Partirà mercoledì dai porti di Taranto e Civitavecchia la Campagna Navale della Marina Militare “Sistema Paese in Movimento”, che vedrà impegnato il Gruppo Navale Cavour nei prossimi cinque mesi dal Golfo Arabico all’Africa. Il Gruppo Navale – costituito dalla fregata Bergamini, dalla Nave di Supporto Logistico Etna, dal pattugliatore Borsini al comando della Portaerei Cavour – ha l’obiettivo di promuovere le eccellenze italiane in ambito imprenditoriale e di offrire assistenza umanitaria.
Queste le parole del Ministro della Difesa Mario Mauro che ha presentato l’iniziativa durante una conferenza stampa tenutasi la settimana scorsa a Roma. Molteplici le finalità del progetto continua il Ministro: dall’addestramento del personale militare alla sicurezza marittima, attraverso operazioni di contrasto al fenomeno criminale della pirateria, al rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra nazioni, organizzazioni e aziende per promuovere il Made in Italy in ogni suo aspetto.
Secondo gli ideatori, il viaggio di 146 giorni, che si concluderà il 7 aprile 2014, costituirà l’opportunità di rafforzare la presenza dell’Italia nelle aree geografiche considerate strategiche per gli interessi nazionali, oltre che di fornire assistenza umanitaria alle popolazioni bisognose grazie a iniziative che vedranno il coinvolgimento del Corpo Nazionale delle Infermiere Volontarie della CRI, della Fondazione Operazione Smile Italia Onlus e della Fondazione Francesca Rava N.P.H Italia Onlus.
L’iniziativa “Sistema Paese in Movimento” non è passata inosservata, almeno da quando ne è stata resa pubblica l’esistenza. Sono già diversi gli interventi in rete che ne criticano diversi aspetti soprattutto quelli legati al ruolo delle nostre forze armate nella promozione economica e culturale del nostro paese. Giorgio Beretta su Unimondo ha sottolineato come “ il “Tour promozionale del Sistema Paese” della Cavour va già configurando uno nuovo modello di cui pochi pare intendono rendersi conto. Un modello in cui la Difesa non fa più solo le sue “normali attività promozionali” (cioè partecipare alle Fiere e esposizioni di armamenti), ma si “auto-promuove” e anzi fa da traino non solo per la promozione commerciale delle industrie nazionali e diventa capofila di “sistema” (il sistema Paese) in cui militare e civile, attività profit e non profit, commercio e cooperazione allo sviluppo, vanno a braccetto”.
Alfredo Somoza si domanda invece dalle pagine del suo blog se sia lecito fare diventare i militari ambasciatori del made in Italy e quanto sia lecito, utilizzando mezzi dello Stato, promuovere la produzione bellica nazionale in quei paesi segnati da conflitti in corso o potenziali.
Il Ministro precisa però che la Campagna Navale è stata organizzata dal Ministero della Difesa in collaborazione con i Ministeri degli Affari Esteri, Sviluppo Economico e dei Beni Culturali e che il 65% del suo costo totale è sostenuto dai partner dell’industria privata che hanno creduto nel progetto (quindi il 35% lo paghiamo noi). Per fare nomi e cognomi si tratta di Beretta Holding, Gruppo Ferretti, Blackshape, Ferrero, Federlegno Arredo, Elettronica, Intermarine, Mermec Group e Pirelli. A bordo della Cavour si potranno ammirare i prodotti DOC di casa nostra (gruppo Finmeccanica), gli elicotteri di AgustaWestland, le armi e i sistemi da combattimento di OTO Melara, STRALES, Selex ES, WASS, Telespazio e MBDA.
Ma non dimentichiamoci che il tour ha anche uno scopo umanitario! Tanti bambini ammalati potranno salire sulle navi ed essere aiutati da medici e volontari della Croce Rossa e delle due Onlus coinvolte (come? perché? da chi?) nel progetto che regaleranno occhiali e sorrisi.
Se questo è il Sistema Italia di cui tanto si è parlato anche nel mondo della cooperazione, forse avevamo capito bene, è il solito Sistema Italia, quell’establishment impermeabile che ben conosciamo fatto di politica, business e finanza che crede di rappresentare l’eccellenza italiana.
