Giovedì prossimo Lapo Pistelli abbandonerà ufficialmente la carica di viceministro degli Esteri dopo le dimissioni rassegnate il 15 giugno e il suo trasferimento all’ENI dove ricoprirà la carica di vicepresidente senior con funzioni di Stakeholder Relations for Business Development Support. Le cronache di palazzo danno in pole position per la sostituzione il deputato Enzo Amendola, responsabile Esteri della segreteria Pd e capogruppo in Commissione Affari Esteri della Camera. A quanto si apprende, sarebbe lui il nome su cui ha puntato il presidente del consiglio, Matteo Renzi.
Il secondo nome che circola in ambienti Dem è quello di Giorgio Tonini (senatore del PD), uno dei dodici ‘saggi’ del Partito, Responsabile nazionale del PD con delega al Federalismo, Territorio ed Europa e membro della Delegazione del Parlamento italiano presso l’Assemblea parlamentare della NATO. Tonini ha inoltre un passato di esperienza proprio sulla Cooperazione allo sviluppo, fu uno dei firmatari e sostenitori della riforma nella scorsa legislatura.
Ma non finisce qui, restano sul tavolo anche i nomi dei giovani outsider. Lia Quartapelle (deputata PD, la più votata nelle primarie milanesi, membro dell’ufficio di presidenza della Commissione Affari Esteri e già stata in lizza per la posizione di ministro al posto di Federica Mogherini.
Infine Gennaro Migliore, eletto con SEL e oggi nel PD, relatore dell’Italicum, è ritenuto papabile per la poltrona di viceministro.
“Stakeholder Relations for Business Development”, cioè lobbista. What else? 🙂