EuropeAid ha lanciato alcuni giorni fa la “Regional Facility for International Cooperation and Partnership”, un nuovo strumento di cooperazione regionale per l’area America latina e Caraibi nel quadro di DCI II, finalizzato a migliorare l’integrazione dei paesi in via di sviluppo della regione e ad ampliare gli aiuti che consentono loro di ridurre la povertà nell’area destinataria. L’Unione Europea vuole rafforzare la cooperazione con la regione LAC per assicurarne una crescita economica e sociale sostenibile nel tempo, che rispetti i diritti umani e i principi democratici e tuteli l’ambiente. I Paesi beneficiari del bando sono quelli che appartengono geograficamente alle aree dell’America Latina e dei Caraibi. Il bando conta su 10 milioni di euro di budget. Scadenza per la presentazione di full proposal 20 gennaio 2016.
Riferimento: EuropeAid/150248/DH/ACT/Multi
Obiettivo
Con l’obiettivo globale di contribuire ad alleviare la povertà nella regione LAC, il bando intende appoggiare le azioni di cooperazione allo sviluppo multilaterali e Sud-Sud nella regione LAC portate avanti da uno o più Paesi LAC a favore di un altro, meno sviluppato.
Il bando finanzia azioni di lotta alla povertà nei Paesi beneficiari relative a una delle seguenti aree prioritarie:
1. Diritti umani, democrazia e altri aspetti della buona governance (sostegno alla democratizzazione, processo elettorale, libertà dei media ed accesso a internet, stato di diritto e sistema giudiziario; parità di genere e empowerment di donne e bambine; gestione del settore pubblico per una migliore erogazione di servizi e funzionamento delle istituzioni, gestione affidabile delle finanze pubbliche, politica fiscale e amministrazione; accountability; rafforzamento dei legami con le organizzazioni della società civile; gestione sostenibile e trasparente delle risorse naturali; costruzione della pace e prevenzione dei conflitti, ecc.).
2. Crescita inclusiva e sostenibile
Protezione sociale, salute, istruzione e formazione professionale, occupazione, migrazione ecc.,
Ambiente imprenditoriale, integrazione regionale e accesso al mercato mondiale (creazione di occupazione e sostegno alla mobilità del lavoro; sviluppo della competitività locale del settore privato, sostegno alle PMI e alle cooperative, pianificazione infrastrutturale, ecc.),
Agricoltura sostenibile ed energia (sostegno alle pratiche sostenibili in agricoltura, acceso a servizi energetici puliti e sostenibili, mitigazione del cambiamento climatico, ecc.).
Le azioni devono essere indirizzate ai governi e alle istituzioni pubbliche dei Paesi LAC, che vengono coinvolti in modo duplice, sia come offerenti l’aiuto sia come riceventi: i governi/istituzioni pubbliche LAC attuano l’azione in un Paese diverso dal loro operando in qualità di provider (fornitori) di aiuto per lo sviluppo, destinato ad un governo/istituzione pubblica di un diverso paese LAC, meno sviluppato e più povero, definito recipient (ricevente). Le attività contenute nella proposta progettuale devono sfruttare le esperienze e conoscenze maturate dal provider a favore del recipient in un processo di “apprendimento da pari”.
Azioni possibili
- sostenere e rafforzare la democratizzazione e lo stato di diritto,
- promuovere il rispetto dei diritti umani,
- rafforzare la capacità degli Stati di garantire efficacemente condizioni di sicurezza favorevoli per uno sviluppo inclusivo,
- rafforzare la responsabilità e la capacità delle istituzioni e delle amministrazioni pubbliche di fornire servizi pubblici di alta qualità,
- combattere la povertà attraverso la crescita economica più inclusiva e sostenibile nei LAC,
- ridurre la povertà delle popolazioni più vulnerabili, favorendo lo sviluppo eco-sostenibile e migliorando la capacità di far fronte ai cambiamenti climatici e alle catastrofi.
I Paesi beneficiari del bando sono quelli che appartengono geograficamente alle aree dell’America Latina e dei Caraibi, riuniti nell’acronimo LAC, e precisamente:
America latina: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, El Salvador, Ecuador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Uruguay, Venezuela)
Caraibi: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Dominica, Repubblica Dominicana, Grenada, Guyana, Haiti, Giamaica, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e le Grenadine, Suriname, Trinidad e Tobago.
Beneficiari
Possono essere proponenti/co-proponenti di una proposta progettuale gli organismi senza scopo di lucro con sede nell’UE o in uno dei Paesi beneficiari di DCI o nei Caraibi, che rientrino in una delle seguenti categorie di soggetti:
organismi nazionali o dipartimenti governativi che si occupano di sviluppo/cooperazione a livello nazionale, responsabili delle relazioni internazionali o della cooperazione allo sviluppo
organismi di diritto pubblico o di diritto privato con missione di servizio pubblico o autorità locali che abbiano l’appoggio dell’organismo nazionale di sviluppo/aiuto o del dipartimento governativo summenzionato nel loro paese d’origine.
Possono inoltre partecipare a un progetto in qualità di co-applicant anche le organizzazioni internazionali.
Entità Contributo
Il contributo comunitario potrà coprire fino all`80% dei costi totali. Il contributo per progetto non può superare i 2.000.000 euro. Non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 150.000 euro.
Le attività di progetto possono svolgersi sul territorio dell’UE o degli Stati LAC destinatari del bando.
Il bando segue la procedura di presentazione aperta, che implica la presentazione in un’unica soluzione del concept note e della proposta completa di progetto. La Commissione procederà prima alla valutazione concept note e solo per quelli che passeranno questa prima fase sarà valutata anche la proposta completa di progetto.
Per presentare una proposta progettuale sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR.
Scadenza: 20/01/2016
Attenzione, nelle clarificaciones pubblicate sul portale webgate si dichiarano INAMMISSIBILI le ONG come soggetti capofila e come partner.
a meno che non dimostrino, tramite statuto, che svolgano un servizio pubblico.