AGGIORNAMENTO 11 Novembre
A seguito dell’uscita di questo e altri articoli SeL ha presentato una interrogazione ai Ministri Mauro e Bonino, ecco il testo:
AL MINISTRO DELLA DIFESA AL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI
PREMESSO CHE:
il Gruppo Navale della Portaerei Cavour, nave ammiraglia della Marina Militare, effettuerà una crociera di cinque mesi, con partenza il 13 novembre 2013 dal porto di Civitavecchia e rientro nel porto di Taranto il 7 aprile 2014;
la crociera toccherà i porti di 13 Paesi africani e 7 del golfo Arabico, ovvero Jedda (Arabia Saudita), Gibuti (Gibuti), Abu Dhabi (E.A.U.), Mina Sulman (Barhein), Kuwait City (Kuwait), Doha (Qatar), Mascate (Oman), Dubai (E.A.U.), Mombasa (Kenya), Antseranana (Madagascar), Maputo (Mozambico), Durban (Sudafrica), Cape Town (Sudafrica), Luanda (Angola), Pointe-Noire (Congo), Lagos (Nigeria), Tema (Ghana), Dakar (Senegal), Casablanca (Marocco) e Algeri (Algeria);
tale viaggio è chiamato “Sistema Paese in Movimento” e prevede l’utilizzo della Portaerei Cavour come spazio espositivo itinerante per la mostra dei propri prodotti da parte di alcune aziende italiane tra le quali: la ditta Beretta, Gruppo Ferretti, Blackshape, Ferrero, Federlegno Arredo, Elettronica, Intermarine, Mermec Group, Pirelli e Finmeccanica;
è prevista una preponderante presenza di imprese industriali del settore militare e di produzione di sistemi d’arma con relativo marketing dei propri prodotti, considerato che aziende del gruppo Finmeccanica presenteranno a bordo della Cavour e sul ponte di volo la loro produzione più aggiornata: AgustaWestland (elicotteri NH90 e AW101), OTO Melara (sistema d’arma 127/64 LW Vulcano e relativa famiglia di calibri, STRALES evoluzione dei cannoni navali da 76 mm, munizione guidata DART), Selex ES (fornitore e integratore di sistemi radar e di combattimento tra cui i sistemi imbarcati sulle fregate FREMM, una delle quali partecipa alla campagna), WASS (siluro pesante Black Shark, siluro leggero A244/S Mod. 3, contromisure e sonar), Telespazio (comunicazioni integrate e geoinformazione), MBDA (missili Aspide 2000, Aster 15 e 30, Marte MK2/S e Teseo/Otomat);
saranno presentati in tale occasione anche i sistemi d’arma missilistici che compongono il weapon package dell’Eurofighter, come il Marte ER (Extended Range), lo Storm Shadow, il Meteor e il Brimston DM (Dual Mode);
alcuni dei Paesi toccati dalla crociera del Gruppo Navale Cavour sono Stati senza una democrazia parlamentare o caratterizzati da regimi autoritari, ed in alcuni di questi sono in corso conflitti armati;
la crociera prevede un costo complessivo di 20 milioni di euro di cui, pare, 13 coperti dagli sponsor commerciali e 7 a carico dello Stato;
tra i compiti dei membri delle Forze Armate Italiane non risulta quello di facenti funzioni di agenti di commercio;
PER SAPERE:
se il Governo ritenga idoneo l’utilizzo di un gruppo navale della nostra flotta militare per scopi di natura commerciale, relativamente a prodotti di natura bellica;
se il Governo, in una fase come questa caratterizzata da considerevoli tagli alla spesa pubblica, ritenga corretta la scelta di utilizzare ingenti risorse del bilancio dello Stato per un’iniziativa con tali caratteristiche;
se si consideri legittima e opportuna la scelta di andare a vendere armamenti a Paesi governati da regimi non democratici e/o con conflitti interni in corso, utilizzando peraltro strutture dello Stato Italiano;
se il Governo sia stato preventivamente messo a conoscenza di tale iniziativa e se abbia dato il suo assenso;
se i Ministri, per quanto di competenza, non ritengano di dover intervenire immediatamente per la cancellazione di questa crociera.
On. Franco Bordo
On. Arturo Scotto
On Donatella Duranti
On Michele Piras
On Giulio Marcon
Il comunicato della Marina militare italiana:
Taranto: countdown nave Cavour, rotta su Civitavecchia
9 novembre 2013 11.03
La portaerei Cavour, concreta rappresentazione del “Sistema paese in movimento” che nei prossimi mesi promuoverà le eccellenze italiane tra Penisola Arabica e Africa, si sta preparando a salpare dalla Base Navale di Taranto, sede del COMFORAL.
Il conto alla rovescia è iniziato. Entusiasmo, volontà, organizzazione e passione: così l’unità della Marina Militare, comandata dal capitano di vascello Francesco Milazzo, disormeggia alle ore 23 di sabato 9 novembre, subito dopo il saluto delle famiglie; la prua dirigerà quindi verso il porto di Civitavecchia dove la Nave approderà lunedì 11. L’ammiraglia della flotta riprenderà il largo nella tarda giornata di mercoledì 13 dando il via alla Campagna del Gruppo Navale Cavour che sarà guidato dall’ammiraglio di divisione Paolo Treu.
