È l’ultima delle chiese che in ordine temporale ha siglato l’intesa con lo Stato italiano e partecipa, di conseguenza, assieme ad altre undici confessioni religiose, alla ripartizione dell’8×1000. Si tratta dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG) al quale i contribuenti italiani hanno la possibilità di destinare l’8xmille del gettito IRPEF dal 1°gennaio 2016.
L’IBISG ha ricevuto per la prima volta i fondi dell‘8×1000 a giugno 2020 e ha deciso di destinarli interamente per fronteggiare le gravi conseguenze dell’emergenza Coronavirus. Pertanto, attraverso i fondi 2020 (relativi all’anno fiscale 2016) l’IBISG ha sostenuto 10 progetti a carattere nazionale volti a contrastare le conseguenze sociali ed economiche causate dalla pandemia, coprendo almeno 61 città in 18 regioni, per un totale di oltre 16.000 persone raggiunte e 72 associazioni coinvolte in rete. La quasi totalità dei progetti finanziati con i fondi ricevuti nel 2020 è ancora in corso, i più recenti tra quelli finanziati sono “Climate Change? Claim the Change!” di ACRA e “Scena Unita” di CESVI. La somma impegnata (che rappresenta la totalità dei fondi 2020) supera i 4 milioni di euro.
Da questo autunno parte invece una nuova modalità che sarà utilizzata dall’IBISG per l’assegnazione dei fondi 8×1000 relativi all’anno fiscale 2017. L’Ufficio 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai ha predisposto e pubblicato tre bandi volti ad assegnare contributi economici a favore di progetti nelle aree di intervento “Ambiente” ed “Educazione”:
- Bando “Spazi Verdi”, per azioni nell’area di intervento “Ambiente” destinate al territorio italiano. Contributo minimo a progetto 80.000 €, massimo 150.000 €.
- Bando “Energie Rinnovabili”, per azioni nell’area di intervento “Ambiente” destinate al territorio africano. Contributo minimo a progetto 100.000 €, massimo 250.000 €.
- Bando “Giovani NEET”, per azioni nell’area di intervento “Educazione” destinate al territorio italiano. Contributo minimo a progetto 100.000 €, massimo 200.000 €.
La data di chiusura fissata per la presentazione delle proposte è il 30 Novembre 2021 per tutti e tre i bandi.
Il più interessante per il mondo della cooperazione internazionale è quello destinato a finanziare e/o co-finanziare progetti che garantiscano l’accesso all’energia rinnovabile in territori particolarmente deprivati del continente africano, con particolare riferimento all’elettricità da sistemi individuali (kit, Solar Home Systems) e/o collettivi (micro o mini grids) e a fonti pulite con cui cucinare e scaldarsi. Una particolare attenzione verrà portata sui servizi generati dall’accesso all’energia (accesso all’acqua, all’acqua potabile, agricoltura, commercio) in modo da contribuire allo stesso tempo allo sviluppo economico e sociale della zona beneficiaria dell’intervento.
Obiettivi specifici:
- La partecipazione dei destinatari degli interventi ad adeguate attività di formazione al fine di assumere un ruolo attivo e aumentare le proprie competenze, così da assicurare la sostenibilità del progetto a lungo termine;
- Il coinvolgimento, fin dalle prime fasi, dei destinatari e degli stakeholders locali. La presenza di un attore locale nel partenariato del progetto (per esempio una ONG, un’impresa locale o una cooperativa femminile) e la collaborazione con attori di natura diversa (consortium di imprese, ONG, ricercatori e autorità locali, etc.) con competenze complementari sono fortemente incoraggiate;
- La sostenibilità del modello economico, che dovrà essere replicabile in larga scala e non dipendere sempre da finanziamenti.
Le energie rinnovabili, il cui costo sta diminuendo sempre più, rappresentano una grande occasione per affrontare il grave problema dell’accesso all’elettricità nel continente africano: una loro produzione decentrata si sta già rivelando, in alcuni casi, una soluzione più efficace e che risponde meglio ai bisogni locali rispetto all’estensione della rete elettrica nazionale, resa impossibile o troppo costosa in alcune configurazioni geografiche, oltreché spesso rifornita da centrali termiche tradizionali a combustibili fossili. In queste aree remote, dove non è possibile fare arrivare la rete di distribuzione elettrica nazionale, le soluzioni off-grid basate sulle energie rinnovabili rappresentano la migliore alternativa per dare accesso all’energia.
Il Bando intende sostenere iniziative che presentino obiettivi individuati all’interno dell’area di intervento “Ambiente”, intesa come dimensione integrata assieme a quella economica verso la promozione di uno sviluppo sostenibile, equo e inclusivo, e per la creazione di una società capace di proteggere l’interesse delle generazioni presenti e future.
Il testo dei bandi e tutte le altre informazioni sono disponibili a questa pagina web, è possibile candidarsi solo attraverso la piattaforma gestionale del sito stesso.