La scorsa settimana è stata presentata a Londra l’edizione 2020 dell’Edelman Trust Barometer, un sondaggio dell’opinione pubblica condotto ogni anno in 28 Paesi del mondo tra i quali l’Italia. A oltre 34.000 persone è stato chiesto quanto si fidano degli attori chiave della società (media, governi, aziende e organizzazioni non governative) e cosa pensano del loro futuro in termini di benessere economico e lavorativo.
A livello globale le ONG e le aziende sono alla pari in testa alla classifica con un tasso di fiducia del 58 % (entrambe in crescita del 2% rispetto all’anno scorso). La sorpresa arriva dal dato italiano relativo alla fiducia nelle ONG che era stato pesantemente intaccato dall’attacco mediatico e politico degli ultimi due anni (dal 59 era scesa fino al 44 %). Gli italiani cominciano a rifidarsi delle ONG, il dato è in crescita del 5% rispetto al 2019 e si attesta a quota 49. Cresce anche la fiducia verso le aziende fino al 57% (+4%) mentre continua a calare quella nel governo che si attesta al 41% (-2%). Infine la fiducia nei media si attesta in Italia a quota 49% (+4%).
Secondo i rispondenti le ONG sono l’unico attore sociale etico (ovvero orientato alla mission, onesto e giusto), in particolare l’opinione pubblica riconosce l’impegno delle ONG sulla protezione dell’ambiente, per i diritti civili e umani, contro la povertà, l’analfabetismo e le malattie.
Interessante anche il dato secondo il quale l’opinione pubblica italiana vorrebbe vedere più cooperazione fattiva tra imprese e governi e tra imprese e ONG in particolare sui grandi temi come l’ineguaglianza e le disparità di reddito, l’uso etico della tecnologia, l’automazione e il suo impatto sui posti di lavoro, l’emergenza ambientale.
Ma il dato più inaspettato arriva invece dalla parte del sondaggio dedicata alla visione del futuro e alle condizioni economiche. Nei risultati di quest’anno è che per la prima volta la maggioranza (56%) ritiene che il capitalismo stia facendo più danni che del bene, una sfiducia nel sistema economico sicuramente guidata dal crescente senso di iniquità e ingiustizia. In Italia la pensano così il 61% degli intervistati.
Ultimi due dati rilevanti per il nostro paese sono la crescita della fiducia della nostra opinione pubblica nei confronti delle Nazioni Unite (+5%) e dell’Unione Europea (+9%), dato che ci posiziona sopra Francia e Germania.