Delle 107 proposte progettuali pervenute alla Presidenza del Consiglio, sono 27 le iniziative di cooperazione che saranno finanziate sul capitolo fame nel mondo dell’8 per mille a gestione statale. E’ questo il risultato della valutazione contenuto nello Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell’otto per mille dell’IRPEF attualmente in esame alle commissioni parlamentari per il parere di rito. In totale saranno il fondo ripartito è pari a 5.503.007 euro.
Nel frattempo, sempre nelle aule della Commissione Finanze di Montecitorio è in esame un emendamento di maggioranza al Dl Fisco che andrebbe a re-inserire in modo preponderante la possibilità di utilizzare una quota dei fondi otto per mille a diretta allo Stato per la ristrutturazione, messa in sicurezza e efficientamento energetico delle scuole.
Si tratta di un vincolo da introdurre per i prossimi 10 anni che andrebbe ad assicurare risorse da destinare alle aree geografiche del Nord, Centro-Isole, e Sud. La novità della proposta consiste nell’eliminazione della deroga per la spesa delle risorse: non sarà possibile insomma derogare alle scelte dei cittadini spostando le risorse verso altre finalità. Oggi, infatti, parte dell’8 per mille viene destinato alla sicurezza delle scuole ma c’è la possibilità di derogare e spostare le risorse su altro.
Ulteriore novità riguarda la possibilità di scelta da parte del contribuente tra le cinque tipologie di intervento (Fame nel mondo, Calamità naturali, Assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati, Conservazione di beni culturali, Edilizia scolastica), da effettuarsi in sede di dichiarazione dei redditi, a decorrere dalla dichiarazione dei redditi per l’anno 2019. La facoltà di scelta troverebbe applicazione a partire dal 2020, consentendo l’assegnazione delle risorse in base alla scelta delle finalità da parte del contribuente a partire dal 2022.
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