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Bando AICS ECG, ecco le risposte alle FAQ

Manca ormai un mese alla scadenza del bando dell’AICS per il finanziamento di iniziative di sensibilizzazione ed Educazione alla Cittadinanza Globale a organizzazioni della società civile (OSC) ed enti locali (EL). Dopo le vacanze di fine anno la maggior parte degli operatori delle organizzazioni e degli enti locali si sta cimentando in questi giorni nella scrittura dei progetti resa molto complessa dall’impianto della logica progettuale richiesto dal bando in termini di indicatori in ambiti così complessi come l’educazione, la sensibilizzazione e il cambiamento di comportamenti e stili di vita. La scadenza del bando è fissata per il prossimo 9 febbraio.

Al fine di chiarire i tanti dubbi emersi erano molto attese le risposte alle FAQ che sono state inviate all’AICS entro lo scorso 15 dicembre. Le risposte sono state pubblicate due giorni fa sul sito dell’AICS, le riportiamo di seguito integralmente:

Partenariato

1.L’iscrizione all’Elenco art.26 della L.125/2014 è obbligatoria anche per i Partner?
Per i Partner, inseriti nella sezione 8.2 del DUP, non è obbligatoria l’iscrizione all’Elenco art.26 della L.125/2014.

2.Una APS che, da Statuto, non prevede un collegio dei revisori e non certifica i propri bilanci può partecipare al Bando, considerando che tutti gli altri parametri economici richiesti dalle linee guida sono soddisfatti?
Un soggetto no profit, a prescindere dalla forma giuridica che lo contraddistingue, per partecipare al Bando in qualità di Soggetto proponente deve, ai sensi dell’art.4, comma 2 del Bando medesimo, essere iscritto all’Elenco di cui all’art. 26, c. 3 della Legge 125/2014. Per l’iscrizione in Elenco e suoi requisiti si seguano le Linee Guida e suoi Allegati (https://www.aics.gov.it/home-ita/opportunita/area-osc/osc/bando-osc-2/).

3.E’ possibile per un Gruppo di Azione Locale (GAL) partecipare come Partner a un’Iniziativa ed occuparsi del monitoraggio interno delle attività? Il GAL può partecipare a più progetti, indipendenti tra loro?
Un qualunque Soggetto, identificato come Partner dal Soggetto proponente, può svolgere attività specifiche che dovranno essere indicate nella sezione 8.2 del DUP e nell’ Accordo di Partenariato. La responsabilità esclusiva nei confronti del donatore resta del Soggetto proponente. I criteri quantitativi di partecipazione ai Lotti sono dettagliati all’articolo 3.4 del Bando.

4.Un Ente locale, identificato come Soggetto proponente, può prevedere come Partner enti del terzo settore no profit che non siano iscritti all’ elenco delle OSC? Si.

5.Nel caso una OSC sia Soggetto proponente, è possibile prevedere partner che non siano iscritti all’elenco delle OSC? Si.

6.Un’associazione di Enti locali, soggetto di diritto privato, senza fini di lucro può essere Partner in entrambi i Lotti, posto che la sua competenza ed esperienza apportino valore aggiunto alla proposta?
Si, nel rispetto dei requisiti previsti dal Bando e ai sensi degli artt. 2.5 e 2.6 del Bando.

7.Vi è una qualche connessione tra l’Elenco delle OSC dell’AICS e il registro nazionale unico del terzo settore (RUNTS)? No, non vi è alcuna connessione.

8.Nel Lotto 2, se non si sono presentate proposte come Soggetto proponente significa che si può partecipare a massimo 4 iniziative come partner in entrambi i lotti (quindi massimo 8 come partner) oppure massimo 4 iniziative come partner indipendentemente da quale lotto?
Ai sensi dell’art. 3.4 del Bando, per il Lotto 2 è previsto si possano presentare 2 proposte in qualità di Soggetto Proponente e partecipare a massimo 2 iniziative come Partner indipendentemente dal Lotto. Se non si è presentata alcuna proposta come Soggetto Proponente si possono presentare al massimo 4 iniziative come Partner indipendentemente dal Lotto.

9.Se non si è un Ente territoriale, né un’organizzazione iscritta all’Elenco AICS, quindi si può essere solo Partner di progetto, si ha un limite nella partecipazione a diversi progetti in qualità di Partner?
I Soggetti che, per loro natura, non sono riconducibili ai Soggetti proponenti dei Lotti 1 e 2 non hanno limiti nel numero di partecipazione in qualità di Partner, ai sensi dell’art.2.6 del Bando.

