Le ultime notizie sulla saga dell’otto per mille dell’Irpef a gestione statale risalgono a marzo scorso con la notizia dell’approvazione di un emendamento dell’On. Realacci che prevedeva che tutta la quota dello Stato dell’8×1000 sarebbe destinata, per 10 anni, alla ricostruzione e al restauro dei beni culturali distrutti o danneggiati dal sisma. Così recitava infatti il virgolettato del parlamentare riportato dai principali giornali “Tutta la quota dello Stato – spiega Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera e presidente onorario di Legambiente – sarà destinata, per 10 anni, alla ricostruzione e al restauro dei beni culturali distrutti o danneggiati dal sisma”. La realtà sembra essere un’altra, almeno a giudicare dal fatto che gli uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno pubblicato recentemente la procedura di presentazione delle iniziative confermando la scadenza del 30 settembre prossimo per istanze relative alle le categorie fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e conservazione di beni culturali.
L’emendamento Realacci sembrerebbe in realtà agire solo sulla quota relativa alla conservazione di beni culturali e non su tutto il fondo otto per mille. Inoltre si riferirebbe comunque ai fondi a partire dal 2016 che saranno distribuiti nel 2019.
In sintesi, per adesso resta valida la procedura per accedere al contributo otto per mille dell’Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2017 con istanze da presentate entro e non oltre il 30 settembre 2017, ai sensi e secondo le modalità di cui al d.P.R. 10 marzo 1998, n.76. Questo non garantisce comunque che a seguito di questa procedura vengano veramente ripartiti i fondi perché potrebbero comunque intervenire, come spesso è successo in passato, ulteriori norme o tagli del fondo.
Le istanze per la categoria relativa alla ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico degli immobili adibiti ad istruzione scolastica (edilizia scolastica) non devono essere presentate per effetto di quanto previsto dall’articolo 1, commi 160 e 172, della legge 13 luglio 2015, n.107. Le relative risorse saranno destinate agli interventi di edilizia scolastica necessari a seguito di eventi eccezionali ed imprevedibili, individuati annualmente con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Per quanto riguarda la ripartizione dei fondi degli scorsi due anni (2015 e 2016) dalla PCDM si apprende che la valutazione delle iniziative è stata completata e nel mese di luglio è stata trasmessa a Camera e Senato per i passaggi di rito nelle Commissioni parlamentari. Ci si attende quindi una possibile pubblicazione dei decreti di ripartizione nel mese di ottobre.