Il Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo è tornato a riunirsi oggi sotto la presidenza del vice ministro degli Affari Esteri delegato alla Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, per la settima riunione del 2023. Nel corso dei lavori è stato approvato l’avvio della procedura comparativa pubblica per la concessione di contributi a iniziative di Organizzazioni della società civile ed Enti territoriali. Il relativo bando sarà pubblicato nei prossimi giorni dopo l’uscita in gazzetta ufficiale.
Inoltre, anche per questa edizione, in linea con le direttive del vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, l’Africa si conferma regione prioritaria per la Cooperazione italiana, con iniziative per oltre 50 milioni di euro a dono e a credito. Gli interventi, deliberati a favore di Etiopia, Kenya, Mali, Mozambico, Senegal, Somalia ed Egitto, si focalizzeranno su settori generatori di reddito, quali sostegno a micro, piccole e medie imprese, istruzione, formazione e gestione delle risorse idriche, nonché in ambito sanitario, contrasto alla violenza di genere e salute sessuale e riproduttiva.
Di particolare rilievo è stata anche l’approvazione di un credito di aiuto di 100 milioni di euro a sostegno del settore energetico in Ucraina, che mira al ripristino della produzione di energia idroelettrica. L’iniziativa dà seguito all’impegno annunciato in favore dell’Ucraina dal ministro Tajani alla Conferenza bilaterale di Roma dello scorso aprile. Sempre a favore dell’Ucraina è stata poi approvata un’iniziativa volta alla messa in sicurezza, attraverso l’installazione di un tetto di protezione, della Cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, gravemente danneggiata dai bombardamenti russi.
Infine, in linea con la tradizionale attenzione italiana al settore della sicurezza alimentare, sul canale multilaterale si segnalano contributi al Programma Alimentare Mondiale e al CIHEAM di Bari destinati, rispettivamente, a iniziative di assistenza umanitaria in Africa e alla costituzione di un Centro polifunzionale in Tunisia specializzato nel settore della meccanizzazione agricola e l’agricoltura di precisione, realizzato in partenariato con numerosi attori, pubblici e privati, del Sistema Italia.