10.Si chiede se un’APS, in fase di iscrizione al RUNTS, ma non OSC iscritta all’Elenco AICS, sia soggetto legittimato alla presentazione della domanda nell’ambito del relativo Lotto?
No, non è un Soggetto ammissibile come Proponente in quanto non iscritto all’Elenco AICS ai sensi dell’art.4.2 del Bando.

11.E’ requisito obbligatorio per i Partner avere tra i fini statutari la cooperazione allo sviluppo?
No, gli unici requisiti previsti per i Partner sono quelli indicati all’articolo 2.5 del Bando.

12.Una Startup Innovativa a Vocazione Sociale (SIAVS) è considerata ammissibile come Partner di progetto?
Si, è ammissibile.

13.Una Startup Innovativa a Vocazione Sociale (SIAVS) deve essere stata fondata entro una data specifica?
Il Bando non prevede requisiti temporali rispetto alla costituzione di start-up o, in generale, di un soggetto partner.

14.Rispetto all’attivazione di collaborazioni nell’ambito di attività da svolgersi presso enti locali (scuole, associazioni sportive, ecc.) parti di una rete più ampia che fa riferimento ad un singolo Ente, è sufficiente allegare gli accordi di partenariato con l’Ente referente per la singola area geografica o è necessario stipulare accordi specifici con ogni singola realtà coinvolta che ne attesti l’effettiva collaborazione futura?
Ai sensi dell’art. 6.1 a1) del Bando, il Soggetto Proponente e ciascun Partner indicato nella sezione 8.2 del DUP devono sottoscrivere un Accordo di Partenariato che deve definire chiaramente l’attribuzione, da parte del Soggetto Proponente al Partner scelto, del ruolo, delle funzioni e delle attività per il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati previsti dall’Iniziativa. Nel caso il Partner sia costituito da una rete di soggetti/istituzioni, l’Accordo può essere stipulato con la rete purché questa abbia una sua specifica identità anche giuridica, definizione e costituzione. Si ricorda che l’Accordo va firmato dal Legale Rappresentante del Partner.

15.Il partenariato è obbligatorio per l’ottenimento di parte del finanziamento o è obbligatorio per lo svolgimento delle attività?
Ai sensi dell’art. 2.6 del Bando, il Soggetto Proponente sceglie i Partner, decide come impostare la strategia di partenariato, in base al valore aggiunto che ciascun Partner può apportare all’Iniziativa, al raggiungimento degli obiettivi e dei risultati previsti.

16.Il Soggetto proponente può essere un Comune? Si

17.I soggetti privati profit e no profit, identificati come Partner nell’ambito dell’iniziativa, possono realizzare attività di progetto effettuando spese intestate a loro nome, incluse spese per il pagamento dei propri servizi resi all’iniziativa?
Sì. Le attività devono essere debitamente indicate nell’accordo sottoscritto tra il Partner e il Soggetto proponente. Tale Accordo descrive ruoli, funzioni e attività svolte dal Partner nell’ambito dell’iniziativa. Pena l’inammissibilità, le spese devono risultare pertinenti e coerenti con le attività descritte nella sezione 6 del DUP. L’Accordo di
Partenariato definisce, inoltre, le procedure interne applicabili per l’acquisizione di beni e servizi nel rispetto dell’art. 7 delle Procedure Generali e di quanto disposto dall’art. 7.3 del Bando.

18.Le istituzioni scolastiche pubbliche possono partecipare all’Avviso in qualità di Partner e concorrere, conseguentemente, alla ripartizione del budget di progetto?
Sì, le istituzioni scolastiche possono partecipare come Partner siglando Accordi di Partenariato con il Soggetto Proponente dettagliando i rispettivi ruoli, funzioni e attività. L’eventuale gestione, da parte del Partner, di somme del budget dell’iniziativa dovrà essere riconducibile alla realizzazione di attività definite nell’Accordo di cui sopra e finalizzate al raggiungimento dei risultati previsti dall’iniziativa.

