In carica dal 1° dicembre 2024, Jozef SÍkela è il nuovo Commissario europeo per i partenariati internazionali della neo composta Commissione Von der Leyen II. Il politico ceco, che in precedenza ha ricoperto la carica di Ministro dell’Industria e del Commercio, avrà il ruolo di gestire gli oltre 300 miliardi di euro del programma Global Gateway, con lo scopo di promuovere partenariati nei settori relativi a energia, informatica, sanità, educazione in tutto il mondo.
Durante le audizioni di fronte al Parlamento europeo, SÍkela ha definito la linea politica del suo mandato e ha sottolineato la superiorità dei programmi di sviluppo europei nel contesto globale. L’Unione Europea, secondo il Commissario, dovrà impegnarsi per far sì che il Global Gateway diventi un marchio affidabile e di qualità, attraverso un’offerta unica fondata su valori democratici e sul rispetto dei diritti umani soprattutto per agire come alternativa alla Belt and Road Initiative della Cina.
“Abbiamo bisogno dei nostri partner anche in questo mondo multipolare, che sta subendo una trasformazione economica fondamentale, che richiede nuove materie prime abbandonati in alcuni Paesi”, ha dichiarato SÍkela. L’accesso a materie prime come il cobalto, necessario per produrre batterie e altri prodotti elettronici, presente nella Repubblica Democratica del Congo, sarà fondamentale per le sfide del futuro. “Chi si presenta con l’offerta migliore otterrà un vantaggio nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità, beneficiando economicamente di questo processo”, ha continuato.
Le organizzazioni della società civile, in particolare quelle ceche (tra cui People in Need), hanno appreso la notizia della candidatura di SÍkela con apprensione, aspettandosi una transizione da un portfolio di sviluppo ad uno di investimento per la politica europea. Per adesso, invece, il nuovo Commissario sembra volersi attenere allo scopo originale della sua carica e concentrarsi sulla riduzione della povertà e la tutela dei diritti umani nell’ambito dei progetti di sviluppo.
Sul tema dell’immigrazione si è espresso mettendo l’accento sulla necessità di sostenere un ‘’approccio globale’’ che tenga conto di una varietà di fattori come la disoccupazione, i conflitti e le sfide ambientali, in modo tale da creare sviluppo e prosperità nei Paesi d’origine e disincentivare l’immigrazione irregolare. Ha poi marcato l’importanza dei partenariati, sempre nell’ambito del Global Gateway, per consentire ad entrambe le parti di compiere progressi verso il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, concentrandosi sulla crescita economica, sul sostegno alla governance locale e sulla prevenzione dei conflitti.
Per quanto riguarda l’uguaglianza di genere, viene definita da SÍkela come ‘’una priorità strategica dell’azione esterna dell’Unione Europea’’. Portando dati alla mano, il Commissario riporta le ricerche del FMI, le quali sottolineano come la riduzione del divario di genere nei mercati del lavoro potrebbe aumentare il PIL dei Paesi in via di sviluppo dell’8% in media. Non solo in termini economici, SÍkela si è detto pronto a sostenere e rafforzare l’emancipazione femminile, tramite l’istruzione, un maggiore accesso a risorse e servizi e l’assistenza sanitaria.
L’audizione ha aiutato a delineare il mindset del Commissario, improntato, sicuramente, sull’importanza strategica degli investimenti nei PVS e al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile nel quadro del Global Gateway. Si assume, quindi, l’impegno di creare partenariati per una transizione giusta, resiliente e sicura.
Articolo di Giuseppe Dibitetto