Le attività della società civile incoraggiano i cittadini a organizzarsi e a collaborare per l’interesse comune con le istituzioni pubbliche, contribuendo ad una società più aperta, partecipativa, democratica e di conseguenza più dinamica. Attraverso le attività di lobby e advocacy a livello nazionale, regionale e locale, la società civile può dare un contributo sostanziale su tematiche come la governance democratica, lo stato di diritto,, la libertà di espressione e di associazione e i diritti delle minoranze. Sono questi alcuni degli ambiti di intervento di una nuova Facility lanciata dalla UE per i paesi IPA II, i così detti paesi in fase di pre-adesione all’Unione Europea. Si tratta del bando “CIVIL SOCIETY FACILITY AND MEDIA PROGRAMME 2014-2015 – Support to regional thematic networks of Civil Society Organisations” che ha scadenza il 6 luglio 2015.
In questi e altri settori prioritari individuati in questo invito a presentare proposte (migrazione e asilo, riconciliazione, inclusione sociale, ecc), gli attori della società civile e le reti tematiche possono richiedere e stimolare una maggiore trasparenza, l’accountability e l’efficacia delle istituzioni pubbliche, e facilitare una maggiore attenzione per le esigenze dei cittadini nel processi decisionali.
L’obiettivo globale di questa call, è quello di stimolare un ambiente normativo ed economico favorevole che consenta alle organizzazioni della società civile e ai media di essere attori autonomi, efficaci e responsabili, migliorando la loro capacità di dialogare con i governi nei processi di elaborazione delle politiche.
Obiettivo specifico
Favorire la messa in rete delle organizzazioni della società civile a livello regionale e comunitario, favorendo lo scambio di conoscenze, capacità e connessioni, e aumentando e ampliando il loro impatto nelle campagne e nell’advocacy. Questo call mira anche a rafforzare le capacità delle CSO di fare pianificazione organizzativa, strategica e di diversificare le loro fonti di finanziamento. Ciò garantirà la sostenibilità aumentando il riconoscimento da parte delle istituzioni pubbliche del ruolo delle organizzazioni della società civile.
Di seguito i lotti previsti dal bando:
Lotto 1: Integrazione dei Rom, uomini, donne e bambini
Lotto 2: Non discriminazione (tutela dei diritti delle minoranze nazionali, religiose, sessuali o di altro)
Lotto 3: La libertà dei media (con un focus particolare sulle organizzazioni professionali)
Lotto 4: Inclusione sociale (con particolare attenzione all’integrazione scolastica, l’occupazione giovanile, il sostegno agli anziani e ai disabili, e il miglioramento delle condizioni di lavoro)
Lotto 5: la migrazione irregolare e l’asilo
Lotto 6: il dialogo e la riconciliazione (dialogo interetnico; prevenzione della radicalizzazione, patrimonio culturale)
Lotto 7: Stato di diritto e buon governo (con particolare attenzione alla lotta alla corruzione, la trasparenza e l’accesso alle informazioni, la protezione dei dati, l’uso di fondi pubblici e la lotta contro la criminalità organizzata e il traffico di esseri umani)
Lotto 8: integrazione europea e la riforma settore pubblico (con un focus particolare sul coinvolgimento OSC nelle consultazioni e nei processi decisionali)
Lotto 9: sviluppo socio-economico sostenibile (risorse naturali, tutela dell’ambiente, cambiamento climatico, sviluppo rurale; economia sociale e innovazione sociale, compresa la responsabilità sociale delle imprese)
I candidati devono indicare chiaramente sul modulo di domanda il lotto in cui stanno presentando la loro proposta, anche se le attività proposte riguardano temi presenti in altri lotti.
Dotazione finanziaria: 16 Milioni
Dimensioni dei grant e co-finanziamento
Qualsiasi grant richiesto alla UE deve essere compreso tra 600.000 Euro e 1.200.000. Co-finanziamento minimo 50%, massimo 90% del totale dei costi ammissibili.