Il Cavour sta terminando l’approntamento e mettendo a punto l’assetto operativo e logistico con il carico delle dotazioni, del carburante e degli olii combustibili. Intensa soprattutto l’attività di stivaggio che ha impegnato l’equipaggio. Qualche curiosità: sono stati imbarcati 30.000 chilogrammi di pasta, 50.000 di farina, 18.000 di pomodori pelati, 27.000 litri di acqua distribuiti in 54.000 bottigliette e 12.000 litri di vino. Frutta e verdura fresca, ma anche mozzarelle e panettoni e pure 6.000 razioni di emergenza completano la ricca dotazione di una “cambusa” che in questa prima fase permetterà al Cavour l’autonomia per una trentina di giorni di navigazione con circa 800 persone a bordo, compresi i 550 membri dell’equipaggio.
Il “cantiere” si completerà nei prossimi giorni con l’installazione degli stand delle aziende dell’eccellenza italiana presenti a bordo e con l’imbarco delle ultime componenti: Gruppi Volo (cinque Sea Harrier AV8, tre elicotteri EH 101, un AB 212), Brigata Marina San Marco (con una settantina di fucilieri) e specialisti del Gruppo Operativo Subacquei del COMSUBIN.
La campagna navale farà rientro a Taranto il 7 aprile del 2014. Quasi cinque mesi di navigazione per compiere il periplo completo del continente africano attraverso il Canale di Suez e per fare rotta verso la Penisola Arabica tornando in Italia attraverso lo Stretto di Gibilterra. Il Gruppo Cavour sara’ completato dalla Fregata Bergamini, dalla nave di supporto logistico Etna e dal pattugliatore Classe Comandanti, Borsini.
La lunga navigazione, che toccherà una ventina di scali, oltre alla promozione delle eccellenze del Made in Italy, ricoprirà molteplici ruoli tra cui: assistenza umanitaria nei confronti delle popolazioni, sicurezza marittima attraverso operazioni di antipirateria e protezione del traffico mercantile nazionale, sostegno alle Marine dei paesi rivieraschi, in funzione di cooperazione, sviluppo e modernizzazione e supporto alla politica estera nazionale.
Alla missione di promozione partecipano anche i ministeri degli Affari esteri, dello Sviluppo economico e dei Beni culturali e del turismo, l’Istituto per il Commercio estero, Fincantieri, alcune aziende del gruppo Finmeccanica, Expo 2015, Pirelli, Piaggio Aereo, Beretta, Blackshape, FederlegnoArredo, Elt, Intermarine, Mermec Group, MBDA, Sitael, e, per gli aspetti umanitari, le infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e le onlus Fondazione Francesca Rava e Operation Smile.
Vedi l’analisi di rete Disarmo sulle esportazioni di armi italiane dei paesi toccati dal tour della Cavour.
Altri aggiornamenti sulla vicenda della Cavour dal sito Unimondo.
Vedi le foto della partenza realizzate dalla MArina Militare
Intervista di Nigrizia al Viceministro Pistelli sul caso Cavour
FINALMENTE UN ARTICOLO LANCIA IN RESTA !! PER TROPPO TEMPO IL SISTEMA COOPERAZIONE E’ STATO ACCONDISCENDENTE E SILENZIOSO, HA ATTESO L’ARRIVO DELLE BRICIOLE DA DIVIDERE IN PENOSA QUIETE, PER NON DISTURBARE I MANOVRATORI.
MA LA PACIOSITA’ NON HA PAGATO, IL PIANO SI E’ INCLINATO SEMPRE PIU’ E SONO SOLO STATI CAVOLI NOSTRI DI SOPRAVVIVENZA. NESSUNO SE NE E’ ACCORTO DEL NOSTRO QUIETO VIVERE , LEGATO MANI E PIEDI ALLA “LORO” BONTA’, ANZI MOLTI NELLA SOCIETA’ CIVILE CI HANNO SCAMBIATO PER FESSI, NON IMBELLI! IL CONTINUO RINVIO DELLA LEGGE PER LA COOPERAZIONE NE E’ UN ESEMPIO. CHI DI NOI HA PROTESTATO? E CHI LO HA FATO CONTRO LO SCIVOLO D’ORO PER LA PENSIONE A 50 ANNI AI MILITARI, “CONTRO” SEMPLICI LAVORATORI PER I QUALI LA PENSIONE RESTA UN MIRAGGIO? E PERCHE’ NON ANCHE PER I COOPERANTI?
