Con i Bambini ha reso noti gli 80 progetti selezionati e finanziati dal primo bando per il contrasto della povertà educativa con 62,2 milioni di euro. Sono stati finanziati tutti i progetti che hanno ricevuto una valutazione positiva: 66 relativi alle graduatorie regionali, per un importo di 34,1 milioni di euro e 14 per quella multiregionale, per un importo di 28,1 milioni di euro. In Campania si svolgeranno 10 progetti, otto in Piemonte/Valle d’Aosta, otto fra Umbria, Marche, Abruzzo e Molise, sette in Lombardia.
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Il Bando Adolescenza di Con i Bambini, destinato al contrasto alla povertà educativa, in futuro potrà contare su ben 82 milioni di euro: trentasei in più rispetto ai 46 milioni previsti. Lo ha deciso il Comitato di indirizzo strategico del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha deciso di destinare complessivamente ai Bandi Prima Infanzia e Adolescenza 30 milioni di euro in più rispetto al previsto, in virtù del grande numero di progetti presentati e della qualità complessiva delle proposte.
In sostanza quindi dai 115 milioni di euro messi a bando nell’ottobre 2016 si sale a 145 milioni: per la prima infanzia erano stanziati 69 milioni e sono arrivate circa 400 idee progettuali, per l’adolescenza erano stanziati 46 milioni e sono arrivate 800 idee, una proporzione fra soldi stanziati e risposta progettuale quasi invertita. Oggi quindi la proporzione è riequilibrata: per l’infanzia sono stati assegnati 62,2 milioni di euro, che finanzieranno gli 80 progetti approvati, mentre per l’adolescenza ci saranno 82,7 milioni di euro, per progetti che sono ancora in fase di valutazione (il nuovo riparto dei fondi prevede circa 44,3 milioni per la graduatoria A e 38,3 per la graduatoria B, qui le cifre regione per regione).
Plaudo all’assegnazione di queste risorse a progetti che contrastano la povertà educativa. Allo stesso tempo auspico che si prendano iniziative per far fronte alla crescente povertà sanitaria. Quasi 1 italiano su 2 (45%) ha rinunciato, nell’ultimo anno, ad acquistare almeno un farmaco per ragioni economiche; 1 italiano su 4 (26%) ha rinunciato ad almeno ad una visita medica (dati Doxa). Secondo l’ISTAT nel 2015 ben 13 milioni di persone hanno cercato di limitare la spesa sanitaria e farmaceutica.
E’ urgente la creazione di un fondo per il contrasto della povertà sanitaria al fine di sostenere il lavoro di centinaia di organizzazioni della società civile che fanno fronte a questa crisi, che beneficiano in tutta Italia del lavoro del Banco Farmaceutico.
Lavoro con una cooperativa di promozione sociale per un progetto di contrasto alla dispersione scolastica e su un progetto di sostegno all’assistenza dei soggetti disabili. Gradirei porli alla vostra attenzione per ricevere un eventuale contributo.