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Bando AICS per il privato profit, metà budget resterà non assegnato

Sono passati ormai 14 mesi dal lancio della terza edizione del bando dell’AICS per supportare le iniziative di cooperazione delle imprese italiane, si tratta della “Procedura aperta per la selezione di iniziative imprenditoriali innovative da realizzare nei Paesi partner di cooperazione per il perseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.

Un percorso dai tempi estenuanti e dalle procedure iperboliche che certo non facilita l’attivazione l’imprenditoria italiana sul fronte della cooperazione allo sviluppo. Parliamo di una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro che già nelle prime due edizioni è stato impossibile spendere a causa della mancanza di progetti da finanziare. La prima edizione del 2017 si è chiusa con l’assegnazione di poco più di 1,5 milioni a 13 imprese selezionate su 25 partecipanti. La seconda edizione targata 2018 ha finanziato 20 progetti dei 40 proposti dalle aziende.

La terza edizione del bando, dopo ben cinque mesi di proroga del tempo concesso per la presentazione dei progetti, ha registrato 54 proposte progettuali inviate dalle aziende italiane. Di queste solo 15 hanno passato la prima fase della valutazione tecnica e sono state ammesse alla valutazione dell’offerta economica. Con tutta probabilità quindi saranno queste l e aziende che l’AICS andrà a finanziare:

Si prospetta quindi anche per questa terza edizione l’impossibilità di erogare la dotazione finanziaria disponibile. Se tutti questi 15 progetti fossero infatti finanziati al massimale consentito dal bando si arriverebbe a metà del budget, 2,5 milioni.

Altri 2,5 milioni resteranno quindi non assegnati e andranno ad aggiungersi ai 5 milioni già residuati dalle due edizioni precedenti. Questi fondi sono stati per lo più destinati dall’AICS ad attività di monitoraggio dell’ufficio VIII e all’assistenza tecnica per la gestione degli stessi bandi profit.

Dopo queste prime tre edizioni del bando e a seguito del monitoraggio che l’Agenzia sta effettuando sulle 33 iniziative già in fase di implementazione è certo che ci saranno le informazioni necessarie per una valutazione di questo strumento messo in campo per dare gambe alla partecipazione del settore privato nella cooperazione internazionale. Una partecipazione che da diversi anni è incoraggiata e auspicata nell’ambito del sistema italiano della cooperazione ma che sembra non riuscire a decollare.

Bando e delibere

Scarica la delibera di assegnazione


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