La Regione Toscana ha recentemente pubblicato un bando per la presentazione di progetti di integrazione e coesione sociale nelle comunità toscane e per la tutela dei bisogni essenziali della persona umana sul territorio regionale. L’obiettivo della Regione è di sostenere e promuovere interventi pilota di “accompagnamento diffuso” che vedano una collaborazione tra enti pubblici, soggetti del Terzo Settore e le altre risorse del territorio regionale nella prospettiva di sostenere e consolidare nuovi modelli di welfare di comunità a partire da modelli di accoglienza e inclusione rivolta ai cittadini stranieri e italiani, con particolare riferimento agli ambiti dell’abitare, della crescita di competenze, dell’inserimento lavorativo, dell’inclusione sociale e della tutela dei diritti.
La somma complessiva prevista dalla Regione Toscana a titolo di cofinanziamento dei progetti è pari a 4 milioni di euro, al momento ripartiti per le 26 zone distretto toscane, con tetti massimi di finanziamento che vanno da 50.000 per le zone più piccole a 250.000 per quelle con popolazione più numerosa. Il finanziamento si redistribuirà in caso di zone da cui non arrivi nessuna proposta progettuale.
La data di scadenza presentazione domande è fissata per il prossimo 18 settembre 2019.
È prevista una compartecipazione obbligatoria, da parte dei soggetti proponenti, con risorse proprie, per almeno il 10% del costo complessivo di ogni progetto.
I progetti possono essere presentati, singolarmente o in forma associata, da uno o più dei seguenti soggetti:
- Comuni;
- Unioni di Comuni;
- Città metropolitana;
- Province;
- Società della Salute; Aziende Sanitarie Locali; altri enti pubblici;
- Cooperative sociali e/o loro consorzi;
- Associazioni di volontariato;
- Associazioni di promozione sociale;
- altri soggetti del Terzo Settore;
- altri soggetti che perseguono finalità sociali e/o di inclusione sociale.
Le proposte progettuali dovranno essere formulate in modo da inserirsi sinergicamente ed essere coerenti con gli interventi e i servizi promossi dal sistema pubblico territoriale anche nell’ambito delle progettualità finanziate con fondi comunitari e nazionali in materia di inclusione sociale (quali, ad esempio, i progetti finanziati a valere sul F.A.M.I. 2014/2020 che vedono la Regione Toscana operare in qualità di soggetto capofila e denominati “COMMIT”, “TEAMS” e “SOFT Il” e le progettualità finanziate nell’ambito del F.S.E. 2014/ 2020). In particolare, i progetti dovranno integrarsi con gli interventi attivi a livello regionale e territoriale negli ambiti del sostegno sociale e sanitario, della formazione linguistica e professionale, dell’orientamento al lavoro, della tutela dei diritti, della mediazione linguistica e culturale.
Nello specifico sono finanziabili:
- attività di pronto intervento sociale finalizzate alla copertura dei bisogni essenziali delle persone;
- interventi di accoglienza temporanea e di accompagnamento all’autonomia socio-abitativa;
- attività di orientamento e consulenza a carattere giuridico-legale;
- attività di promozione della coesione e inclusione sociale nelle comunità toscane, anche attraverso azioni finalizzate alla crescita delle competenze;
- attività di orientamento ai servizi e alle opportunità del territorio con particolare riferimento all’inclusione socio-lavorativa.