Scadrà come ogni anno alla fine di settembre il termine per sottoporre i progetti per accedere al contributo otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale. Sulla base delle scelte effettuate dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi, una quota pari all’otto per mille del gettito IRPEF è destinata a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale per:
- interventi straordinari per fame nel mondo;
- calamità naturali;
- assistenza ai rifugiati e ai minori non accompagnati;
- conservazione di beni culturali;
- interventi riguardanti immobili destinati all’istruzione scolastica.
Si possono realizzare interventi all’interno delle seguenti categorie:
Contrasto alla fame nel mondo, sono diretti alla realizzazione di progetti finalizzati all’obiettivo dell’autosufficienza alimentare nei Paesi in via di sviluppo, nonché alla qualificazione di personale locale da destinare a compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione ovvero di pandemie e di emergenze umanitarie che minacciano la sopravvivenza delle popolazioni ivi residenti. I progetti presentati devono rientrare all’interno della tipologia di interventi ammessi e la relazione tecnica deve obbligatoriamente riportare le informazioni di cui all’allegato B del regolamento.
Calamità naturali, diretti all’attività di realizzazione di opere, lavori, studi, monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geomorfologici, idraulici, valanghivi, meteorologici, di incendi boschivi e sismici, nonché al ripristino di beni pubblici, ivi inclusi i beni culturali. I progetti presentati devono rientrare all’interno della tipologia di interventi ammessi e la relazione tecnica deve obbligatoriamente riportare le informazioni di cui all’allegato B del regolamento.
Assistenza ai rifugiati e ai minori non accompagnati, diretti ad assicurare a coloro cui sono state riconosciute, secondo la normativa vigente, forme di protezione internazionale o umanitaria, l’accoglienza, la sistemazione, l’assistenza sanitaria e i sussidi previsti dalle disposizioni vigenti. Tale sistema di interventi è assicurato anche a coloro che hanno fatto richiesta di protezione internazionale, purché privi di mezzi di sussistenza e ospitalità in Italia. I progetti presentati devono rientrare all’interno tipologia di interventi ammessi e la relazione tecnica deve obbligatoriamente riportare le informazioni di cui all’allegato B del regolamento.
Conservazione di beni culturali, rivolti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico di beni immobili ivi inclusi quelli adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica dello Stato, degli enti locali territoriali e del Fondo edifici di culto o mobili, anche immateriali, che presentano un particolare interesse, architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico e archivistico, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. I progetti presentati devono rientrare all’interno della tipologia di interventi ammessi e la relazione tecnica deve obbligatoriamente riportare le informazioni di cui all’allegato B del regolamento. Si evidenzia che fino al 2028 le domande inerenti alla conservazione dei beni culturali sono destinate prioritariamente agli interventi di ricostruzione e di restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito degli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016.
Le istanze per la categoria “Edilizia scolastica” non devono essere presentate per effetto di quanto previsto dall’articolo 1, commi 160 e 172, della legge 13 luglio 2015, n. 107. Le relative risorse saranno destinate agli interventi di edilizia scolastica necessari a seguito di eventi eccezionali ed imprevedibili, individuati annualmente con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Possono presentare domanda le pubbliche amministrazioni, le persone giuridiche e gli enti pubblici e privati. Sono in ogni caso esclusi i soggetti aventi finalità di lucro. L’assegnazione dei contributi dell’otto per mille è effettuata da apposite commissioni tecniche di valutazione, una per ogni categoria di intervento, cui partecipano anche i rappresentanti dei ministeri direttamente interessati ai temi di cui alle categorie di intervento sopraindicate.
La domanda di finanziamento per accedere ai contributi otto per mille anno 2022 gestiti direttamente dallo Stato deve essere presentata entro e non oltre il 30 settembre 2022 utilizzando i modelli allegati al DPR n.76 del 1998 e disponibili alla pagina “Otto per mille a diretta gestione statale: modulistica”.