Sono stati depositati presso le Commissioni competenti di Camera e Senato gli schemi di ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2023 a seguito della valutazione effettuata dalla struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Si tratta di fatto delle graduatorie concernenti gli interventi relativi alla categoria «Fame nel mondo» (n. 228); «Calamità naturali» (n. 229); «Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati» (n. 230); «Conservazione dei beni culturali» (n. 231) e la nuova categoria «Recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche» (n. 232). L’Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare sarà preso in esame prossimamente dalle Commissioni per poi arrivare alla decretazione finale.
La valutazione delle istanze effettuata con nuovi requisiti formali richiesti ha fortemente penalizzato le organizzazioni e gli enti richiedenti portando all’esclusione dal finanziamento del 70% delle istanze presentate su tutte le categorie. Particolarmente pesante il bilancio per le categorie Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati e Fame nel mondo per le quali rispettivamente sono stati rigettate il 90% e l’80% delle istanze. Ecco di seguito il bilancio complessivo della valutazione:
- Fame nel mondo: 134 presentate, 106 escluse, 28 approvate
- Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati: 65 presentate, 58 escluse, 7 approvate
- Conservazione dei beni culturali: 47 presentate, 19 escluse, 28 approvate
- Calamità naturali: 23 presentate, 13 escluse, 10 approvate
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Recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche: 73 presentate, 40 escluse, 33 approvate
La maggior parte delle istanze è stata esclusa dalla procedura per violazione degli articoli 2, 3 e 4 del D.P.R. 10 marzo 1998, n. 76 (Regolamento recante criteri e procedure per l’utilizzazione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale) e dell’articolo 1 del DSG del 31 gennaio 2023. Nello specifico si tratta di mancanza o incompletezza di dichiarazioni sui requisiti soggettivi, sulla capacità finanziaria e del superamento del numero massimo di progetti presentabili per il finanziamento.
Se confermata dalle commissioni parlamentari, questa valutazione porterebbe a l’accantonamento di importanti residui, quasi 7 milioni di euro di fondi per il capitolo Fame nel mondo, 15 milioni per l’Assistenza ai rifugiati e 53 milioni per le Tossicodipendenze.
Nell schema di decreto sottoposto al parere delle commissioni si evidenzia che ai sensi del comma 5 dell’articolo 2-bis del regolamento il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, può, fermo restando l’ambito delle finalità previste dalla legge, deliberare di concentrare le risorse dell’otto per mille dell’IRPEF a diretta gestione statale su specifici interventi, tenendo conto dei particolari caratteri di eccezionalità, necessità e urgenza dei medesimi. Pertanto, i residui derivanti dalla ripartizione della quota di competenza delle categorie “Calamità naturali”, “Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati”, “Farne nel mondo”, “Recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche”, potranno essere ripartiti con successiva delibera, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2-bis, comma 5, del Regolamento e I, comma 3, della delibera del 7 agosto 2024.
Per quanto riguarda la categoria «Fame nel mondo» sarebbero solo 28 i progetti finanziati per un totale di 7.832.297 € sulle 134 istanze presentate nel settembre 2023.
Per la categoria «Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati» sarebbero finanziati 7 progetti per un totale di 952.121 € delle 65 istanze presentate.
Scarica gli schemi di ripartizione:
Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati
Conservazione dei beni culturali
Recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche
io sono davvero senza parole …