Dopo anni di denunce da parte di associazioni, Ong, accademici e sindacati, il 23 febbraio scorso, la Commissione Europea ha adottato una proposta di direttiva comunitaria per rendere le imprese legalmente responsabili del loro impatto sulle persone e sul pianeta e per garantire accesso alla giustizia da parte delle vittime di abusi. Il testo prevede l’introduzione, a carico delle imprese, di obblighi di dovuta diligenza in materia di sostenibilità.
Si tratta di una norma cosiddetta di “due diligence” che mira ad imporre a tutte le aziende – dai giganti dei combustibili fossili e dell’agro-business, a quelli della moda e dell’hi-tech – di dotarsi di politiche e comportamenti efficaci nel garantire che i diritti umani e gli ecosistemi non siano violati né dalle operazioni da loro direttamente intraprese, né all’interno delle catene di fornitura di cui si avvalgono a livello globale.
L’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con la campagna “Impresa 2030. Diamoci una regolata”, promuove un momento pubblico di confronto tra i principali attori del processo: imprese, sindacati, istituzioni ed enti del terzo settore.
L’incontro si terrà il prossimo 10 MAGGIO dalle ore 14.30 alle 17.30 presso l’Università degli Studi di Milano, Sala Napoleonica, via Sant’Antonio 12.
Impresa2030, Diamoci una regolata è una campagna di informazione, sensibilizzazione e advocacy, rivolta alla società civile e ai decisori politici affinché la forma definitiva della direttiva su dovuta diligenza in materia di ambiente e diritti umani sia efficace e tuteli le comunità.
La campagna è promossa da un network di organizzazioni già impegnate nella difesa dei diritti umani nella propria azione quotidiana tra cui: ActionAid Italia, Equo Garantito, Fair, Fairtrade Italia, Focsiv, Fondazione Finanza Etica, Good Shepherd International Foundation, Human Rights International Corner, Large Movements, Mani Tese, Oxfam Italia, Save the Children e WeWorld.
Per partecipare è importante prenotarsi scrivendo a conferenza10maggiounimi@gmail.com. Nella mail va specificato nome, cognome, ente di appartenenza e numero di telefono.