L’emergenza sanitaria da COVID-19 ha limitato fortemente le opportunità ludiche e ricreative dei bambini/e e dei ragazzi/e al di fuori del contesto domestico oltre alla sospensione di tutte le attività educative in presenza. Questo ha sicuramente avuto un impatto negativo sul regolare sviluppo delle potenzialità dei bambini/e e ragazzi/e derivante dallo svolgimento di esperienze al di fuori del contesto familiare.
E’ questa la premessa del bando EduCare recentemente pubblicato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il divario ludico ed educativo generato dalla necessità di contenimento del virus.
Con una dotazione di 35 milioni di euro il governo intende promuovere l’attuazione di interventi progettuali, anche sperimentali e innovativi, di educazione non formale e informale e di attività ludiche per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, in conformità con le indicazioni sulla riapertura in sicurezza delle attività ludiche e ricreative fornite dalle linee guida elaborate dalle istituzioni. Le proposte progettuali dovranno essere volte a contribuire allo sviluppo delle potenzialità fisiche, intellettuali, emotive e sociali dei bambini/e e dei ragazzi/e come individui attivi e responsabili all’interno delle proprie comunità a livello nazionale e locale e promuovere il loro impegno verso la società che li circonda, nel rispetto delle differenze culturali, linguistiche, religiose, etniche e di genere».
I progetti ammessi a finanziamento dovranno avere una durata di 6 mesi e la scadenza dei termini di presentazione delle proposte progettuali è fissata per il 31 dicembre 2020. Le risorse finanziarie sono assegnate ai progetti ritenuti ammissibili e valutati positivamente sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, secondo la procedura a sportello.
Possono partecipare enti locali, in forma singola o associata; scuole pubbliche e parificate di ogni ordine e grado; servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia statali e paritarie; organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di Enti del terzo settore ed enti ecclesiastici e religiosi.
Il finanziamento sarà, per singolo progetto approvato, fra i 35mila e i 150mila euro. I progetti potranno essere presentati da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.
Quattro gli ambiti tematici:
- promozione della cittadinanza attiva, del coinvolgimento nella comunità, e della valorizzazione del patrimonio culturale locale;
- promozione della non-discriminazione, dell’equità e dell’inclusione sociale e lotta alla povertà educativa;
- promozione della piena partecipazione e del protagonismo dei bambini e dei ragazzi attraverso l’educazione tra pari (peer education) e il sostegno del dialogo intergenerazionale tra bambini, ragazzi, adulti e anziani e le loro famiglie;
- tutela dell’ambiente e della natura e promozione di stili di vita sani
Le proposte progettuali dovranno prevedere che tutto il personale, sia professionale che volontario, impiegato nel progetto sia formato anche sui temi della prevenzione di COVID-19, nonché per gli aspetti di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e delle misure d’igiene e sanificazione.