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Progetti esclusi dal bando MAE, la DGCS tiene la linea dura

È fallito il tentativo di dialogo tra ONG e DGCS sui problemi sollevati a seguito dell’esclusione di 48 proposte progettuali su 181 nel bando conclusosi il 17 giugno scorso.
I rappresentanti della piattaforma ONG idonee chiedevano di trovare una soluzione allo sproporzionato numero di progetti non ammessi. Effettivamente nessun bando di altri donatori ha mai visto più di un quarto delle proposte escluse per difetti amministrativi, un chiaro segnale che il problema sta probabilmente nelle procedure e non nelle ONG i cui operatori sono più che specializzati nella partecipazione a procedure concorsuali di diverso genere. Lo dimostra anche il risultato del sondaggio ancora in corso qui su Info-cooperazione al quale gli operatori hanno risposto in modo inequivocabile. La metà dei votanti vede di buon occhio il passaggio ai bandi ma pensa che le nuove procedure non siano ne più semplici ne più trasparenti. Il 22% crede invece che vadano cancellate e riscritte da zero.

 

La riunione non ha prodotto quindi i risultati sperati perché il MAE ha dichiarato la noni competenza del tavolo sull’argomento, si intendeva invece trattare argomenti legati ai futuri bandi.

 

Il problema resta quindi sul tavolo e le ONG hanno comunque chiesto di trovare una soluzione consensuale su tre questioni generali riconducibili  ai difetti delle procedure e del sistema informatico.

 

Come primo punto è stato ricordato che l’accordo nel tavolo e le stesse dichiarazioni dei funzionari dell’Uff. VII durante gli incontri con le Ong di Milano e Roma, avevano rassicurato le Ong circa la possibilità di inviare entro 15 giorni dalla scadenza del Bando la lettera di gradimento delle autorità locali.
Il secondo punto ha riguardato il sistema informatico di immissione della domanda, che non consentiva di verificare i documenti immessi traendo in inganno circa la presenza o meno degli allegati dovuti.
Il terzo punto riguarda la necessità di darsi un criterio oggettivo per l’ammissione di progetti con piccoli errori o mancanza di dati non fondamentali.

 

La piattaforma ricorda che comunque le singole ONG possono presentare richiesta di chiarimenti a fronte di esclusione delle proposte progettuali presentate attraverso una procedura di ricorso amministrativo al quale la DGCS ha il dovere di rispondere in tempi utili.

 

Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria AOI (ong@ong.it).

 

Leggi la lettera della AOI indirizzata al Direttore Generale Cantini e al Viceministro Pistelli

 

Laggi la risposta del Direttore Generale al Presidente AOI

 

 


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