Iscrizione Elenco

1.E’ possibile presentare richiesta di iscrizione all’Elenco art.26 della L.125/2014 e partecipare nel frattempo come Soggetto Proponente al Bando ECG 2021?
No, non è possibile. Ai sensi dell’art. 4, comma 2 del Bando, le OSC proponenti devono essere iscritte all’Elenco alla data di pubblicazione del Bando in G.U.R.I.
2.Qual è la procedura e i requisiti previsti per l’iscrizione all’Elenco AICS di cui all’art. 26, comma 3, della legge 125/2014?
E’ possibile consultare ogni informazione utile ai fini dell’iscrizione all’Elenco AICS, di cui all’Art. 26 commi 2 e 3, della Legge 125/2014 e dell’art. 17 del D.M. 113/2015, al seguente link: https://www.aics.gov.it/home-ita/opportunita/area-osc/osc/bando-osc-2/

Costi ammissibili – Risorse Umane

1.Nel piano finanziario si può prevedere l’inserimento di professionisti e/o consulenti che si occupino di attività del progetto?
Si, ai sensi dell’art. 7.2 viii) del Bando, il Soggetto Proponente deve dimostrare nella sezione 9.2 del DUP che le Risorse Umane (inclusi professionisti e/o consulenti) siano necessari al raggiungimento di obiettivi e risultati dell’Iniziativa.

2.Esiste un limite di mesi e/o percentuale di impiego per il personale in Italia direttamente impiegato nell’iniziativa?
In ragione della natura delle iniziative ECG che svolgono le loro attività prioritariamente in Italia, la durata dell’impiego del personale è lasciata alla valutazione del Soggetto proponente in base alla natura dell’iniziativa. In merito alla retribuzione delle Risorse Umane e del personale, il Soggetto Proponente deve dimostrare nella sezione 9.2 del DUP che sia necessario al raggiungimento di obiettivi e risultati dell’Iniziativa. Di conseguenza il loro costo dovrà essere inserito nelle colonne “costo per risultato” del Piano finanziario.

3.In riferimento all’articolo 7.2 vi) del Bando, per i costi delle Risorse Umane legati alla realizzazione di corsi di formazione si intendono tutte le attività formative, quali a titolo non esaustivo laboratori didattici, incontri formativi, tutoring e seminari in cui sono coinvolte figure professionali come formatori / educatori / trainers?
Si. In ogni caso, ai sensi dell’art. 7.2vi) del Bando, i costi delle Risorse Umane legati alla realizzazione di corsi di formazione potranno essere imputati alla Rubrica 1 “Risorse Umane” e/o alla Rubrica 2 “Spese per la realizzazione delle attività”, a seconda della natura del costo (personale vs. acquisto di servizi) e dalla strategia progettuale proposta dal Soggetto Proponente atta a dimostrare il collegamento diretto dell’attività al raggiungimento dei Risultati previsti dall’Iniziativa.

4.I costi del personale che si occupa della gestione del progetto (amministratore di progetto, responsabile finanziario etc,), vanno attribuiti alla colonna “altre spese non per risultati” o devono essere suddivisi sui tre risultati?
Ai sensi dell’art. 7.2.viii) del Bando, per la retribuzione delle Risorse Umane e del personale il Soggetto Proponente deve dimostrare nella sezione 9.2 del DUP che il relativo costo sia necessario al raggiungimento di obiettivi e risultati dell’Iniziativa. Di conseguenza il loro costo nel Piano Finanziario va attribuito nelle colonne dei Risultati.
5.La co-progettazione è un costo ammissibile? No, non è un costo ammissibile.

Modulistica per Proposta Iniziale

1.I sub allegati al DUP devono essere inseriti in un unico file pdf insieme al DUP, oppure ogni documento costituirà un file in PDF separato?
Ogni documento deve essere presentato in file separati secondo le modalità previste dall’art. 6 del Bando.
2.La check list amministrativa deve essere inviata in formato word o pdf?
Ai sensi dell’art. 6.1 c) del Bando, la Check List Amministrativa deve essere trasmessa unicamente in formato WORD (non firmato).
3.Nella sezione 7.1 “Beneficiari diretti” del DUP, nella tabella predefinita, viene richiesta l’indicazione del codice di risultato rilevabile dalla sezione 5. Tuttavia nella sezione 5 non viene richiesto alcun codice relativo ai risultati. Si deve identificare un codice dei risultati?
Nella tabella della sezione 7.1 “Beneficiari diretti” del DUP viene richiesta l’indicazione del codice di risultato rilevabile dalla sezione 5: 5.1 (Risultato 1), 5.2 (Risultato 2), 5.3 (Risultato 3).
4.Nella sezione 8.1 “Soggetto Proponente” del DUP, nella tabella predefinita viene richiesta l’area territoriale dell’esperienza. Deve essere indicata nello stesso spazio della richiesta? Si.

