La nuova edizione del bando del Fondo FAMI per Progetti transnazionali ha una dotazione complessiva di oltre 16 milioni di euro. Il bando è rivolto a enti pubblici, attori non-profit stabiliti in uno degli Stati UE e organizzazioni internazionali che vogliano sostenere progetti transnazionali volti a sostenere azioni per contribuire a una gestione efficiente dei flussi migratori e all’attuazione, al rafforzamento e allo sviluppo di un approccio comune dell’Unione in materia di asilo e immigrazione. La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è fissata al 31 gennaio 2019
AZIONI FINANZIABILI
Il bando finanzia progetti transnazionali che abbiano un impatto/effetto diretto sui cittadini di Paesi terzi attraverso l’attuazione di azioni concrete di integrazione, focalizzate su una delle priorità previste. Ciascuna proposta deve focalizzarsi solo su una delle priorità sotto indicate.
Priorità 1 – Reti locali e regionali per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi
Corsi di formazione, workshop, attività di apprendimento reciproco che mirano a trasferire e condividere conoscenze sull’integrazione;
Assistenza tecnica da parte dei membri della rete per l’istituzione e l’attuazione di progetti per gli enti locali e regionali nel campo dell’integrazione;
Trasferimento di conoscenze tra membri della rete, implementazione di progetti nel campo dell’integrazione;
Attività di sensibilizzazione ed eventi organizzati a livello locale per facilitare l’integrazione (ad esempio presentando storie di successo sull’integrazione, combattendo i pregiudizi);
Creazione di strumenti o piattaforme per facilitare la diffusione del know-how e delle migliori pratiche.
Priorità 2 – Progetti in materia di migrazione legale con Paesi terzi
Analisi e progettazione di misure concrete su come istituire e / o facilitare la mobilità tra paesi terzi e Stati membri dell’UE;
Misure di sostegno durante la fase pre-partenza, compresa la formazione linguistica, la formazione professionale, il potenziamento delle capacità e la formazione sul posto di lavoro;
Misure di sostegno durante la fase di mobilità, compresa un’ulteriore formazione linguistica nello Stato membro ospitante, accesso a mediatori culturali, formazione e tutoraggio sul posto di lavoro, miglioramento delle competenze e formazione all’imprenditorialità.
Misure di sostegno durante la fase di reinserimento, inclusa la promozione della diaspora nel potenziare l’impatto sullo sviluppo dei lavoratori migranti che ritornano nel loro paese di origine, il tutoraggio in collaborazione con le agenzie locali competenti, il reclutamento sul posto di lavoro abbinando le competenze e la domanda-offerta al momento del ritorno come supporto (es. fornitura di consulenza, coaching) alla creazione di un’impresa nel paese di origine.
Priorità 3 – Integrazione dei cittadini di Paesi terzi vittime della tratta
Misure volte a migliorare l’identificazione precoce e proattiva delle vittime di tratta di esseri umani provenienti da paesi terzi, anche per consentire loro di comprendere e avere accesso ai loro diritti;
Misure volte ad assistere e sostenere le vittime dei traffici nazionali dei paesi terzi e a prevenire il rischio di re-trafficking, provvedendo ai bisogni individuali delle vittime;
Misure di assistenza e sostegno che tengono conto del genere, dell’età e delle conseguenze della forma di sfruttamento di cui le vittime sono state oggetto (tra l’altro: gravidanza, traumi psicologici, lesioni fisiche), anche per quanto riguarda la salute e il sostegno psicologico, al fine di consentire e facilitare l’integrazione delle vittime nella società;
Misure a beneficio delle vittime tra cui: istruzione, formazione linguistica, formazione professionale, programmi di apprendistato; servizi di collocamento, miglioramento delle competenze, formazione sul posto di lavoro, tutoraggio e formazione all’imprenditorialità;
Miglioramento o istituzione della cooperazione transnazionale tra i soggetti interessati per assistere e sostenere le vittime dei paesi terzi, mirando alla loro integrazione, anche nel contesto del rimpatrio volontario sicuro e assistito, quando pertinente, e attuare soluzioni durature per le vittime minorenni;
Condivisione e scambio di esperienze, informazioni, conoscenze e migliori pratiche sull’integrazione delle vittime di tratta di esseri umani provenienti da paesi terzi, per il loro ritorno volontario e sicuro e soluzioni durature per le vittime minorenni, al fine di ottenere effetti e benefici concreti sulla vita di le vittime, in cooperazione con le autorità competenti, la società civile e altri attori, nonché diffondere i risultati.
Priorità 4 – Assistenza ai minori migranti, compresi i minori non accompagnati
Scambio di buone pratiche e/o formazione e/o supporto logistico per l’implementazione/ l’espansione / il miglioramento di sistemi di assistenza alternativi per i bambini migranti, come l’affido, l’assistenza familiare e/o la vita indipendente supervisionata, ove appropriato;
Scambio di buone pratiche e/o formazione e/o supporto logistico per l’attuazione/l’ampliamento/il miglioramento di alternative efficaci alla detenzione, come ad esempio relazioni periodiche alle autorità (dal rappresentante designato/ assistenza familiare / affidatari), il deposito di una garanzia finanziaria o l’obbligo di soggiornare nel luogo assegnato.
Priorità 5 – Coinvolgimento delle comunità della diaspora sulla sensibilizzazione
Ricerca per:
mappare le pratiche, i metodi e gli approcci esistenti nel coinvolgere la diaspora sul tema della prevenzione della migrazione irregolare e del traffico di migranti,
o identificare il/i target di riferimento, le sue/loro caratteristiche, le motivazioni, i bisogni e le lacune di informazione e l’accesso ai media e alle fonti di informazione,
o identificare i canali di comunicazione che possono essere utilizzati più efficacemente dalle comunità della diaspora per sensibilizzare gli immigrati (potenziali) irregolari nei paesi di origine o di transito;
Creazione, produzione, attuazione e diffusione di campagne di sensibilizzazione e di informazione e attività che coinvolgano le comunità della diaspora nell’UE, anche attraverso la collaborazione con canali di social media credibili;
Monitoraggio e valutazione del progetto per valutarne i risultati e formulare raccomandazioni per il futuro impegno con le comunità della diaspora.
DESTINATARI
Cittadini migranti da Paesi Terzi, richiedenti asilo, beneficiari di protezione internazionale, vittime di tratta, minori, professionisti dell’informazione, datori di lavoro, decisori politici, comunità della diaspora.
BENEFICIARI
Le proposte per le priorità 1,2 e 4 possono essere presentate anche da organizzazioni internazionali come proponenti. Queste ultime non possono partecipare alla priorità 3 neppure come partner. Le organizzazioni profit possono partecipare solo in qualità di partner e su base non lucrativa.
DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE
La dotazione finanziaria del bando è di 16 milioni di euro così suddivisi:
Priorità 1 – euro 6.000.000
Priorità 2 – euro 6.000.000
Priorità 3 – euro 2.500.000
Priorità 4 – euro 1.200.000
Priorità 5 – euro 500.000
ENTITA’ DEL CONTRIBUTO
Il contributo UE per i progetti selezionati potrà coprire fino al 90% dei loro costi totali ammissibili, ma la sovvenzione richiesta deve essere compresa tra:
1.000.000 e 2.000.000 euro per i progetti relativi alla priorità 1
750.000 e 1.000.000 euro per i progetti relativi alla priorità 2
250.000 e 400.000 euro per i progetti relativi alla priorità 3
250.000 e 600.000 euro per i progetti relativi alla priorità 4
250.000 e 500.000 euro per i progetti relativi alla priorità 5