Lo scorso 26 novembre il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno ha pubblicato un avviso pubblico per la selezione di progetti di cooperazione e assistenza ai Paesi terzi rivolto a enti pubblici, organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro per la presentazione di proposte progettuali che, sulla base di un’analisi delle cause profonde delle migrazioni, promuovano lo sviluppo socio-economico e la creazione di opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani; il miglioramento dei servizi di protezione dell’infanzia nei Paesi di origine e in quelli di transito; il rafforzamento dei sistemi di stato civile e anagrafe e la protezione dei rifugiati e dei migranti vulnerabili.
Il bando ha una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro che andranno a co-finanziare progetti nei seguenti paesi: Chad, Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Libia, Mali, Niger, Nigeria e Tunisia. In particolare 5 milioni saranno destinati a progetti sottoposti da enti locali (regioni, provincie, città metropolitane, comuni e loro unioni/consorzi/associazioni) e 10 milioni a ONG (iscritte all’elenco AICS).
Ogni proposta progettuale può essere finanziata dal Ministero-DLCI nella forma della sovvenzione diretta fino alla quota del 90% del costo totale ammissibile del progetto. L’importo finanziato per ciascuna proposta progettuale non può essere inferiore ad € 500.000 né superiore ad € 1.500.000. Il progetto deve avere durata pari a 24 mesi o a 36 mesi.
Eleggibilità
Nella realizzazione della proposta progettuale deve obbligatoriamente essere coinvolto almeno un soggetto partner tra i soggetti di seguito indicati:
- Ente pubblico del Paese target;
- ONG del Paese target che abbia adempiuto alle prescrizioni normative locali, laddove vigenti, in merito alla sua costituzione (il Ministero-DLCI potrà richiedere, se necessario, i documenti di registrazione o di riconoscimento di ciascun soggetto partner, rilasciati dall’Autorità locale);
- ONG iscritte all’Elenco AICS
- Organizzazione e associazione della comunità di immigrati che mantenga con le comunità dei Paesi di origine (limitatamente ai Paesi target) rapporti di cooperazione e sostegno allo sviluppo o che collabori con soggetti iscritti all’Elenco AICS.
Il soggetto proponente può presentare al Ministero-DLCI una sola proposta progettuale in qualità di capofila e non può rivestire, simultaneamente, anche la qualità di soggetto partner di un’altra proposta progettuale. Il soggetto partner può aderire solo ad una proposta progettuale. Il soggetto aderente può aderire a più proposte progettuali. La proposta progettuale deve essere realizzata nei territori di uno soltanto dei seguenti Paesi target.
Tematiche e azioni finanziabili
Le iniziative dovranno essere dirette a beneficiari finali dei Paesi target oltre che ai rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni, migranti, apolidi, che siano residenti abituali del Paese target.
a) percorsi formativi diretti ai beneficiari finali funzionali ad un concreto inserimento nel mondo del lavoro, diretti all’acquisizione di competenze:
- finalizzate alla creazione d’impresa e all’accesso a finanziamenti, micro-crediti e agevolazioni di piccole iniziative urbane e rurali attraverso la condivisione dei meccanismi di gestione dei fondi;
- professionali e tecniche (ad es. assistente di comunità, operatori sanitari, arti e mestieri, tecniche agro-pastorali, tecnologie digitali, tecnologie per il funzionamento degli impianti ad energia rinnovabile, ecc.);
- in materia di educazione ambientale finalizzata ad uno sviluppo sostenibile (ad. es. sistemi di riciclo, gestione dell’approvvigionamento idrico, risparmio energetico, ecc.).
In fase di valutazione è attribuita una premialità alla proposta progettuale che consenta ad un discente di divulgare ad altri i contenuti appresi durante l’iniziativa finanziata (c.d. formazione a cascata).
b) promozione di forme di sviluppo locale e socio-economico attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro, anche tramite la creazione di piccole/medie imprese sociali e/o cooperative.
In fase di valutazione è attribuita una premialità alla proposta progettuale che metta in atto un meccanismo di circolo solidale virtuoso (moltiplicazione di impatto attraverso la rimessa in circolo di materie prime e attrezzi ricevuti dai beneficiari finali del progetto).
c) creazione di prodotti finanziari (fondi di dotazione e/o rotazione e/o micro-credito) rispondenti alle esigenze dei beneficiari finali;
d) promozione del trasferimento delle competenze, esperienze, conoscenze, capacità professionali e finanziarie da parte degli esponenti delle comunità migranti in Italia per contribuire allo sviluppo dei rispettivi Paesi di origine (Paesi target) e come mezzo per stimolare lo sviluppo economico locale;
e) creazione e/o miglioramento dei servizi di protezione e cura dell’infanzia nei Paesi target con particolare riferimento ai minori non accompagnati, anche attraverso strumenti come l’affido e il ricongiungimento, offrendo un ambiente sicuro ai minori più vulnerabili e consentendone, ove possibile, un rientro protetto e il radicamento nella famiglia e/o comunità di origine;
f) sostenere l’istituzione e/o il rafforzamento dei sistemi di stato civile e anagrafe, attraverso la formazione dei funzionari pubblici, la promozione della registrazione anagrafica e il censimento dei nuovi nati o dei non registrati, anche attraverso la modernizzazione delle procedure.
In fase di valutazione è attribuita una premialità alla proposta progettuale che sostiene la creazione di procedure informatizzate.
Ogni proposta progettuale deve prevedere obbligatoriamente, nel luogo dove si svolgono le azioni principali (Paesi target), un’azione di sensibilizzazione ed informazione sui rischi dell’immigrazione irregolare spesso legati alla tratta e al traffico di esseri umani.
Co-finanziamento e garanzie
La proposta progettuale non deve essere stata già approvata ai fini del finanziamento o aver già ottenuto un finanziamento a valere su fondi privati, nazionali o europei, a meno che le attività progettuali siano completamente concluse e la proposta consista in un proseguimento delle stesse.
E’ richiesta una garanzia fidejussoria di importo pari alla somma da erogare a titolo di primo anticipo e di efficacia pari alla durata del progetto più ulteriori 6 mesi. La prima quota del contributo concesso è pari al 20% dell’importo finanziato ed è erogata a titolo di anticipazione.
Termini di presentazione e info
I progetti vanno presentati esclusivamente in via telematica tramite posta elettronica certificata all’indirizzo relazioniinternazionali@pecdlci.interno.it, indicando nell’oggetto dell’e-mail la dicitura “MININT_RELINT 2019”. È possibile presentare le proposte progettuali entro e non oltre le ore 23.00 del 17 gennaio 2020.
ATTENZIONE: scadenza prorogata al 24 gennaio 2020
Modello A – Domanda di ammissione
Modello B – Progetto
Modello C – Budget
Modello D – Cronoprogramma
Modello E – Domanda di pagamento del I anticipo
Modello F – Domanda di pagamento del II anticipo/III anticipo/IV anticipo
Modello G – Domanda di pagamento del saldo
Modello H – Rapporto narrativo
Modello I – Rapporto contabile
Modello L – Richiesta variante del budget e cronoprogramma
Modello M – Budget e consuntivo finale
Allegato 1 – Griglia di valutazione
Allegato 2 – Regole di pubblicità e visibilità del finanziamento
Allegato 3 – Manuale elaborazione budget, ammissibilità, gestione e rendicontazione delle spese