Modello Piano Finanziario

1.Nella compilazione del Sub-allegato 5 (Modello del Piano Finanziario) è corretto escludere la colonna del risultato quattro se si prevedono tre risultati?
ERRATA CORRIGE. Sì l’indicazione della colonna relativa al quarto risultato nel modello è un mero refuso. Il numero delle colonne di risultato del Piano Finanziario deve corrispondere al numero di Risultati previsti dall’Iniziativa (cfr art. 7.1 i) del Bando), in ogni caso massimo tre. Si è provveduto a ripubblicare il file del modello finanziario nella forma corretta

Target – Indicatori – Fonti di verifica

1.C’è un numero minimo di indicatori da inserire? Che differenza c’è tra gli indicatori di obiettivo e gli indicatori di risultato?
Si, vi è un numero minimo di indicatori, come indicato all’art. 7.1 vi) del Bando, che il Soggetto Proponente dovrà inserire nelle sezioni 4.2 e 5 del DUP. Ai sensi del medesimo articolo del Bando, non vi è differenza nella tipologia delle codificazioni da utilizzare per gli indicatori riferiti a Obiettivo Specifico e Risultati, rispettando quanto previsto all’art. 7.1. Compito del Soggetto Proponente è impostare la strategia progettuale utilizzando le codificazioni previste e nel rispetto degli articoli 1.5 e 7.1 (commi da i a ix) del Bando.

2.Quali sono gli Indicatori riferiti ai Target degli OSS a codificazione UNSTAT?
In coerenza con l’ambito di intervento prescelto e l’obiettivo dell’iniziativa, le Iniziative dovranno riferirsi prioritariamente ai Target, anche solo ad uno di essi, degli OSS identificati nell’articolo 1 comma 5 del Bando (Target 4.7, 12.8 e 13.3) e relativo indicatore (4.7.1). Scelte differenti di OSS, relativi Target e indicatori dovranno essere adeguatamente motivate ed essere strettamente correlate alle specificità e finalità dell’ECG.

3.Perché l’indicatore 4.7.4 indicato nel bando differisce da quello riportato nel documento “Guidelines for data collection to Measure SDG 4.7.4. and 4.7.5 (UNESCO-UIS)”?
L’indicatore è il medesimo. L’indicatore riportato nel Bando prevede specificatamente “Percentage of students by age group (or education level)…”, quello riportato nel documento “Guidelines for data collection to Measure SDG 4.7.4. and 4.7.5 (UNESCO-UIS)” applica l’indicatore ad uno specifico livello, ossia “…lower secondary education…”.

4.E’ possibile riformulare gli indicatori a codificazione internazionale? Ad esempio: “Sviluppare e applicare competenze per un efficace impegno civico” (Indicatore Learning Objectives Unesco), in: “x% giovani che sviluppano e applicano le competenze per un efficace impegno civico”?
Gli indicatori devono essere applicati alla specifica iniziativa e non riformulati. L’esempio dato nella domanda è considerata “applicazione” e non “riformulazione”.

5.Qualora le fonti di verifica di un determinato indicatore non fossero reperibili è possibile utilizzare fonti di verifica interne all’organizzazione?
Ai sensi dell’art. 7.1 viii) del Bando, per ogni indicatore utilizzato nel DUP vanno sempre esplicitate le Fonti di Verifica che devono essere coerenti con l’ambito di intervento ECG scelto dal Soggetto Proponente per l’Iniziativa, adottando preferibilmente e, ove applicabili, Fonti di Verifica di provenienza e pubblicazione istituzionale, riscontrabili, affidabili, non autoreferenziali, non riconducibili ad una mera rilevazione da parte della rete di Partner e/o del Soggetto Proponente medesimo.

