di Ugo Biggeri (Banca Etica) che ritiene di aver sempre trattato con la ONG per il finanziamento di questi progetti. In serata la ONG Alisei ha pubblicato una lettera di diffida al Corriere.
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La questione anomala o.n.g. consiste che è divenuto un modo per farsi finanziare da tutti, anche dai “nemici”, proponendosi impegnate nella filantropia, ma poi condurre prioritariamente propaganda ideologica (marxista…). Questa tradizione si è avviata nel secondo dopoguerra perlopiù seguendo i gruppi mistici nel farsi passare “no profit”, in scopo di finanziarsi le spese di esercizio con donazioni, ma divenuto poi un modo per apparire eticamente meritevoli e incassare tanto ma soprattutto da tutti, anche quelli che se consci delle attività reali, si asterrebbero dal contribuirvi. Il pioniere dell’ “incassa e dimentica” fu probabilmente Sun Myung Moon, il santone coreano che facendosi legalizzare “no profit” dappertutto a suon di avvocati, riuscì a deviare alle sue aziende, centinaia di milioni di dollari. Questa epopea della truffa, la racconto nel mio libro “Sun Myung Moon e la Sindrome del Piccolo Dio” acquistabile su Amazon o scaricabile gratis qui http://lasindromedelpiccolodio.blogspot.it/