La Regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione delle domande di contributo per l’anno 2024 in materia di cooperazione allo sviluppo a seguito dell’approvazione di un nuovo programma pluriennale 2024-2028. A partire dallo scorso 15 maggio è possibile presentare la domanda di contributo per i micro progetti e per i progetti quadro ai sensi del Regolamento attuativo della Legge regionale 19/2000, seguendo le disposizioni contenute nel bando. Il termine di presentazione delle domande è fissato per il prossimo 15 luglio 2024.
Sono ammissibili i progetti presentati da Enti locali, Istituzioni pubbliche e istituzioni sociali private, Università e loro Consorzi e Organizzazioni non governative, organizzazioni e associazioni senza fini di lucro, associazioni di volontariato, fondazioni. I soggetti proponenti capofila del partenariato progettuale devono avere sede legale o sede operativa sul territorio regionale.
Le iniziative di cooperazione allo sviluppo finanziabili devono fare riferimento ad una delle tematiche/priorità indicate nel Regolamento, ovvero:
- Persone (eliminare fame e povertà in tutte le forme e garantire dignità e uguaglianza);
- Pianeta (proteggere le risorse naturali e il clima del pianeta per le generazioni future);
- Prosperità (garantire vite prospere in armonia con la natura);
- Pace (promuovere società pacifiche, giuste e inclusive);
- Partnership (intervenire nelle varie aree in maniera integrata);
Gli interventi di cooperazione allo sviluppo dovranno essere strutturati in due specifiche modalità di intervento:
- Progetti Quadro (da 2 a 3 anni)
- Micro Progetti (massimo 1 anno)
La governance delle due tipologie di progetti a bando (Quadro e Micro) manterranno anche nel prossimo quinquennio di programmazione molti elementi comuni: le aree tematiche di intervento, le tipologie di soggetti proponenti, le fonti e percentuali di finanziamento.
Tuttavia, sulla base delle raccomandazioni OCSE, dal 2024 si intendono introdurre anche due fondamentali novità, solo a valere per i progetti Quadro: da un lato, saranno differenziate le aree geografiche di intervento introducendo un numero più ristretto di Paesi eleggibili, dall’altro le proposte progettuali dovranno avere obiettivi specifici da indicarsi nel formulario da inviare ad integrazione della domanda, e dovranno contenere indicatori di risultato e di output per ciascuna delle aree tematiche (5P) e degli obiettivi dell’art. 1 comma 2 della LR 19/2000.
Per quanto riguarda i progetti Quadro, nella programmazione 2024-2028 la regione ha valutato opportuno, sulla base delle raccomandazioni dell’OCSE ed in analogia con il Documento strategico triennale predisposto con cadenza triennale dal MAECI, introdurre per il bando annuale regionale della LR 19/2000 dei Paesi prioritari. Pertanto, saranno ammesse al finanziamento azioni rivolte nei seguenti Paesi:
– Balcani Occidentali: Bosnia-Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania, Kosovo, Macedonia del Nord;
– Paesi ex- Urss: Moldavia, Ucraina, Armenia
– Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto;
– Argentina
Per i progetti Micro, in base alla L.R. 19/2000, sono riconosciuti come soggetti promotori organizzazioni regionali di comprovata esperienza (almeno un anno di attività realizzate nei Paesi Terzi). Sono ammissibili interventi promossi da Enti locali, Istituzioni pubbliche e private, Università e loro Consorzi, Organizzazioni non governative ed associazioni di volontariato, Organizzazioni imprenditoriali e sindacali, Associazioni di corregionali all’estero, Associazioni di immigrati ed Enti di formazione.
I Progetti Quadro devono coinvolgere almeno 2 soggetti presenti sia sul territorio regionale che su quello dei paesi partner;
I Progetti Micro possono essere presentati da singoli proponenti con almeno un partner dei territori beneficiari dell’intervento.
I Progetti Quadro dovranno avere una dimensione finanziaria minima di 100.000 Euro e massima di 150.000 Euro. I Progetti Micro non potranno superare la dimensione di 50.000 Euro. Il contributo regionale potrà coprire fino al 60% del costo complessivo del progetto ai sensi dell’art. 4 comma 5 della L.R. 19/2000.
Verrà inoltre istituita una Comunità di Pratiche degli attori regionali, coordinata da Informest ed Iniziative CentroEuropea (soggetti menzionati nell’art. 2 della LR 19/2000), come luogo di dialogo e palestra per rafforzare i partenariati in maniera trasversale, fare crescere le competenze in materia, fare nascere nuove reti, aumentare le capacità di progettazione ed alimentare un trasferimento di conoscenze che superi l’attuale struttura a silos del mondo della cooperazione decentrata regionale.