6.Per ogni ambito d’intervento le iniziative dovranno necessariamente riferirsi a tutti e tre i Target individuati dal Bando (Target 4.7, 12.8 e 13.3) o selezionare solo uno dei tre?
Ogni Iniziativa proposta, contribuendo al raggiungimento dell’Obiettivo Generale indicato nel Bando, dovrà afferire ad uno (1) solo degli ambiti di intervento tra quelli elencati all’art. 1.3 del Bando medesimo. Ai sensi dell’art.7.1. ii) del Bando, nel definire l’Obiettivo Specifico, le Iniziative, in coerenza con l’ambito di intervento prescelto, dovranno riferirsi prioritariamente agli OSS e ad almeno uno dei Target identificati all’ articolo 1, comma 5, ossia i Target 4.7, 12.8 e 13.3. Scelte differenti di OSS e relativi Target dovranno essere adeguatamente motivate ed essere strettamente correlate alle specificità e finalità dell’ECG e del relativo ambito di intervento.

7.È permesso inserire anche dei valori di baseline risultati da un’attività di raccolta dati preliminare alla presentazione del DUP, condotta su un campione significativo di beneficiari dell’iniziativa utilizzando la metodologia proposta nelle Guidelines for Data Collection to Measure SDG 4.7.4?
Si, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 7.1 del Bando e in particolare al punto ix): gli indicatori utilizzati nel DUP dal Soggetto Proponente, oltre ad essere in linea con quanto richiesto dal Bando e dalle Procedure Generali, devono essere fondati su una baseline più recente possibile, rispondente allo stato oggettivo del contesto su cui si vuole incidere positivamente con l’Iniziativa.

Valutazione esterna – Revisore esterno

1.Cosa si intende con “valutazione esterna”? Si intende un’attività di audit?
I criteri di ammissibilità della valutazione esterna delle attività, dei risultati e indicatori conseguiti sono contenuti nell’art 4.2.13 delle Procedure Generali e integrati dall’art 7.1xi) del Bando. La valutazione esterna non è un audit contabile. Ruoli e compiti del Revisore esterno sono contenuti nell’art. 13.2 delle Procedure Generali e nel Vademecum del Revisore esterno (Allegato 3 al Contratto / Convenzione).

2.È permesso indicare già nel DUP il nome dell’ente che sarà incaricato della valutazione esterna finale (senza inserirlo come partner di progetto), allegando i termini di riferimento e la metodologia di realizzazione della valutazione e prevedendo la partecipazione di operatori dell’ente suddetto ad alcuni meeting di coordinamento dedicati al monitoraggio e valutazione?
No non è permesso. Ai sensi dell’art. 7.1. xi) del Bando è obbligatorio prevedere una valutazione esterna finale. Quest’ultima deve essere proposta nella sezione 9.6 del DUP della Proposta Iniziale ed essere confermata in dettaglio sempre nella sezione 9.6 del DUP con il primo Rapporto Intermedio ed eseguita entro la presentazione del Rapporto Finale. Ai sensi dell’articolo 4.2.19 delle Procedure Generali, per essere ammissibile, una sintesi dei Termini di Riferimento della Valutazione dovrà essere inserita nel DUP al momento della presentazione della proposta.
Anche se inclusa nella Proposta iniziale, per essere ammissibile la Valutazione esterna dovrà essere approvata dall’AICS previo invio da parte del Soggetto Esecutore dei Termini di Riferimento della valutazione in occasione del primo rapporto intermedio, inserendo le informazioni nella sezione dedicata del DUP. L’AICS valuterà il valore aggiunto apportato dalla valutazione esterna ed eventualmente ne approverà i Termini di Riferimento che la renderanno ammissibile. Oltre ai Termini di Riferimento della valutazione, il Soggetto Esecutore nel DUP deve indicare le modalità di scelta del valutatore nel rispetto di quanto previsto all’art. 7 delle Procedure Generali.
Il Valutatore deve inoltre essere possibilmente iscritto ad albi e registri di valutatori presso il MAECI e/o presso altri Enti pubblici. Il Valutatore selezionato non può avere, né può aver avuto nel triennio precedente alla presentazione della proposta, collaborazioni stabili con il Soggetto Esecutore. Il Valutatore non potrà, inoltre, avere in corso contemporaneamente presso il Soggetto Esecutore più di tre valutazioni di progetti cofinanziati dall’AICS. A tali fini, il valutatore dovrà rilasciare apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi degli articoli 47 e 76 del DPR 445/2000

Procedure di contrattazione di beni servizi lavori

1.In merito alle procedure di contrattazione di beni, servizi e lavori, i Soggetti eleggibili al Lotto 1 applicheranno il “Codice dei Contratti Pubblici” e/o altra normativa di riferimento per l’Ente?
Si, ai sensi dell’art. 7.3.i del Bando, in merito alle procedure di contrattazione di acquisizione di forniture di beni e servizi, i Soggetti eleggibili al Lotto 1 applicheranno il “Codice dei Contratti Pubblici” (Decreto Legislativo 18.04.2016 n. 50 e ss.mm.ii.) e/o altra normativa di riferimento per l’Ente.

