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[MDG’s+SDG’s] Verso un contributo italiano all’agenda unica post 2015

Mancano più di due anni al settembre 2015 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite avvierà la nuova agenda sullo sviluppo globale, eppure il prossimo semestre sarà fondamentale per la definizione dell’agenda, il processo accelera e il tempo stringe per arrivare a un contributo forte a livello italiano. Il rapporto del Panel di Alto Livello sul futuro degli MDG’s pubblicato all’inizio di giugno e l’atteso esito del lavoro per la definizione di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) nato dopo Rio+20 sono i due elementi fondamentali di questo percorso accelerato.

 

Dal dibattito emerso sin qui si sta definendo a tutti i livelli, sia istituzionali che da parte della società civile, un punto di consenso fondamentale: costruire un nuovo quadro di riferimento e un’unica agenda che integrino gli obiettivi di sviluppo e lotta alla povertà (MDG’s) e gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG’s), attraverso un approccio basato sui diritti, l’equità e l’eguaglianza.

Si tratta di una sfida difficile e complessa che va raccolta e su cui tutti si debbono impegnare. La consultazione coinvolge tutti gli Stati membri dell’ONU e comprende governi, istituzioni nazionali, europee e internazionali, società civile e un gran numero di attori economici e sociali.

In Italia il processo di discussione è stato avviato nel Tavolo Inter-istituzionale per la cooperazione internazionale, in particolare nel Gruppo Tematico Post 2015. Ora serve un passo in avanti deciso dopo il periodo di stallo prodotto anche dal passaggio elettorale e dall’attesa di un nuovo esecutivo.

 

E’ in questo senso che si inserisce un evento in programma per il 2 luglio a Roma organizzato da Oxfam Italia, Cespi e Slowfood ospitato e supportato dal Ministero degli Affari Esteri.
La conferenza “Dalla Conferenza di Rio+20 al processo Post-2015: le sfide dello Zero Hunger Challenge, della sostenibilità, della lotta alla povertà e dello sviluppo sociale. Il contributo italiano, la posizione europea” è sicuramente un’occasione per riprendere le fila del processo soprattutto a livello istituzionale portando allo stesso tavolo gli attori che in diversi tempi e luoghi hanno lavorato al processo post 2015.

Gli interrogativi e i nodi da sciogliere non mancano: Come favorire la convergenza politica, anche a livello nazionale, per realizzare un’ unica agenda? Come sono coinvolti la società e l’economia civile in questo processo? Come procedere per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni di governo responsabili dei diversi ambiti interessati?
All’evento parteciperanno infatti il Ministro dell’Ambiente e il Viceministro degli Affari Esteri con delega alla Cooperazione Internazionale, insieme a numerosi rappresentanti di istituzioni e società civile.

 

L’aspettativa è che un evento come questo, sicuramente dal taglio istituzionale, possa essere il punto di ripartenza partecipato di una volata finale che richiede una forte dose di impegno e volontà politica per apportare un contributo italiano significativo al processo internazionale.

 

E’ possibile accreditarsi per l’evento entro il 29 giugno a questo link
Scarica il programma dell’evento

 


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  1. Ritengo che l’incontro di Roma del prossimo 2 luglio, non deve sottovalutare DUE grandi temi di cui dovremo fare DI TUTTO perchè entrino nell’Agenda del post Millenium Goals:

    1) L’evasione fiscale da parte delle imprese multinazionali che operano nei paesi impoveriti (soprattutto nei e più impoveriti!) del mondo;

    2) la dilagante e ormai “strutturale” corruzione nei paesi impoveriti e/o a discrete dinamiche socio-economiche.

    Ambedue i temi sono fattore di ulteriore impoverimento, di esclusione e di discriminazione dei dei più bisognosi tra i bisognosi.
    Mi auguro che questo mio auspicio possa trovare d’acordo anche voi. Aiutatemi, pèer favore, a fara arrivare questo mio appello ai promotori dell’incontro del 2 luglio. Grazie!
    Edgar Serrano
    (ACCRI team)

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