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Bilancio positivo sulla localizzazione dell’aiuto al meeting annuale del Grand Bargain

Alcune settimane fa si è tenuto il Grand Bargain Annual Meeting del 2024, la riunione di aggiornamento annuale che valuta i progressi delle organizzazioni firmatarie nell’ambito del Grand Bargain 3.0, accordo volto a migliorare l’efficacia e la trasparenza dell’azione umanitaria che ha fissato gli obiettivi degli attori globali della cooperazione in materia di localizzazione dell’aiuto. Durante l’incontro è stato presentato il Grand Bargain Self-Reporting Cycle 2024 che evidenzia i progressi e gli ostacoli sui principali obiettivi legati ai finanziamenti di qualità, la localizzazione, la partecipazione e la condivisione dei rischi.

Finanziamento di Qualità

I progressi sul fronte del finanziamento pluriennale (MYF) sono stati valutati come significativi. Nel 2023, il 45% dei donatori ha fornito MYF ai propri partner, segnando un aumento rispetto al 2015. Tuttavia, molti attori, inclusi donatori e organizzazioni umanitarie, faticano ancora a tracciare il volume preciso di MYF destinato agli attori locali e nazionali (LNA). Anche il finanziamento non vincolato rimane una sfida, con solo 16 donatori su 22 che hanno superato il 30% di finanziamenti non vincolati o con vincoli minimi.

Localizzazione

La localizzazione sta diventando un tema centrale nel sistema umanitario, con il 77% delle organizzazioni firmatarie che hanno adottato strategie di localizzazione. Tuttavia, la maggior parte dei donatori continua a fare affidamento su partner intermediari per finanziare gli attori locali, limitando la capacità di raggiungere il target del 25% di finanziamento diretto agli LNA. Il tracciamento del flusso di fondi verso questi attori rimane una sfida per molti, anche se alcuni donatori e agenzie hanno migliorato i loro sistemi di monitoraggio.

Partecipazione e Coinvolgimento

La partecipazione degli attori locali e nazionali nei processi decisionali è aumentata, con la loro rappresentanza nel 95% dei gruppi consultivi strategici a livello nazionale. Inoltre, gli attori locali sono ora parte del 73% dei gruppi di coordinamento a livello inter-cluster. Tuttavia, resta da migliorare l’integrazione delle voci locali nei processi di pianificazione strategica.

Condivisione del Rischio

Sempre più firmatari stanno rivedendo il loro approccio alla gestione del rischio all’interno dei partenariati, ma molti riferiscono di non vedere progressi significativi. La mancanza di meccanismi chiari di condivisione del rischio con i partner locali continua a rappresentare una sfida per le organizzazioni umanitarie.

A termine del meeting annuale i rappresentanti delle organizzazioni rappresentate hanno fissato una serie di raccomandazioni per garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’accordo:

  1. Finanziamento pluriennale e non vincolato: Aumentare il volume di MYF e finanziamenti non vincolati per garantire una maggiore flessibilità e sostenibilità ai partner locali.
  2. Tracciamento dei fondi agli attori locali: Migliorare i sistemi di tracciamento per monitorare l’effettivo flusso di fondi agli LNA.
  3. Equa partecipazione: Rafforzare la partecipazione degli attori locali nei processi decisionali a tutti i livelli, aumentando la loro influenza sulle politiche umanitarie.
  4. Rafforzamento delle partnership: Sviluppare approcci più equi per la gestione del rischio, assicurando che gli LNA non subiscano il peso maggiore delle incertezze operative.

Alcuni giorni prima del Grand Bargain Annual Meeting 2024, le principali INGO hanno presentato una dichiarazione congiunta intitolata “Why Not Local?” che sottolinea l’importanza di accelerare i progressi verso la leadership locale nell’azione umanitaria richiamando la comunità internazionale — donatori, ONG internazionali e agenzie ONU — a promuovere partenariati equi con organizzazioni locali della società civile.

Di seguito le principali raccomandazioni per i donatori e le agenzie internazionali:

  • Mutua responsabilità: Stabilire processi che promuovano la responsabilità reciproca tra agenzie internazionali e partner locali, garantendo che i partenariati siano equi e non gerarchici.
  • Piani misurabili di localizzazione: Aumentare l’accesso diretto ai finanziamenti per i partner locali e supportarli nel leadership di progetti e consorzi.
  • Gestione condivisa del rischio: Implementare una gestione del rischio che non ricada sproporzionatamente sui partner locali in caso di problemi.

Nel documento si evidenzia che nonostante l’importanza crescente della localizzazione in crisi come quelle in Sudan, Ucraina e Siria, il supporto diretto ai partner locali rimane limitato. Solo circa l’1,2% dei finanziamenti umanitari globali va direttamente agli attori locali, nonostante gli impegni internazionali.


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