La Giunta provinciale di Bolzano ha approvato due giorni fa il programma 2016 della cooperazione allo sviluppo: fino al 2018 gli stanziamenti delle risorse finanziarie sono notevolmente aumentati. Per il 2016 sono inseriti a bilancio 4,047 milioni di euro, con un raddoppio dei fondi rispetto agli anni passati. Previsto anche il sostegno a interventi nei grandi campi profughi in Libano e Giordania. Una scelta in controtendenza rispetto alla quasi totalità degli altri enti locali italiani che hanno ridotto fino ad eliminare ogni stanziamento di risorse per la cooperazione. E’ recente l’esempio della Regione Toscana, ente storicamente impegnato nella cooperazione decentrata, che pur avendo aperto un bando per sostenere progetti di cooperazione non ha approvato il budget necessario a bilancio per sostenerli. Recentemente anche la Regione Veneto aveva più che dimezzato l’impegno economico in questo ambito.
Con questo notevole incremento del budget della cooperazione internazionale, ha ricordato il presidente Arno Kompatscher, la Giunta provinciale ha creato i presupposti per un adeguato finanziamento delle iniziative di associazioni e enti no profit attivi in Alto Adige che hanno partecipato al bando annuale con domande di finanziamento per 85 progetti. Sono diverse le tipologie del sostegno della Provincia: il 75% del finanziamento viene destinato ai progetti di cooperazione delle organizzazioni altoatesine in Africa, Medio Oriente, Asia, America latina ed Europa dell’Est, ai progetti di educazione allo sviluppo e alla mondialità sul territorio provinciale. Il 25% del finanziamento è invece assegnato al sostegno dei programmi di sviluppo pluriennali avviati dalla Provincia con i partner territoriali nei vari Paesi e con le Organizzazioni internazionali, come i programmi in Afghanistan, Burkina Faso, Uganda, Tanzania, Nepal, Bolivia, Ecuador, Capo Verde.
Gli obiettivi della Cooperazione allo sviluppo della Provincia per i prossimi anni faranno riferimento all’Agenda 2030 e ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile approvati dalle Nazioni Unite a New York nel settembre 2015. I nuovi Obiettivi vedono coinvolti tutti i Paesi nella promozione della sostenibilità economica, sociale e ambientale, nello sradicamento della povertà, nella riduzione delle disuguaglianze, affermazione dei diritti umani, prevenzione dei conflitti e sostegno ai processi di pacificazione.