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Erasmus+ un’occasione per le ONG e la Cooperazione

Dimenticatevi l’Erasmus di dieci anni fa, il programma che ha permesso dal 1987 ad oggi a oltre tre milioni di studenti di svolgere un’esperienza accademica all’estero.  Quello uscito pochi giorni fa dal Consiglio Europeo e già approvato lo scorso 19 novembre dal Parlamento europeo non è più solo un programma di mobilità destinato agli studenti universitari, ma a una serie di attività, fino a questo momento comprese in altre iniziative Ue. La nuova denominazione Erasmus+ raggruppa, infatti, tutti i diversi programmi relativi ai settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e, novità per questo tipo di progetti, dello sport.

Nel dettaglio i programmi Erasmus, Leonardo, Comenius, Grundtvig, Gioventù in azione, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e Servizio Volontario Europeo.
Finalizzato a promuovere le competenze, e l’occupabilità, nonché a sostenere la modernizzazione dei sistemi d’istruzione, formazione e gioventù, il programma, della durata di sette anni, avrà una dotazione di bilancio di 14,7 miliardi di EUR, con un aumento del 40% rispetto ai livelli attuali.

 

Erasmus+ ha tre obiettivi principali: due terzi del bilancio sono destinati alle opportunità di studio all’estero per i singoli individui, nell’UE e fuori di essa, il resto andrà a sostegno dei partenariati tra le istituzioni d’istruzione, le organizzazioni giovanili, le imprese, le autorità locali e regionali e le ONG oltre ad incoraggiare le riforme per ammodernare l’istruzione e la formazione e promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e l’occupabilità. Da notare l’inserimento di un apposito obiettivo specifico dedicato ai paesi partner (contribute to the achievement of the sustainable development of Partner Countries in the field of higher education).

E’ qui che si inserisce la novità e l’opportunità per le ONG come dettagliato nelle Key action 2 e 3 del programma.

L’Azione 2 è nominata Capacity Building ed è così descritta nella guida del programma “projects in higher education promoting cooperation and partnerships that have an impact on the modernisation and internationalisation of higher education institutions and systems in Partner Countries”.

 

L’Azione 3 è dedicata al support del dialogo politico in tema di giovani ed educazione, “policy dialogue through the network of Higher Education Reform Experts in Partner Countries neighbouring the EU, the international alumni association, policy dialogue with partner countries and international attractiveness and promotion events”.

 

Spazio quindi per progetti di scambio e capacity building con i paesi partner soprattutto a livello giovanile o sui temi dell’educazione all’interno di partenariati multi-stakeholders nei quali le ONG possono giocare un ruolo fondamentale essendo fortemente in contatto con le autorità locali dei paesi e la società civile locale, inclusa quella giovanile.

 

La guida di Erasmus+ (263 pagine) è già disponibile e pochi giorni fa è stato pubblicato il primo invito a presentare proposte progettuali per le Key Action 1 e 2.

 

Le prime scadenze sono fissate tra marzo e aprile 2014.

Programme Guidelines

Call for proposal

 


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