E’ stato firmato a Roma il nuovo accordo collettivo triennale 2018-2021 tra le reti di ONG/OSC e i sindacati per la regolamentazione delle collaborazioni coordinate e continuative e ogni forma di lavoro non subordinato che si svolga in Italia o all’estero in attività di cooperazione allo sviluppo e di aiuto umanitario. Si tratta di fatto del rinnovo, adeguato alla nuova legislazione sul lavoro, di un accordo ormai alla sua terza rielaborazione frutto del dialogo tra le reti Link 2007 e AOI e le sigle sindacali FeLSA CILS, NIdiL CGIL e UIL Temp, stipulato ai sensi del D. Lgs. 81/2015 considerate le previsioni contenute nella Legge 81/2017.
Il testo disciplina i profili professionali, i compensi, le indennità, il riposo psicofisico, i motivi di recesso e risoluzione, la formazione, i diritti sindacali e di informazione, le assicurazioni integrative per i collaboratori che operano in Italia o all’estero con quelli che una volta si chiamavano contratti a progetto (co.co.pro.) e collaborazioni coordinate e continuative (co.co.co.).
Confermate anche in questa nuova versione le norme che garantiscono maggiori tutele sociali rispetto alle previsioni di legge in merito a malattia e maternità e di adeguate coperture assicurative.
L’Accordo collettivo si applica a tutte le ONG/OSC aderenti alle reti firmatarie e vengono stabilite precise modalità per l’adesione delle altre organizzazioni di cooperazione allo sviluppo riconosciute ai sensi della Legge 125/2014.