Si chiama FEI, il Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi terzi, e ha lo scopo di aiutare gli Stati membri dell’Unione europea a migliorare la propria capacità di elaborare, attuare, monitorare e valutare tutte le strategie di integrazione, le politiche e le misure nei confronti dei cittadini di Paesi terzi, lo scambio di informazioni e buone prassi e la cooperazione per permettere ai cittadini di Paesi terzi, che giungono legalmente in Europa, di soddisfare le condizioni di soggiorno e di integrarsi più facilmente nelle società ospitanti. Questo bando in alcune delle sue azioni permette di finanziare azioni di co-sviluppo e le ONG sono eleggibili tra gli attori che possono presentare proposte progettuali. Scadenza proposte: 8 gennaio 2014.
Una di queste è l’Azione 5 per cui il Ministero ha lanciato l’avviso pubblico per la presentazione di progetti a carattere territoriale finanziati a valere del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi – Annualità 2013 – Azione 5 “Informazione, comunicazione e sensibilizzazione”. La dotazione di 2 milioni di euro.
I progetti debbono riguardare le seguenti azioni:
- promuovere la tutela dei diritti e la conoscenza dei doveri dei cittadini stranieri, la cultura della legalità, la regolarità del soggiorno, la sicurezza sul lavoro, la conoscenza delle opportunità di carattere socio-assistenziali, formative e di inclusione sociale, economica e fmanziaria;
- sostenere un’ informazione maggiormente corretta e completa sul fenomeno dell ‘ immigrazione, sugli aspetti positivi che lo caratterizzano e sul valore della diversità e dell’accoglienza;
- sviluppare la conoscenza delle opportunità e dei servizi nazionali e telTitoriali, sia pubblici che privati, a supporto dell’integrazione dei cittadini stranieri;
- attivare servizi informativi capaci di intercettare in modo diretto ed efficace l’utenza dei cittadini di Paesi terzi, valorizzando e coinvolgendo in particolare le associazioni straniere come veicolo e moltiplicatore di informazioni;
- promuovere l’integrazione e la qualificazione dell’ offerta informativa, anche attivando servizi di informazione plurilingue di primo e secondo livello.
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