La Commissione Europea nel quadro dello strumento di vicinato ENI ha lanciato un bando per facilitare la realizzazione di studi economici e politici nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo nelle aree dello sviluppo economico, della sicurezza e della migrazione. L’obiettivo della UE è di promuovere il dialogo politico su questi temi basato su specifiche ricerche. Per raggiungere questo fine le azioni dovrebbero rafforzare la cooperazione tra reti di ricerca, think-tanks, università, responsabili politici, società civile, ONG e settore privato. La dotazione finanziaria del bando è pari a 5 milioni e la scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è fissata per il 2 settembre 2019.
Una proposta progettuale dovrà contenere azioni riguardanti almeno due delle seguenti priorità:
1. Sviluppo economico: commercio e investimenti, da un lato come fattori di integrazione regionale e dall’altro per l’impatto che hanno sull’occupazione; tendenze e politiche tese ad una maggiore integrazione del Nord Africa nel continente africano; sviluppo del settore privato e creazione di posti di lavoro, in particolare per i giovani; il ruolo del digitale nella nuova economia; il ruolo dei settori informali/paralleli nelle economie e nelle politiche locali, per arrivare ad una loro formalizzazione; prospettive e politiche volte a migliorare i nuovi modelli economici nella regione del vicinato meridionale, rispettosi delle sue fondamenta sociali e dell’ambiente, anche guardando a temi come la finanza inclusiva, l’economia circolare e sociale.
2. Sicurezza: modernizzazione dei settori della sicurezza nazionale (chiamata anche Security Sector Reform – SSR), terrorismo e altre forme di estremismo violento (compresa la prevenzione), criminalità organizzata transnazionale, criminalità informatica, ciclo completo di gestione delle crisi e delle catastrofi (prevenzione, preparazione e risposta).
3. Migrazione: migrazione e mobilità economica regolare; asilo e protezione; migrazione irregolare; contrabbando di migranti; gestione delle frontiere; impatto economico della migrazione nei paesi di origine, di transito e di destinazione; modi per garantire un ruolo positivo della diaspora nello sviluppo socioeconomico
Tipologia di attività:
- ricerca applicata, documenti politici, relazioni politiche e studi politici;
- dialogo politico;
- conferenze annuali per discutere questioni chiave di interesse generale per la regione;
- diffusione dei risultati.
Beneficiari
ONG, enti pubblici, autorità locali con sede nell’UE o nei Paesi beneficiari. Organizzazioni (intergovernative) internazionali.
La proposta progettuale deve essere presentata dal proponente in partenariato con almeno quattro co-proponenti di almeno tre Stati beneficiari.
I progetti devono svolgersi in modo preponderante sul territorio dei Paesi beneficiari, essere scritti in inglese e avere una durata compresa fra 36 e 48 mesi.
Entità Contributo
Il contributo comunitario può coprire fino all’80% delle spese ammissibili per un contributo massimo di 2,5 milioni di euro. Non saranno considerati per la valutazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 1,6 milioni di euro e/o inferiore al 50% dei costi ammissibili.
Aree Geografiche
UE 28 – Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
Paesi ENI-SUD – Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Marocco, Siria, Palestina, Tunisia