Con i Bambini ha recentemente lanciato un nuovo bando per il benessere psicologico e sociale degli adolescenti, per promuovere progetti a sostegno di ragazze e ragazzi in condizioni di disagio, con un’azione preventiva e di cura. Si tratta di una nuova iniziativa nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, rivolta agli enti del terzo settore con una dotazione finanziaria complessiva di 30 milioni di euro.
Anche il bando è stato progettato a partire dall’ascolto diretto di ragazze e ragazzi, lo scorso anno infatti Con i Bambini ha svolto un’audizione con un gruppo di adolescenti dai 14 ai 18 anni, provenienti dal Nord, Centro e Sud Italia, durante la quale i ragazzi hanno raccontato le loro principali preoccupazioni dopo il lungo periodo della pandemia.
A fronte della diffusione sempre più accentuata di situazioni di disagio psicologico, soprattutto in contesti di marginalità sociale, il bando ha l’obiettivo di promuovere la salute e il benessere mentale degli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, attraverso la sperimentazione di modelli di intervento comunitari, integrati e sistemici nella prevenzione e nella cura della loro salute psicologica. Tali modelli dovranno intervenire prevalentemente nella fase evolutiva, in cui il disagio abbia un carattere ancora transitorio o comunque non grave e non già cristallizzato. Particolare attenzione verrà data alle proposte che agiscono in contesti territoriali socialmente fragili e privi di orientamento e supporto.
Gli interventi dovranno avviare, nei luoghi di vita e di socializzazione degli adolescenti, forme di presidio flessibili e prevalentemente non medicalizzanti, con un approccio di cura, laddove i casi lo consentano, centrato prevalentemente non su terapie farmacologiche e/o forme di ricovero, ma sul riconoscimento e la valorizzazione dei bisogni emotivi, educativi e sociali dei ragazzi e delle ragazze.
Per “presidi” si intendono spazi, preesistenti o da attivare, organizzati grazie alla presenza di équipe multi-professionali, capaci di rispondere ai diversi bisogni educativi e alle criticità ricorrenti entro i processi di socializzazione, diversificazione e identificazione propri degli adolescenti, e di porre un’attenzione dedicata e competente a ragazzi e ragazze in situazione di sofferenza psicologica.
L’équipe dovrebbe essere in grado di riconoscere segnali premonitori delle forme di disturbo più a rischio e, quindi, avvalersi di psicologi con comprovata esperienza con gli adolescenti, neuro-psichiatri infantili, medici, educatori con funzioni di prossimità e contatto con i contesti di aggregazione giovanile, operatori sociali, pedagogisti. Il lavoro dell’équipe multidisciplinare sarà sia di tipo comunitario (sull’intero gruppo di ragazzi), sia di tipo personalizzato, qualora fosse necessario intervenire con azioni mirate.
È possibile richiedere un contributo compreso tra 250 mila e 800 mila euro. La durata complessiva dei progetti deve essere non inferiore ai 36 e non superiore ai 48 mesi.
Le proposte devono essere presentate esclusivamente on line, tramite la piattaforma Chàiros, entro il 20 settembre 2023.