Quattro anno dopo l’ultimo bando per sostenere progetti di cooperazione, la Regione Lombardia rilancia il suo impegno a fianco delle organizzazioni non governative attive nel territorio regionale con un primo stanziamento che finanzierà attività a sostegno alle popolazioni dell’Ucraina, in particolare alle fasce più fragili: bambini, donne e famiglie.
Il provvedimento adottato alcuni giorni fa dalla Giunta sostiene il progetto Emergenza Ucraina, attraverso uno stanziamento di 500.000 euro destinato alle ONG attive nel Paese. Un pacchetto di interventi che è stato pensato e condiviso in collaborazione con i Coordinamenti e le Reti che rappresentano tutte le Organizzazioni non Governative della Lombardia. A cominciare da Co.Lomba (Cooperazione Lombardia), AOI, Link 2007 e CINI. Con un processo di co-progettazione sono state individuate otto organizzazioni che stanno già operando in Ucraina e che con questo sostegno potranno, in questa seconda metà dell’anno, sviluppare ulteriori interventi concreti, partendo da una presenza in loco già consolidata. Attività di natura sanitaria, psicologica e sociale in favore soprattutto ai bambini. Interventi che consentiranno inoltre di affrontare meglio il prossimo inverno e che saranno distribuiti su tutto il territorio ucraino.
Un percorso attivato dal sottosegretario alla presidenza con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee, Raffaele Cattaneo che ha convocato le rappresentanze regionali e nazionali del mondo non governativo per riattivare un percorso di co-progettazione che non si fermerà a questo primo intervento in Ucraina. La Regione vuole riavviare un dialogo per arrivare a strutturare un’azione nel mondo della cooperazione internazionale che dal 2016 in poi si era gradualmente interrotta.
Gli ultimi due bandi messi in campo dalla Regione per il supporto a progetti di cooperazione sono infatti datati 2016 e 2019; il primo aveva una dotazione di 1 milione ed era incentrato sulla crescita economica e sociale dei paesi partner e il secondo, dalla dotazione di 500.000 euro, era dedicato ai diritti riproduttivi, della salute materna, del benessere delle donne in gravidanza e della contraccezione consapevole.