Il “United Nations Voluntary Trust Fund on Contemporary Forms of Slavery – UNVTFCFS” è un fondo gestito dall’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, con la consulenza di un Consiglio composto da esperti indipendenti. Il Fondo riceve contributi volontari da Governi, enti privati o pubblici e sostenitori privati. Dalla sua istituzione da parte dell’Assemblea Generale nel 1991 (risoluzione 46/122), il Fondo ha assegnato grant per più di 8 milioni di dollari a oltre 400 organizzazioni in più di 100 paesi, fornendo riabilitazione e assistenza a migliaia di persone i cui diritti umani sono stati gravemente violato a causa delle forme contemporanee di schiavitù, tra cui: Bambini in conflitto armato, Servitù per debiti, Matrimonio forzato e precoce, Lavoro forzato, Schiavitù tradizionale, Tratta di persone, Vendita di bambini, Vendita di mogli, Schiavitù sessuale, Lavoro minorile.
Le sovvenzioni che vengono erogate ogni anno sono comprese tra 15.000 a 35.000 USD e vengono assegnate attraverso un invito a presentare proposte progettuali aperto fino al 1° marzo 2025.
Sono ammissibili solo le domande presentate da organizzazioni della società civile. Le domande presentate da enti governativi, parlamentari o amministrativi, partiti politici o movimenti di liberazione nazionale sono inammissibili.
Le organizzazioni che fanno domanda al Fondo devono essere state registrate e impegnate attivamente in progetti relativi alle forme contemporanee di schiavitù per almeno due anni prima dell’attuazione del progetto. I progetti volti a creare una nuova organizzazione sono inammissibili.
I progetti devono mirare all’assistenza, all’emancipazione e all’integrazione delle vittime delle forme contemporanee di schiavitù attraverso la fornitura di assistenza diretta. L’assistenza può includere supporto medico, psicologico, sociale, legale, umanitario, educativo, formazione professionale o di competenze o altro supporto per il loro sostentamento indipendente.
Per affrontare le cause profonde dello sfruttamento e ridurre la vulnerabilità, le organizzazioni dovrebbero, ove possibile, facilitare l’indipendenza economica dei sopravvissuti alla schiavitù, anche tramite l’invio a servizi specializzati. Le proposte che coinvolgono attività generatrici di reddito devono garantire che i beneficiari siano equamente compensati per la loro partecipazione e includere misure di salvaguardia appropriate per prevenire qualsiasi rischio di nuovo sfruttamento.
I progetti dovrebbero considerare la necessità delle vittime di essere incluse nella società e i loro diritti alla dignità, alla sicurezza e all’istruzione. Le sovvenzioni per i progetti non possono servire allo scopo di una compensazione finanziaria diretta alle vittime.
Le organizzazioni che desiderano presentare domanda devono farlo in inglese, francese o spagnolo tramite il sistema online GMS.