2.Sono ammissibili costi per acquisizione di lavori e di ristrutturazione di spazi e strutture pubbliche o private?
I costi inerenti ad acquisizione di lavori e ristrutturazione di spazi sia pubblici che privati sono ammissibili. La loro necessità e pertinenza rispetto agli obiettivi e ai risultati attesi di un’iniziativa ECG, oltre alla corretta allocazione nel PF e congruità, sarà valutata all’interno della logica progettuale.

Imprese sociali – Imprese profit – Fornitori

1.Nei Bandi ECG, OSC e simili, che ruolo può avere un’impresa sociale controllata al 100% da una OSC iscritta all’Elenco (all’art. 26, comma 3, della Legge n.125/2014)?
Un’impresa sociale, interamente o parzialmente controllata da una OSC iscritta all’Elenco AICS, può svolgere il ruolo di Partner o di Fornitore di servizi.
Nel primo caso, secondo quanto previsto dalle disposizioni del Bando AICS in merito al partenariato (art. 2.5, più le informazioni contenute nelle sezioni 1, 6, 8, 9 del DUP, Lettera d’intenti al partenariato, Accordo di Partenariato, etc) il Soggetto viene indicato come Partner in quanto portatore di valore aggiunto nella realizzazione dell’iniziativa e nel raggiungimento dei risultati e degli obiettivi previsti, in linea con le attività e i risultati dell’Iniziativa.
Nel secondo caso, ossia quello di Fornitore di servizi, il soggetto può fornire servizi di formazione, studi, ricerca, informazione, supporto tecnico, attività sociali e simili in applicazione di quanto previsto dall’articolo 7 delle Procedure Generali e, in talune circostanze, anche disposto in affidamento diretto.
Le OSC iscritte all’Elenco AICS e le imprese sociali controllate interamente o parzialmente da una OSC, anche non se iscritta all’Elenco AICS, non possono svolgere, né in qualità di Partner né come Fornitori, servizi e attività riguardanti il monitoraggio esterno, la valutazione esterna intermedia e/o finale, la revisione esterna e/o qualsiasi altra azione di verifica e/o controllo richiesta e prevista nei Bandi AICS. Tali attività, infatti, devono essere realizzate da Soggetti esterni aventi carattere di terzietà rispetto al Soggetto Proponente/Esecutore, nonché i requisiti richiesti dagli articoli 4.2.18, 4.2.19, 13.1 e 13.2 delle Procedure Generali, dal Vademecum del Revisore esterno e da quanto specificatamente disposto nelle normative e nella modulistica di ciascun Bando AICS.

2.Un’impresa profit può essere partner di progetto?
Si, è possibile fermo restando quanto previsto all’articolo 27 della Legge n. 125/2014. In ogni caso, le imprese profit non potranno trarre vantaggi per le proprie attività economiche dalla partecipazione all’iniziativa, ai sensi dell’art. 2.5 del Bando.

Re-granting

1.Nel caso si preveda la realizzazione di un concorso di idee, che abbia un budget a disposizione dei vincitori per acquisti o forniture scelte da loro e finalizzate esclusivamente e unicamente alla realizzazione dell’idea risultata vincitrice, con le spese gestite da uno dei Partner di progetto (quindi senza trasferimento di fondi direttamente ai vincitori) questa si configura come una azione di re-granting ammissibile?
Si, ai sensi dell’art. 7.1. xiv) del Bando sono ammissibili le attività di re-granting previste dall’articolo 4.2.13 delle Procedure Generali attribuibili unicamente mediante procedure comparative pubbliche indette dai Soggetti Proponenti e/o dai loro Partner. Nei confronti di AICS, il Soggetto Proponente/Esecutore rimarrà comunque l’unico responsabile dell’Iniziativa. La quota di re-granting non potrà essere superiore al 5,00% dei costi diretti dell’Iniziativa e dovrà essere destinata al finanziamento di attività coerenti con gli Obiettivi e i Risultati previsti dall’Iniziativa. Qualora il Soggetto Proponente preveda l’uso del re-granting, dovrà dare evidenza della natura delle attività che saranno finanziate, della procedura adottata e dei criteri di selezione dei destinatari, oltre a descrivere nel DUP (in particolare, nelle sezioni 6, 7 e 9.3) e in ogni documento in cui l’attività di re-granting viene menzionata, la finalità del bando di re-granting.

