Poco prima dell’estate abbiamo lanciato il progetto Open Cooperazione, una nuova iniziativa in rete che vuole aiutare le organizzazioni impegnate nella cooperazione internazionale e nell’aiuto umanitario a investire in trasparenza e accountability. Il sito è una prima risposta alla grande sfida della cosiddetta “Data Revolution” lanciata da qualche tempo a livello internazionale e fortemente ribadita in occasione del lancio dell’Agenda 2030 e degli SDGs presso le Nazioni Unite. In questi primi mesi il progetto ha suscitato grande interesse nel settore della cooperazione sia in Italia che all’estero. Oltre 70 ONG e Associazioni si sono registrate e stanno inserendo i propri dati di trasparenza nel database di Open Cooperazione.
Sul sito è già possibile visualizzare le schede delle organizzazioni che hanno completato l’inserimento dei dati. Si tratta di organizzazioni di diversa tipologia e dimensione, dalle storiche ONG italiane alle Onlus radicate sui territori, dalle family internazionali alle adozioni. Tutte accomunate dalla volontà di investire in trasparenza.
Cresce anche il numero di reti, organizzazioni e istituzioni che hanno deciso di sostenere il progetto e suggerirlo ai loro stakeholders. Oltre a Info Cooperazione e ActionAid Italia, che lo hanno inizialmente promosso, hanno aderito recentemente altri partner come Concord Italia, Arcs, Cipsi e Forum Sad.
Da qualche giorno Open Cooperazione si arricchisce ulteriormente con la visualizzazione dei primi dati aggregati attraverso mappe e grafici.
Inizia così a prendere corpo una mappa collaborativa della cooperazione allo sviluppo, uno degli obiettivi principali di questo progetto.
Ovviamente più dati saranno contenuti nel database e più il quadro del settore sarà ricco e interessante!
A breve infatti avvieremo altre visualizzazioni grafiche dei dati, in particolare quelli relativi al fundraising, alle risorse finanziarie e umane delle organizzazioni.
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