E’ fissata per aprile la scadenza della prima fase del bando della Fondazione Cariplo dal titolo “Coltivare valore” finalizzato alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo economico locale attraverso pratiche di agricoltura sostenibile e sociale. Il bando intende sostenere pratiche di agricoltura sostenibile in ottica agroecologica e sociale, come strumento di presidio e risposta ai rischi territoriali di carattere ambientale e come occasione di sviluppo economico locale attivando opportunità di inserimento lavorativo di soggetti in condizione di svantaggio. Il budget a disposizione ammonta a 2,7 milioni di euro, la richiesta di contributo non potrà essere superiore al 60% dei costi totali e dovrà essere compresa tra 50.000 e 350.000 euro. Scadenza per le idee progettuali 4 aprile 2018.
Agendo contemporaneamente su aspetti ambientali e sociali, il bando mira a:
- incidere positivamente sulla tutela della biodiversità negli ambiti agricoli e sulla diversificazione del paesaggio agricolo e degli ecosistemi;
- rafforzare il ruolo dell’agricoltura nelle strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e ad altri rischi di carattere ambientale, tra cui il rischio idrogeologico;
- incentivare l’adozione di sistemi di produzione dal ridotto impatto ambientale e meno dipendenti da input esterni, in grado di conservare le risorse naturali, tra cui il suolo e la sua fertilità;
- contrastare i fenomeni di abbandono delle aree coltivabili e di frammentazione dei paesaggi agrari;
- stimolare la fruizione sostenibile dei territori, valorizzando l’accoglienza e le produzioni tipiche e di qualità;
- rafforzare il carattere multifunzionale dell’agricoltura favorendo un suo maggior ruolo nel rispondere ai bisogni sociali del territorio e al contempo nel contribuire al rilancio socioeconomico delle aree rurali;
- promuovere la creazione di nuove opportunità occupazionali per le fasce deboli;
- promuovere percorsi specifici di inserimento lavorativo con definizione dei compiti e delle mansioni delle persone inserite il più possibile qualificati e compatibili con il grado di svantaggio.
I progetti potranno essere presentati, in qualità di capofila, esclusivamente da organizzazioni private senza scopo di lucro, singolarmente o in partenariato con enti pubblici e/o altri privati non profit ammissibili.
Saranno ritenute ammissibili iniziative che prevedano attivazione, rafforzamento o ampliamento di produzioni agricole sostenibili con ricaduta diretta sull’inserimento lavorativo (possibilmente stabile) di persone in condizione di svantaggio.
Oltre alla produzione, le iniziative potranno prevedere interventi in altre fasi della filiera agricola (trasformazione, distribuzione, commercializzazione dei prodotti, etc.) o attività legate alla multifunzionalità agricola.
La richiesta di contributo dovrà essere compresa tra 50.000 e 350.000€ e non potrà superare il 60% dei costi totali e tenendo presente che eventuali costi ammortizzabili non potranno essere superiori al 50% dei costi totali di progetto.
I progetti definitivi dovranno essere inviati entro il 26 settembre 2019.