L’aiuto pubblico allo sviluppo (APS) è uno degli strumenti più potenti per affrontare le disuguaglianze a livello globale e il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno in cui raddoppiarlo per contrastare le crescenti sfide globali legate in particolare alla pesante eredità della pandemia. Il 18° rapporto AidWatch di Concord Europe ci mostra invece che ogni 6 euro spesi in aiuto dai bilanci APS dell’UE e degli Stati membri, uno non raggiunge i paesi beneficiari per sostenere coloro che sono rimasti più indietro.
L’anno scorso, gli stati membri dell’Ue hanno speso in APS più di 65 miliardi di euro. Complessivamente si tratta del 43% dei contributi totali, qualificando l’Ue come il primo donatore a livello globale. Eppure, questo importo equivale solamente allo 0,48% se rapportato al reddito nazionale lordo dell’Ue (in calo anche rispetto allo 0,50% del 2020), ben al di sotto dell’obiettivo di destinare alla cooperazione almeno lo 0,7% dell’Rnl entro il 2030.
Per quanto riguarda i paesi membri sono solo quattro i paesi Ue che nel 2021 hanno raggiunto l’obiettivo: Lussemburgo, Svezia, Germania e Danimarca. Altri quattro del gruppo Ue-14 (che comprende i paesi membri da prima del 2004), tra cui l’Italia, registrano quote inferiori allo 0,30%.
Alla riduzione dell’APS dei paesi europei nel 2021 rispetto all’anno precedente bisogna aggiungere il fatto che al contempo è cresciuto l’aiuto gonfiato, ovvero quelle risorse contabilizzate come aiuto pubblico allo sviluppo che però non prevedono un effettivo trasferimento di fondi verso paesi in via di sviluppo. Complessivamente, nell’Ue, nel 2021, l’Aps gonfiato è salito a 11,8 miliardi di euro che, secondo Concord, corrisponde al 16% del totale. A predominare è la spesa per rifugiati, che ammonta al 38% del totale.
L’aumento dell’aiuto gonfiato è stato particolarmente rilevante in Italia. Nonostante i dati possano far sembrare molto positivo il bilancio per la cooperazione italiana, con un aumento del rapporto Aps/Rnl che passa dallo 0,23% allo 0,29% (usando il metodo di calcolo “Net Disbursements”, 0,28% usando il “Grant equivalents”), bisogna registrare che l’aiuto genuino è rimasto fermo allo 0,22%, la componente dell’aiuto ad essere cresciuta è in realtà quella gonfiata, passata dallo 0,01% Aps/Rnl allo 0,07%.
Nel 2021 inoltre si sono registrati 1,5 miliardi di euro che sono stati contabilizzati come APS ma derivano, in realtà, da dosi di vaccini in eccesso che gli stati dell’Ue hanno infatti deciso di donarne ai paesi a basso reddito, donazione che è stata, appunto, categorizzata come aiuto allo sviluppo. Concord Europe contesta questa contabilizzazione, sottolineando che i paesi donatori – dopo aver accumulato 3,5 volte più vaccini COVID-19 del necessario per proteggere la popolazione dell’UE – si sono sbarazzati delle dosi rimanenti senza nessuno sforzo genuino per sostenere la vaccinazione globale COVID-19 nei paesi partner.