In attesa della pubblicazione degli esiti del bando ordinario 2023 che assegnerà tra pochi giorni contributi a 1266 progetti selezionati, di cui 397 all’estero e 869 in Italia, il Sinodo della Chiesa Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi) ha dato il via a una nuova iniziativa, si tratta di un bando tematico per lo Sviluppo territoriale delle aree interne (STAI).
Nonostante la flessione nelle firme, dato interpretato in chiave pandemica, che ha portato a una diminuzione del gettito pari a circa 5milioni di euro, rispetto allo scorso anno, da 47 a 42 milioni, la chiesa Valdese ha ribadito il suo impegno verso i più fragili, la difesa dei diritti, l’accoglienza, la cultura e l’ambiente.
Per il prossimo anno, oltre al bando ordinario per progetti in Italia e all’estero, si apre una nuova opportunità dedicata allo sviluppo territoriale delle aree interne (STAI) che aprirà il 1° settembre. Un bando tematico rivolto a organismi associativi italiani con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro per progetti a partire da 200mila euro.
Il bando si articolerà in tre fasi. Nella Fase 1 gli organismi associativi potranno presentare un’Idea progettuale con le caratteristiche descritte dalle linee guida, e, qualora ritenuto utile, richiedere un contributo volto a finanziare una consulenza esterna che li supporti nei necessari approfondimenti e nell’analisi di fattibilità. Nella Fase 2 gli organismi associativi selezionati potranno realizzare, con l’eventuale supporto di un consulente, l’analisi di fattibilità e la stesura di un Progetto comprensivo della relativa richiesta di finanziamento. Nella Fase 3 gli organismi associativi il cui Progetto venga selezionato, potranno procedere alla realizzazione dello stesso.
Le Idee Progettuali e i successivi Progetti devono determinare condizioni di sviluppo del territorio, possibilmente a medio-lungo termine, attraverso la creazione o il potenziamento di:
- servizi necessari al territorio;
- opportunità di crescita economica;
- opportunità di crescita culturale;
- nuove opportunità lavorative o azioni che facilitino l’incremento dell’occupazione;
- valorizzazione del territorio, anche in termini di una maggiore attrattività.
Saranno privilegiate le Idee Progettuali/Progetti:
- in favore della popolazione giovanile locale (16 – 35 anni);
- che prevedano il coinvolgimento di più portatori di interesse nelle varie fasi anche attraverso la partecipazione attiva di enti pubblici e/o altri enti territoriali di sviluppo;
- che prestino particolare attenzione alla conservazione e alla valorizzazione delle risorse locali (risorse idriche, forestali, ambientali, …).
Ogni organismo associativo in qualità di soggetto proponente può presentare al massimo una Idea Progettuale. Le Idee Progettuali dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 12:30 ora di Roma (UTC +01) del 31 ottobre 2023.
Il processo di selezione delle Idee Progettuali pervenute si chiuderà entro il 30 novembre 2023. A conclusione della Fase 1, gli organismi associativi selezionati avranno 15 giorni di tempo (entro il 15 dicembre 2023) per inserire l’Idea Progettuale, sotto forma di Richiesta di Finanziamento (RdF) nella piattaforma online JUNO.
Gli organismi associativi che hanno concluso la Fase 2 (o la Fase 1, nel caso in cui non sia richiesto un contributo per la consulenza) dovranno presentare i progetti sotto forma di RdF entro e non oltre le ore 11.59 ora di Roma (UTC +02) del 15 aprile 2024, attraverso la piattaforma informatica JUNO. Il processo di selezione si chiuderà entro il 31 luglio 2024.
Il soggetto Capofila deve essere costituito da più di 2 anni, ovvero essere in grado di produrre i bilanci consuntivi di esercizio o i rendiconti finanziari 2021 e 20222 con nota integrativa e/o relazione sulla gestione e relativi verbali di approvazione da organo preposto come da Statuto. Deve inoltre avere registrato, nel 2022, entrate per un minimo di € 100.000 e aver impiegato almeno 2 dipendenti part time o full time.
Nella Idea Progettuale potranno essere indicati enti terzi che parteciperanno al successivo Progetto in qualità di “Partner operativi” o di “Altri soggetti coinvolti”, ferma restando la possibilità di inserire nel Progetto nuovi enti terzi non inizialmente indicati nell’Idea Progettuale.
Il contributo erogabile per la realizzazione dell’analisi di fattibilità e della progettazione (Fase 1), previsto unicamente nel caso di coinvolgimento del o dei consulenti esterni e volto esclusivamente al pagamento degli stessi, è pari a un massimo di € 8.000 (per consulenti soggetti a IVA l’importo massimo sarà € 8.000 + IVA). Il contributo verrà erogato in due tranche: un contributo pari al 50% verrà erogato nel momento della selezione dell’Idea Progettuale; un contributo pari al 50% verrà erogato a completamento dello studio di fattibilità, progettazione e presentazione del rendiconto (cfr. Linee Guida per la rendicontazione). Per la Fase 3 saranno ritenute ammissibili le RdF che prevedano un importo minimo di € 200.000 (IVA inclusa se applicabile). L’erogazione verrà effettuata in tranche su presentazione del rendiconto (cfr. Linee Guida per la rendicontazione). È possibile richiedere l’erogazione anticipata di una prima tranche del contributo eventualmente deliberato, per una quota parte fino al 30% del contributo.