Sono 1557 gli interventi umanitari, educativi, culturali e di aiuto allo sviluppo finanziati quest’anno dalle Chiese Valdesi e Metodiste con i fondi dell’Otto per Mille: il 34% in più rispetto a quelli sostenuti nel 2021 (1161). Un incremento dovuto principalmente al maggior numero di contribuenti che ha firmato in favore dell’Otto per Mille valdese e metodista e quindi alla maggiore disponibilità finanziaria – 45 milioni di euro nel 2022, 43 nel 2021 – ma anche alla scelta di ampliare lo spettro delle iniziative alle quali garantire supporto economico. È quindi aumentata anche la percentuale dei progetti approvati rispetto a quelli sottoposti alla valutazione: 23,2% nel 2021, 35,2% nel 2022.
La destinazione dei fondi è stata approvata recentemente dal Sinodo, ossia l’Assemblea che costituisce la massima autorità umana delle chiese valdesi e metodiste, riunito a fine agosto a Torre Pellice, in provincia di Torino.
Rispetto al 2021, sono aumentati i progetti in Italia (1107 nel 2022, 730 nel 2021: +51,6%) rispetto a quelli internazionali (450 nel 2022, 431 nel 2021: +4,4%). Per l’Italia, le risorse sono state così distribuite: miglioramento condizioni di vita dei soggetti affetti da disabilità (21%), promozione del benessere e della crescita di bambini e ragazzi (17%), attività culturali (16%), contrasto a povertà, disagio sociale e precarietà lavorativa (9%), tutela della salute (8%), accoglienza rifugiati e migranti (7%), prevenzione e contrasto alla violenza di genere (7%), recupero detenuti ed ex detenuti (4%), educazione alla cittadinanza (4%), tutela dell’ambiente (4%), anziani (3%).
I progetti internazionali si concentrano nei paesi del Sud del Mondo (Africa, Asia, America Latina) e sono così ripartiti: interventi sanitari e di tutela della salute (19%), educazione (19%), protezione dell’infanzia (12%), formazione professionale e attività generatrici di reddito (11%), diritti umani (9%), sviluppo rurale e sicurezza alimentare (9%), promozione ruolo delle donne e uguaglianza di genere (9%), aiuti umanitari in emergenza (5%), accesso all’acqua e all’igiene (3%), lotta alla malnutrizione (3%), tutela dell’ambiente (1%).