La Commissione ha recentemente rinnovato l’investimento sul corpo europeo di solidarietà proponendo un bilancio per i prossimi tre anni pari a 340 milioni di Euro. Questo contributo servirà a consolidare l’iniziativa, a creare maggiori opportunità per i giovani, ad offrire attività di volontariato, tirocini e collocamenti di lavoro nonché ad offrire ai partecipanti la possibilità di creare progetti propri. La Commissione punta alla possibilità di realizzare, con tale bilancio, circa 100.000 collocamenti entro il 2020. Nel dicembre 2016 vennero avviati otto diversi programmi per offrire opportunità di volontariato, tirocini o lavoro nel quadro del corpo europeo di solidarietà a cui aderirono più di 30 000 giovani, che hanno iniziato le loro attività nell’ambito dei collocamenti.
Il corpo europeo di solidarietà avrà probabilmente in futuro una base giuridica unica, con un proprio meccanismo di finanziamento e con un ventaglio più ampio di attività e di solidarietà. Per la prossima fase del corpo europeo di solidarietà sono previsti i seguenti tipi di attività:
- Collocamenti di solidarietà, dove i giovani potranno svolgere attività di volontariato per un massimo di 12 mesi, tirocini per 2-6 mesi e attività lavorative in conformità alla pertinente legislazione nazionale per 2-12 mesi.
- Gruppi di volontariato, permetteranno a 10-40 giovani, provenienti da paesi differenti, di fare volontariato insieme, da 2 settimane a 2 mesi.
- Progetti di solidarietà, permetteranno a piccoli gruppi, di realizzare progetti di solidarietà a livello locale, per un periodo di 2-12 mesi
- Attività di rete, contribuiranno ad attirare nuovi partecipanti al corpo europeo di solidarietà.
Queste azioni offriranno ai giovani di tutta Europa nuove possibilità di impegnarsi in attività di solidarietà intese ad affrontare le sfide sociali e a rafforzare le comunità.
Qualsiasi organismo pubblico o privato che rispetti rigorosi criteri qualitativi può proporre progetti per il corpo europeo di solidarietà.
tutto ottimo. Ma mi chiedo cosa si intende fare nei Paesi africani per aiutarli sì che non abbiano necessità di venire in Italia ?? Il problema migranti è sentito solo quanto attraccano le navi nei porti italiani e dobbiamo assisterli. Mi potete segnalare qualcuno che sta “pensando” a progetti di sviluppo a casa loro??? Con la mia onlus sto lavorando per l’ERITREA. Dissalatori, fotovoltaico, orti in Africa, gemellaggio scuole, coltivazione Moringa, assistenza Orfani, corsi di formazione, etc. C’è qualcuno che mi può rispondere??? saluti
Anche i giovani con disabilita possono partecipare al Corpo europeo attraverso misure dedicate, come finanziamenti aggiuntivi o collocamenti di piu breve durata.