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Il Piano Mattei sarà finanziato con risorse del Fondo Italiano per il Clima

La visita lampo della premier Meloni in Mozambico della scorsa settimana ha aggiunto qualche tassello sul Piano Mattei. Durante l’incontro con il presidente della Repubblica del Mozambico, Giorgia Meloni ha dichiarato che “il Piano Mattei sarà sostenuto con il nostro Fondo Italiano per il clima”, di cui il 70% verrà investito in Africa, per un totale di 3 milioni di euro su un totale di 4,2 miliardi.
Si tratta di cifre rilevanti che a quanto pare verranno prelevate dal fondo istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per promuovere interventi di adattamento e contrasto al cambiamento climatico, in linea con alcuni dei 17 obiettivi ONU per la sostenibilità globale fissati con l’Agenda 2030.

Meloni ha fatto capire nel suo discorso in Mozambico che il Piano Mattei è ancora tutto da scrivere: “Abbiamo dovuto rinviare la conferenza Italia-Africa ai primi giorni di gennaio per cercare di capire meglio il quadro della situazione internazionale che intanto sta evolvendo. Il presidente Nyusi ha garantito non solo la collaborazione e la cooperazione del Mozambico nella stesura del piano Mattei che vogliamo presentare alla conferenza Italia-Africa, ma anche la sua presenza. Non ci sarebbe nulla di nuovo se noi pretendessimo di scrivere un piano da presentare all’Africa. Una cosa nuova può essere scriverlo insieme”.

Sull’idea di utilizzare la gran parte delle risorse del fondo clima non sono tardate ad arrivare le prime contestazioni. Tra i primi a farsi sentire i leader di Verdi e Sinistra, che hanno preannunciato una interrogazione parlamentare. L’accusa è quella di “mettere in secondo piano la transizione energetica, la salvaguardia del territorio e l’avvio di un’economia circolare riportando sul podio i grossi investimenti in paesi fornitori di fonti fossili usando il Fondo per il Clima e con l’alibi di un piano fantasma come il Piano Mattei”.

Già previsto nella legge di Bilancio 2022 per onorare la promessa fatta durante il summit di Glasgow di raddoppiare i contributo tricolore, il Fondo italiano per il clima è stato tenuto a battesimo alla COP27: 840 mln di euro all’anno per 5 anni, il Fondo è costituito da 800 milioni per crediti concessionali (prestiti con condizioni migliori di quelle che si trovano sul mercato dei capitali), e da 40 mln a fondo perduto, funzionali ad assicurare l’operatività del Fondo.

A gestire il Fondo sarà Cassa Depositi e Prestiti che potrà erogare finanziamenti diretti e indiretti, co-finanziare interventi insieme ad organizzazioni internazionali, e assumere capitale di rischio senza l’acquisizione diretta di quote azionarie.

A luglio scorso si è insediato il Comitato di indirizzo del Fondo con una prima riunione, presieduta ieri dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, alla quale hanno preso parte in qualità di membri del Comitato, il viceministro agli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli e il sottosegretario all’Economia, Lucia Albano.

Secondo gli orientamenti strategici approvati dal Comitato direttivo a ottobre scorso, le attività del fondo si concentreranno sui paesi africani, ma sarà possibile anche avviare attività su Balcani, Centro Asia, Asia e Ucraina. La modalità bilaterale sarà privilegiata e si cercherà di tenere un equilibrio tra attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

In attesa del Piano Mattei e degli orientamenti che ne deriveranno, la riunione del prossimo Comitato direttivo del fondo potrebbe già vedere approvate entro fine anno proposte di progetti non ancora in linea con queste disposizioni strategiche che sono state sottoposte al gestore CDP nei mesi passati. Si tratta di varie tipologie di strumenti come crediti concessionari a governi per finanziare loro iniziative climatiche, investimenti in fondi di debito, fondi d’investimento privati, trust fund pubblici o privati e semplici garanzie.

DECRETO 21 ottobre 2022 – Condizioni, criteri e modalità per l’utilizzo delle risorse del «Fondo italiano per il clima


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  1. Buonasera,
    dove è possibile visionare gli orientamenti strategici approvati dal Comitato direttivo dell’ottobre scorso?
    Grazie

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