CHI DI NOI HA PROMOSSO L’APPELLO DI PADRE ZANOTELLI CONTRO LO SLOGAN E LE SPESE FOLLI DI QUELLA SCHEGGIA IMPAZZITA DEL MINISTRO DELLA DIFESA MARIO MAURO “PER AMARE LA PACE DEVI ARMARE LA PACE”?
CHI DI NOI SI E’ INDIGNATO CONTRO LA PROMESSA DI 230 MILIONI DI EURO DI LAPO PISTELLI, CONTRABBANDATA COME UN SUCCESSO ?? MOLTO MENO DI 1 / 110 DI QUELLO CHE VIEN SPESO PER ARMAMENTI E MISSIONI MILITARI?? E CI POSSIAMO ACCONTENTARE COSÌ DEGLI IMPEGNI PRESI NELLE SEDI INTERNAZIONALI? VI RICORDATE GLI IMPEGNI PRESI PER LA RICOSTRUZIONE DI HAITI? ARIA FRITTA! MA CREDETE CHE GLI ALTRI NON CI COMPATISCANO? SIAMO A 1/5 DEGLI IMPEGNI PRESI PER L’AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO, IO NON CI STO !!
DOBBIAMO PRENDERE SUBITO INIZIATIVE DI RETE PER CONVINCERE I PARTITI A INSERIRE NEI LORO PROGRAMMI PROPOSTE PER RIDURRE LE SPESE MILITARI E MOLTIPLICARE L’APS PER 5 !!
Marco Sassi – Modena
Una vera vergogna, e soprattutto da parte delle “associazioni umanitarie” che vanno in giro a curare gli occhi dei bambini magari rovinati dalle armi che vendono sulla stessa nave. Ma è possibile che ci sia questa deriva del cosiddetto “umanitario” senza che nessuno alzi la voce? Bene fanno, nel silenzio complice di tutti, Beretta e Somoza a denunciare questa storia di made in italy armato e delle sue coperture “umanitarie”.
Guardando tutto ciò dal Mozambico sembra tutto paradossale.
O forse no.
Il Mozambico si distingue per essere una delle economie più povere al mondo, ma anche una tra quelle a crescita più sostenuta. La scoperta di ingenti riserve di gas naturale – per le quali ENI ha acquisito concessioni per lo sfruttamento dell’area più ricca – apre al Paese scenari brillanti e al tempo stesso catastrofici. Già si parla di “angolizzazione” del Mozambico.
Lo sfruttamento dei giacimenti non produrrà ricchezza per il paese se non tra dieci anni, ma queste sono stime ottimistiche considerato che non i contratti di concessione non sono pubblici.
Ciò nonostante questa presunta ricchezza è stata sbandierata dal governo come il concretizzarsi del miraggio di un’uscita dalle condizioni di povertà. Il risultato è che la gente incomincia a desiderare e a reclamare la propria fetta di ricchezza con metodi più o meno – soprattutto meno – legittimi (c’è in corso un’ondata di rapimenti di persone appartenenti alla limitatissima della classe media).
Come se non bastasse la RENAMO, il partito che discende dal movimento guerrigliero che ha animato la guerra civile finita 20 anni fa, sta disertando e boicottando le elezioni municipali, e ci sono scontri e focolai di guerra che ripropongono la contrapposizione tra FRELIMO (al governo) e RENAMO. Siamo sull’orlo di una guerra, se non già con un piede oltre la linea.
Infine il Governo – che dipende per 1/3 del proprio finanziamento da donatori internazionali – ha recentemente condotto una spregiudicata e segreta azione sul mercato finanziario internazionale offrendo la propria garanzia sul debito di una impresa creata dal nulla con la scusa ufficiale di formare una flotta per la cattura e commercializzazione del Tonno – un debito DI 850 milioni di USD, pari a circa un quinto del PIL -. Questa impresa ha acquisito in Francia – con la benedizione del presidente Hollande – barche da pesca ma anche barche militari per il pattugliamento del canale del Mozambico.
Delle aziende tedesche forniranno Radar e altri sistemi di puntamento per le stesse barche.
Per nulla paradossale quindi, solo spaventosamente immorale, la partecipazione italiana a questo banchetto anche con le imprese di produzione bellica. Con tutto il sostegno del Governo Italiano, a cui si deve ricordare che “Ripudia la guerra”.
Chissà se in altri paesi toccati dalla innocua crociera di promozione del sistema [bellico] Italia, il quadro non sia simile.