Non passa giorno ormai che non si senta parlare di Blockchain Technology, e a quanto pare non c’è settore che in futuro non verrà stravolto e rivoluzionato da questa tecnologia. Questo vale anche per la cooperazione internazionale, l’aiuto umanitario, l’agricoltura, il fund-raising, tutti ambiti di interesse della nostra community. Il problema è che pochi hanno davvero capito di cosa si tratta e che molto spesso si leggono articoli che ne decantano le lodi e ne prospettano le potenzialità senza entrare nello specifico e portare casi concreti. La blockchain (detta anche Distributed Ledger Technology, DLT) è una tecnologia che permette la creazione di database distribuiti per la gestione di transazioni condivisibili tra più nodi di una rete, una sorta di registro digitale decentralizzato che registra le transazioni di qualsiasi tipo e fa rispettare i contratti automaticamente in base alle condizioni decise dai partecipanti.
Per un certo periodo la Blockchain è stata confusa, o meglio identificata con la Bitcoin, ovvero con una declinazione della Blockchain e in particolare con quella che sta alla base della digital currency o criptomoneta Bitcoin. In realtà la Blockchain ha un potenziale importante nella tracciabilità di transazioni e scambi di informazioni e dati anche in settori completamente diversi e lontani dalla finanza e dal mondo dei pagamenti grazie al fatto che il sistema è distribuito e crittografato e non può essere quindi manomesso o hackerato.
Anche il mondo della cooperazione e dell’aiuto umanitario stanno scoprendo recentemente le potenzialità di questa tecnologie e diverse agenzie internazionali e ONG stanno intraprendendo progetti pilota anche in partenariato con attori profit. Non mancano anche le start-up tecnologiche che propongono l’utilizzo della Blockchain in ambiti di estremo interesse per il terzo settore come la raccolta fondi. In virtù della trasparenza e tracciabilità garantita alle transazioni si dimostra un valido alleato nel mondo della donazione, tanto da essere già stata sperimentata a livello internazionale da organizzazioni come Unicef, Banca Mondiale, Fondazione Bill e Melinda Gates, ma anche Croce Rossa, Greenpeace e Save The Children.
Per capire le potenzialità di questa tecnologia è importante documentarsi e tenersi costantemente aggiornati su nuovi sviluppi e sperimentazioni. Di seguito abbiamo messo insieme le 10 link interessanti da tenere d’occhio per scoprire la tecnologia Blockchain e le sue potenzialità sociali.
10 link da tenere d’occhio
Una lettura e una mini serie di tutorial per acquisire una conoscenza base dell’argomento:
Blockchain: cos’è, come funziona (articolo)
Blockchain. Che cos’è e come si potrebbe utilizzare (tutorial)
La Charities Aid Foundation è una delle prime realtà che ha approfondito l’applicazione della blockchain alla filantropia. A questo link si trovano una serie di approfondimenti e paper tematici
Un blog dedicato di Fintastico, sito web bussola nel mondo del FinTech, aggiorna continuamente sulle applicazioni pratiche della blockchain in diversi settori
Le Nazioni Unite hanno messo online una piattaforma che raccoglie le sperimentazioni e i progetti pilota che si stanno implementando nelle a livello di agenzie internazionali
Anche la Commissione Europea si sta muovendo sull’argomento e ha messo in campo un Osservatorio per la mappatura e monitoraggio di iniziative, progetti e nuovi trends.
Pochi mesi fa ha lanciato il premio “Blockchains for Social Good”, una sfida dal valore di 5 milioni di Euro per lo sviluppo di progetti scalabili, efficienti e ad alto impatto sociale che utilizzino tecnologie DLTs.
A dicembre 2017 si è tenuto a Torino un importante evento di livello europeo “Blockchain for Social Good” con una ricca agenda di speakers ed esperti internazionali impegnati in campi tanto diversi quanto in costante evoluzione.
Inutile dire che impostando una ricerca sui principali social media con l’hashtag #blockchain troverete pane per i vostri denti.
Due casi tutti italiani
Helperbit e il fundraising per le emergenze umanitarie
Anche in Italia è attivo, e da tempi “non sospetti”, un progetto che coniuga fintech e fundraising cercando di risolvere il problema legato alla trasparenza delle donazioni in caso di emergenze umanitarie. Parliamo di Helperbit, startup che vede il suo debutto nel 2014, da un’idea che nasce dopo gli scandali sulla gestione dell’emergenza e delle donazioni del terremoto dell’Aquila pensò di creare un servizio. Oggi sono attive le raccolte di fondi in Bitcoin per diverse ONG italiane.
Charity Stars e l’AidCoin
E’ un progetto di valuta digitale per il mondo delle charity e non a caso nasce dal gruppo di CharityStars, una startup italiana (con sede a Londra) che funziona più o meno come una eBay del terzo settore: un’associazione usa la piattaforma per raccogliere donazioni mettendo all’asta un premio. Da qualche mese CharityStars ha lanciato la sua valuta, AidCoin e l’ha messa in vendita con una ICO (Initial Coin Offering): i donatori hanno versato bitcoin ed ether in cambio di un gettone digitale che potrà essere usato per partecipare in futuro alle aste della piattaforma. In cambio, CharityStars ha, subito, risorse fresche per crescere. E ne ha raccolte tante: in pochi giorni ha raccolto 4 milioni di dollari.
Altri 20 progetti del mondo Blockchain For Good
Food production
Humanitarian support
Transparent, results-based philanthropy
Digital identity protocol to build trust
Protection of digital assets
Economic identity for all
Digital registry
farming processes, develop farming enterprises
Converting human movement to currency
Providing Basic Identity and Economic Independence
A green way to pay
Financial inclusion
Global development finance
Turning Eco-actions into EcoCoins
Posting live solar data to the blockchain for scientists, researchers and human progress
A financial inclusion blockchain remittance company
Digital ledger that tracks and protects valuable assets
Financial inclusion
Secure digital food wallets for the homeless
Renewable energy