La Regione Emilia Romagna ha recentemente aperto il bando regionale di cooperazione internazionale con una dotazione finanziaria di 1.454.000 euro. Il bando è rivolto ai soggetti del territorio emiliano-romagnolo definiti dalla legge regionale 12/2002: enti locali, organizzazioni non governative (ONG), organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale.
Le proposte progettuali devono essere inviate entro il 16 giugno 2023 30 giungo 2023 (scadenza prorogata) e i Paesi individuati come beneficiari dei progetti sono Burundi, Costa D’Avorio, Camerun, Campi profughi Saharawi, Etiopia, Kenya, Marocco, Tunisia, Palestina, Mozambico e Senegal.
Per il 2023, il bando riguarda quasi in esclusiva l’Africa e alcuni dei Paesi prioritari individuati dal documento triennale di programmazione. In molti paesi di questo continente, infatti, a seguito della pandemia gli indici di sviluppo sono peggiorati e occorre pertanto insistere su progettazioni che, utilizzando sistemi di economia circolare, possano tradursi in occasioni di sviluppo economico.
Le difficoltà maggiori si incontrano nelle zone rurali, in cui si verifica un esodo della popolazione, soprattutto giovanile, verso le grandi città. Spesso sono le donne che restano e svolgono le funzioni di welfare, dimostrando anche la capacità di interloquire con le istituzioni e rivestire il ruolo di motore di sviluppo. Tuttavia, la maggioranza delle donne è analfabeta, soprattutto se di una certa età e nelle zone rurali. Per questo è necessario prevedere per loro azioni di empowerment, fondamentali per favorire la costruzione di processi democratici. Anche tema sanitario è prioritario, soprattutto in un’ottica post-pandemica che ha reso evidente quanto sia fondamentale avere visioni globali che permettano a tutte le persone di poter accedere a servizi sanitari di base.
Le priorità tematiche hanno come cornice generale gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, declinati nello specifico per ciascun Paese. Nello scorso mese di marzo si sono svolti i Tavoli paese che hanno visto la partecipazione di oltre 140 rappresentanti di associazioni del terzo settore ed enti territoriali (Comuni, Unione di Comuni, università). Si tratta di una sede importante di condivisione con il territorio regionale che permette di discutere e di analizzare le attività realizzate in ciascun Paese, le priorità, le emergenze e che permette la partecipazione a distanza anche dei partner in loco. Gli obiettivi fissati nel bando per ciascun Paese derivano dalla convergenza fra i risultati emersi nell’ambito dei Tavoli, dall’analisi dei documenti strategici per ciascun Paese e dalle priorità regionali.
Il contributo massimo per ciascun progetto sarà pari al 70% della spesa e potrà sommarsi a risorse provenienti da altri soggetti (donazioni, raccolte fondi, sponsorizzazioni, apporto dei capofila), sfruttando sinergie ed evitando la dispersione in interventi minori.
Le risorse sono così suddivise:
Burundi € 50.000
Camerun € 100.000
Campi Profughi Saharawi e Territori liberati € 150.000
Costa D’Avorio € 25.000
Etiopia € 120.000
Kenya € 220.000
Marocco € 50.000
Mozambico € 185.000
Senegal € 210.000
Tunisia € 144.000
Territori dell’Autonomia Palestinese e Striscia di Gaza € 200.000
Il soggetto proponente dovrà appartenere ad una delle categorie di seguito elencate:
- Enti locali;
- Organizzazioni non governative (ONG);
- Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS);
- Organizzazioni di volontariato;
- Cooperative Sociali;
- Associazioni di promozione sociale;