2.I soggetti destinatari del re-granting devono essere formalmente costituiti o possono essere anche gruppi informali?
I Soggetti destinatari del re granting possono essere soggetti pubblici e/o soggetti privati no profit. Nel bando non vi sono ulteriori specificazioni al riguardo: si lascia al Soggetto Proponente definire chi siano nello specifico i potenziali migliori destinatari del re-granting, sulla base della logica progettuale e purché sia rispettato quanto riportato nella risposta alla domanda precedente e il Soggetto Proponente sia in grado di rendicontare tecnicamente e contabilmente l ‘ utilizzo del re- granting da parte dei destinatari. Questi ultimi, fermo restando tutto quanto sopra, e in base alla natura delle attività da realizzare, possono essere anche gruppi informali senza finalità di lucro.

Contributo monetario proponente

1.Il 10% a carico del Soggetto Proponente e/o di finanziamenti terzi deve già essere esplicitato al momento della presentazione del progetto?
Ai sensi dell’art. 3.4 Lotto 1, il Soggetto Proponente deve prevedere che la partecipazione monetaria al costo totale dell’Iniziativa, sia con risorse proprie che di altri finanziatori, secondo quanto previsto dall’articolo 13.2.17 delle “Procedure Generali”, sia pari almeno al 10,00 % del costo totale e deve essere indicato nelle Sezioni 1 e 13 del DUP.

2.Per la partecipazione monetaria al costo totale dell’iniziativa assicurata dal soggetto proponente con risorse proprie, è consentito utilizzare i costi stipendiali del gruppo di dipendenti regionali che lavorerà al progetto?
Si, ai sensi dell’art. 7.2. viii del Bando, per la retribuzione delle Risorse Umane e del personale previsto dall’Iniziativa (per l’ammissibilità del quale il Soggetto Proponente deve dimostrare nella sezione 9.2 del DUP che sia necessario al raggiungimento di obiettivi e risultati dell’Iniziativa), vanno rendicontati gli importi lordi comprensivi dei contributi a carico dell’organizzazione, secondo quanto previsto dalle Procedure interne al Soggetto Proponente (ovvero, da normativa vigente e/o da altri atti dell’amministrazione per gli Enti territoriali proponenti). L’elenco delle procedure interne (ovvero di altri atti e/o norme per gli Enti Territoriali proponenti) del Soggetto Proponente deve essere dettagliato nella sezione 16 del DUP

Agende Sviluppo Sostenibile

1.Il Bando prevede che i progetti presentati dovranno rispondere alle priorità e perseguire gli obiettivi definiti a livello locale dalle Agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile, laddove già approvate, e/o di altri documenti di politica e d’indirizzo strategico del territorio. A tal fine, un progetto può fare riferimento ad un Piano che deve ancora essere finalizzato e approvato, ma per l’elaborazione del quale l’ente ha richiesto e ottenuto un finanziamento pubblico?
No, ai sensi degli art. 2.4 e 6.1 a.2 del Bando, i progetti presentati dal Soggetto Proponente dovranno dimostrare di rispondere alle priorità e perseguire gli obiettivi definiti dalle Strategie nazionali e regionali per lo sviluppo sostenibile, nonché a livello locale dalle Agende metropolitane per lo sviluppo sostenibile, laddove già approvate, e/o di altri documenti di politica e d’indirizzo strategico di quel territorio (da elencare nell’apposita sezione 1 del DUP- cfr. articolo 7).

Team esperti Lotto 1

1.Per il Lotto 1, con che formalità deve essere costituto il Team di esperti qualora non ci sia un ufficio ECG predisposto?
Per il Lotto 1, il Soggetto Proponente deve allegare alla Domanda di Partecipazione il documento Sub Allegato 2 (in formato libero) ai sensi e per gli effetti degli artt. 4.1.c) e 6.1.a.2 del Bando, descrivendo come, in base ai regolamenti interni dell’Ente, sia stato costituito un’unità organizzativa preposta alla gestione di Iniziative ECG o, in alternativa, di un team, composto da un responsabile e da un gruppo di dipendenti/consulenti con adeguate competenze, preposto alla gestione dell’Iniziativa presentata.

 

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