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A chi serve la valutazione? Il valore dei dati fra nuove tecnologie, questioni etiche e innovazione sociale

La valutazione di impatto è ormai entrata a pieno titolo nella prassi ordinaria del lavoro nell’ambito della cooperazione allo sviluppo. Pur essendo sempre stata una componente essenziale del ciclo di vita del progetto, la valutazione riceve una rinnovata attenzione da parte di studiosi, donatori e ONG a partire da questo decennio. Inizialmente promossa come “buona pratica”, la valutazione è poi sostenuta dalle procedure stesse dei donatori. Ormai le parole “impatto” e “valutazione” veicolano la narrativa dello sviluppo un po’ come “sostenibilità” o “ownership” nei decenni scorsi.

Un ruolo importante è certamente stato giocato dallo sviluppo tecnologico che ha reso possibile nel giro di pochi anni la raccolta di ingenti quantità di dati anche in contesti strutturalmente low-tech. Non è un caso che negli ultimi anni si sia assistito ad un fiorire di strumenti software per la raccolta, la gestione e l’elaborazione di dati in situazioni di connettività intermittente e con verticalizzazioni su tematiche specifiche, come salute o educazione.

In questo nuovo rinascimento della valutazione restano però delle zone grigie che interrogano il mondo dello sviluppo e sembrano mettere in discussione la reale efficacia di questi esercizi che, in assenza di risposte, rischiano di essere relegati a mere prestazioni di stile. Come valutare l’impatto di lungo periodo con strumenti di finanziamento di breve termine? Come uscire dal circolo del progetto e valutare un programma o l’intera organizzazione? Come capitalizzare le valutazioni negative? Come scambiare la conoscenza acquisita tra diverse organizzazioni? Come coinvolgere tutti gli attori, compresi i beneficiari, in una valutazione?

Queste sono solo alcune delle domande alle quali cercheremo di iniziare a rispondere in un evento organizzato da Gnucoop, ChangeLab e Ciai nell’ambito del corso di formazione “From paper to tablet”. L’evento sarà un seminario di confronto nel quale alcuni esperti di valutazione e data analysis porteranno il proprio punto di vista. Il dibattito sarà aperto a tutti gli attori della cooperazione internazionale.

“A chi serve la valutazione? Il valore dei dati fra nuove tecnologie, questioni etiche e innovazione sociale”

19 Settembre 2019 – ore 11-13

presso l’Istituto Beata Vergine Addolorata (http://www.ibva.it), Via Calatafimi 10 Milano

 

RELATORI

Matteo Villa, ISPI

Federico Mento, Social Value Italia

Enrico Testi, ARCO

Federico Bastia, Fondazione punto.sud

Margherita Romanelli, Link2007

Modera: Christian Elevati, Changelab

 

PROGRAMMA

11:00 – 11:05 Benvenuto ai partecipanti (Francesca Silva – CIAI)

11:05 – 11:30 Saluti istituzionale delle Fondazioni promotrici (Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo)

11.30 – 12.30 Tavola rotonda esperti

12.30 – 13.15 Discussione con partecipanti

13.15 – 13.30 Conclusioni (Gnucoop)

13.30 – 14.30 Networking (light) lunch

La partecipazione all’evento è gratuita perchè inserita nell’ambito del corso “From Paper to Tablet” all’interno dell’iniziativa  Innovazione per lo sviluppo promossa da Fondazione Cariplo e Compagnia di San Paolo.

 

Per iscriversi cliccare qui


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