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La Commissione lancia Next Generation EU, più fondi per la cooperazione nel piano globale post Covid-19

Lo scorso 27 maggio la Commissione Europea ha finalmente presentato lo European Recovery Instrument da 750 miliardi di euro, battezzato ‘Next Generation EU’ (NG EU), e la revisione del prossimo Multiannual Financial Framework 2021-2027 (MFF). Il nuovo strumento concepito per la ripresa dall’impatto del Covid-19 contiene anche una componente dedicata ai paesi partner. Complessivamente la parte del futuro MFF 2021-2027 che finanzia l’assistenza esterna della UE, cioè il capitolo VI chiamato “Neighbourhood and the World”, avrà una dotazione di 102,75 miliardi di euro, a cui si aggiungeranno 15,5 miliardi provenienti dal New Generation EU che si affiancherà fino al dicembre 2024 in maniera complementare a quelli già previsti dal bilancio pluriennale.

All’interno del capitolo VI la voce di budget principale è il “Neighbourhood Development and International Cooperation Instrument” (NDICI), a cui il NG EU contribuirà con ulteriori 10,5 miliardi di euro che andranno ad aggiungersi ai 75,5 miliardi già previsti dal MFF 2021-2027. Questi fondi addizionali però saranno spesi attraverso l’External Action Guarantee (EAG) e lo European Fund for Sustainable Development (EFSD), sotto forma di garanzie per gli investimenti per contrastare l’impatto socioeconomico della pandemia.

Il 60% dei fondi deve essere impegnato entro il 2022, il resto entro il 2024, e al di là della formula della Commissione, che ha indicato che saranno finanziati programmi atti a promuovere una crescita economica sostenibile ed inclusiva, manca un’informazione concreta su come e cosa sarà finanziato, essendo la programmazione ancora tutta da scrivere. Indicazioni su quali saranno le priorità e gli obiettivi potrebbero venire presto dal fatto che il NG EU prevede di stanziare 11,5 miliardi di euro anche per bilancio 2020, ultimo anno del MFF in corso, di cui 1 miliardo è destinato al programma EFSD attualmente in corso.

In base alla tabella di marcia della Commissione la nuova proposta presentata a maggio deve essere approvata entro luglio e la prima occasione di discussione tra i vertici dei paesi UE sarà il Consiglio del 19 giugno. In questi giorni quindi ripartono i negoziati per il prossimo MFF con incluso Next Generation EU per arrivare all’approvazione di luglio, in più dovranno essere aggiornati i regolamenti degli strumenti finanziari e messa in campo la relativa programmazione. Se il Consiglio rispetterà i tempi potrà partire il tavolo di lavoro a tre con il Parlamento Europeo e la Commissione Europea, da chiudere entro novembre per approvare entro dicembre il nuovo MFF 2021-2027, consentendo che entri in vigore al 1° gennaio 2021. In parallelo al dialogo a tre si muoverà il lavoro legato alla programmazione dei nuovi strumenti, da scrivere ed approvare, che si stima potrebbe chiudersi per aprile 2021.

Un piano di lavoro serrato che parte in salita tra lo scetticismo dei cosiddetti “paesi frugali” (Olanda, Austria, Danimarca e Svezia) e le critiche ungheresi. Ma dal mese di luglio inizierà il semestre di presidenza tedesco e la Germania farà il possibile per avere il merito del raggiunto accordo.

E’ su questi tavoli che si gioca il futuro di una buona parte dell’aiuto pubblico allo sviluppo che vede l’Europa donatore leader a livello globale. Questo ruolo e responsabilità sono più che mai decisive nel contesto della risposta alla pandemia Covid-19, che richiede interventi di finanza allo sviluppo a più livelli – dall’iniezione di risorse concessionali alla cancellazione del debito – che possano sostenere iniziative di breve, medio e lungo periodo in più settori – dal sanitario all’agricoltura – alla luce dei molteplici impatti della pandemia sui paesi partner.  

Per approfondire questi scenari la piattaforma Concord Italia, appartenente alla confederazione delle ONG europee Concord Europe, organizza un webinar dal titolo “Il ruolo dell’UE nella risposta globale alla pandemia Covid-19”. L’incontro si terrà giovedì 11 giugno (16.30-18.30) e cercherà di passare in rassegna la dimensione finanziaria, gli aspetti programmatici e le scelte di policy della riposta dell’UE alla pandemia.

Registrati qui al webinar e ottieni il link per il collegamento via zoom (Attenzione: posti esauriti)


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